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COME ARCUARE IL PONTE A SCHIENA D’ASINO

Anche il ponte di poppa presenta una leggera curvatura chiamata a schiena di asino.

Questo esempio tratta del ponte di poppa del Cutty Sark.

Spesso nei kit i ponti sono perfettamente piani senza nessuna curvatura. Per realizzarla si deve considerare l’aumento dello spessore necessario per questa operazione che può essere quantificato in 1 mm ai bordi e 2-3 mm alla mezzeria. Si deve quindi procedere a ridurre l’altezza del ponte “piatto” fornito nei kit ricostruendo il componente da una tavoletta di compensato avente uno spessore ridotto di 1 mm od in alternativa si possono limare gli incastri delle false ordinate.

Il ponte così incollato servirà da supporto all’applicazione del falso ponte da costruirsi in compensato di betulla da 0,8 mm di spessore.

Listelli per arcuare il ponte

Listelli per arcuare il ponte

Le FRECCE GIALLE indicano i listelli laterali che hanno un’alterezza di 0,5 mm e sono incollati ad 1/3 e a 2/3 della larghezza del ponte e ne seguono il profilo curvo avvicinandosi verso l’estremità poppiera.

La FRECCIA ROSSA invece indica il listello collocato sulla mezzeria ed ha un’altezza di 1,5 mm.

Preparazione del falso ponte

Preparazione del falso ponte

Il falso ponte è visibile al centro della foto ed è ricavato dalla sagoma di cartoncino (a destra). Conviene ritagliarlo leggermente più grande (1 o 2 mm al massimo) in modo da compensare l’aumento della larghezza dovuta alla forma ad arco che assumerà una volta incollato in posizione.

Il ponte di poppa viene arcuato in modo molto semplice

Il ponte di poppa viene arcuato in modo molto semplice

Da questa foto si capisce benissimo come si possa ricreare l’effetto della curvatura a schiena d’asino tipica dei ponti di tutte le navi.

In pratica il listello centrale determina l’altezza del colmo mentre i due listelli laterali fungono da supporto, rinforzo in modo da impedire avvallamenti che sarebbero alquanto antiestetici.

Fasi finali del rivestimento del ponte di poppa con i listelli di tiglio.

Fasi finali del rivestimento del ponte di poppa con i listelli di tiglio.

Se il ponte risultasse essere più largo e sbordasse dalle fiancate sarebbe sufficiente limare gli eccessi con lisciatoio.

Il rivestimento della poppa non presenta nessuna deferenza rispetto al ponte di coperta, si noti però come nella zona più a poppa i listelli sono in un unico pezzo e non seguano più il disegno a sbalzo degli incastri.

IL PONTE DI POPPA DEL CUTTY SARK

Il ponte di poppa presenta anch’esso una curvatura a schiena di asino che deve essere realizzata prima dell’applicazione del falso ponte in compensato di betulla da 0,8 mm di spessore.

Listelli per arcuare il ponte

Listelli per arcuare il ponte

Servono 3 listelli per arcuare il ponte a schiena d’asino.

 

Le frecce gialle indicano i listelli da 0.5 mm di spessore che sono incollati ad 1/3 e a 2/3 della larghezza del ponte  (non dello scafo), notate che tendono ad avvicinarsi a poppa.
La freccia rossa invece indica il listello incollato sulla mezzeria, questo è più spesso degli altri due laterali e misura 1,5 mm di spessore.

Preparazione del falso ponte

Preparazione del falso ponte

Nell’immagine si vedono i componenti necessari per la costtruzione del falso ponte.

Il ponte di poppa viene arcuato in modo molto semplice

Il ponte di poppa viene arcuato in modo molto semplice

Sul falso ponte di poppa viene applicata la cornice della tuga degli alloggi del capitano e del primo ufficiale.
Si nota anche l’effetto finale del ponte di coperta con la calafatura applicata.

I lati lunghi della tuga di poppa non sono rettilinei ma seguono la curvatura dello scafo.

I lati lunghi della tuga di poppa non sono rettilinei ma seguono la curvatura dello scafo.

Qui la cornice non è rettangolare ma presenta due lati arcuati.
Gli angoli interni sono stati rinforzati con dei listelli di scarto.

Fasi finali del rivestimento del ponte di poppa con i listelli di tiglio.

Fasi finali del rivestimento del ponte di poppa con i listelli di tiglio.

Il rivestimento della poppa non presenta nessuna deferenza rispetto al ponte di coperta.

Si noti nella zona più a poppa come i listelli siano in un unico pezzo e non seguano più il disegno a sbalzo degli incastri.

 

 

LEVIGATURA DEL PONTE DEL CUTTY SARK

Dettaglio della carta nera che sborda dal ponte

Dettaglio della carta nera che sborda dal ponte

un particolare della carta nera incollata sui bordi dei listelli che ora sbordano dalla superficie  del ponte di coperta.

