ARTIGLIERIE NAVALI
GLI AFFUSTI DEI CANNONI
CENNI STORICI
Prima del 1450 i cannoni imbarcati sulle navi erano di derivazione terrestre senza che vi siano state apportate significative modifiche, gli affusti erano costituiti da due parti distinte, una base appoggiata sul suolo e una seconda struttura unita alla bocca di fuoco che era mobile sul piano verticale.
Per consentire l’alzo in elevazione nella parte superiore degli affusti erano praticati dei fori simmetrici, in seguito vennero dotati di ruote.Alla metà del XV secolo Carlo il Temerario adottò per primo un tipo di affusto a ruote, al quale le artiglierie erano collegate con fasciature.
Negli anni successivi Luigi XI e Carlo VIII furono i primi a costruire gli affusti a ruote progettati secondo le necessità della marina militare e non dell’esercito terreste.
Tra le innovazioni più importanti vi fu l’adozione degli “orecchioni”, cioè delle barre che sporgevano lateralmente alle canne dei cannoni e si inserivano nella parte superiore delle cosce dell’affusto rendendo più facile e veloce il puntamento in elevazione.
Le artiglierie navali che sono visibili sui ponti attirano molto l’attenzione e il loro realismo (o meno) incide pesantemente sull’estetica finale di un modello.
I kit e le pubblicazioni nelle edicole forniscono quasi sempre degli affusti dei cannoni in metallo verniciato in bronzo-marrone che non vanno bene nemmeno per i neofiti in quanto impediscono ogni possibile miglioramento quali aggiunte di occhielli e le relative manovre.
Altre volte vengono fornite delle basette prepagate al laser che una volta assemblate permettono di ricostruire con buona approssimazione gli affusti.
L’idea di base consiste nel ricostruire in legno gli affusti e successivamente forarli per inserire gli occhielli destinati a stoppare le manovre.
Gli affusti devono essere tutti uguali tra di loro sia per forma, sia per dimensione e, sia per essenza del legno.
Le foto che seguono sono abbastanza eloquenti ed illustrano un metodo efficace per realizzare in serie degli oggetti uguali.