L’attrezzo auto costruito per la levigatura del ponte

L’attrezzo auto costruito per la levigatura del ponte

Per levigare in modo corretto una superficie  così ampia come il ponte di coperta del Cutty Sark si deve adoperare un lisciatoio di dimensioni generose.

Si possono adoperare anche le levigatrici orbitali ma queste tendono a generare un pulviscolo che si diffonde in tutta la stanza, inoltre possono essere “troppo aggressive” ed asportare troppo legno rovinando tutto il lavoro svolto.

Nei negozi di modellismo (ahimè sempre meno e sempre meno forniti !!!) si possono acquistare dei lisciatoi lunghi circa 10 cm e larghi 3.

Tuttavia è molto facile costruirseli in casa. Nella fattispecie ho utilizzato uno spezzone di battiscopa che è lungo 20–25 cm ed è largo 7-8 cm  incollandovi delle carte vetrate a grana media e fine.

Si deve prestare attenzione ad utilizzare delle carte vetrate specifiche per LEGNO e di Buona qualità. Vanno evitare sia le carte per ferro o ad uso generico  sia quelle di qualità dozzinale o suadente.

Una fase della levigatura con carta vetrata a grana intermedia

Una fase della levigatura con carta vetrata a grana intermedia

Una fase intermedia della levigatura, si nota la polvere grigiastra che ricopre tutto il ponte.

La polvere della levigatura è grigiastra

La polvere della levigatura è grigiastra

La polvere della levigatura è grigiastra perché è composta da particelle di legno di tiglio che è chiaro e particelle di carta nera. In basso a destra si vede un mucchietto della suddetta polvere

 

RIVESTIMENTO FINALE DEL PONTE DEL CUTTY SARK

Il ponte principale è stato completamente rivestito

Il ponte di coperta è stato completamente rivestito con i listelli

Il ponte di coperta è stato completamente rivestito con i listelli

Il ponte di coperta è stato completamente rivestito e si notano tra i listelli delle sporgenze nere, esse sono solo carta che simulerà la calafatura, spariranno con la carteggiatura.

Le increspature delle carta nera

Le increspature delle carta nera

Si intravvedono tra i listelli delle increspature della carta nera che sborda dal profilo dei listelli di tiglio.

RIVESTIMENTO AL CENTRO DEL PONTE (step 3)

Altre foto del rivestimento

Dettaglio della zona poppiera del ponte di coperta.

Dettaglio della zona poppiera del ponte di coperta.

Nella foto si vede nel dettaglio la zona poppiera del ponte di coperta. Si deve prestare attenzione a mantenere costante la pressione necessaria ad incollare i listelli in modo tale che la spaziatura dei corsi rimanga uguale alle altre sezioni del ponte già rivestite.

Una vista aerea della zona del centronave ricoperta dal tavolato del ponte.

Una vista aerea della zona del centronave ricoperta dal tavolato del ponte.

Una vista aerea della zona del centronave ricoperta dal tavolato del ponte.

Una vista prospettica della zona del centronave ricoperta dal tavolato del ponte

Una vista prospettica della zona del centronave ricoperta dal tavolato del ponte

Una vista prospettica della zona del centronave ricoperta dal tavolato del ponte.

rivestimento del centronave procede senza troppe difficoltà.

rivestimento del centronave procede senza troppe difficoltà.

Il rivestimento del centronave procede senza troppe difficoltà.

Il rivestimento del centronave non presente molte difficoltà. Tuttavia la fascia listellata deve rimanere perfettamente parallela perché essa stessa fungerà da guida per le aree laterali a destra e a sinistra.

Normalmente la larghezza dei listelli utilizzati per il rivestimento dei ponti si aggira sui 2,5 3 mm che riescono da soli a mantenersi rettilinei ed in ogni caso una volta incollati 3 o 4 corsi, cioè circa 1 cm è praticamente impossibile posizionare in modo errato quelli successivi.
Nel Cutty Sark invece i listelli sono larghi appena 1,5 mm e sono molto flessibili e difficili da mantenerli tutti paralleli.

Si inizia quindi a rivestire i lati del ponte

Si inizia quindi a rivestire i lati del ponte.

Terminato il rivestimento della fascia centrale si inizia il rivestimento dei lati del ponte.

 

RIVESTIMENTO AL CENTRO DEL PONTE (step 2)

Il listello guida deve essere incollato in modo perfetto.

Il listello guida deve essere incollato in modo perfetto.

Come sempre il primo listello di una serie funge da guida per tutti gli altri e deve essere incollato in modo perfetto.

Particolare di nota:
Quando la distanza tra due sovrastrutture vicine come per esempio tra il boccaporto e la tuga o la base dell’albero era inferiore alla lunghezza della singola asse di legno allora venivano posate assi a lunghezza intera e non si applicava la normale disposizione del disegno del ponte.

Si inizia rivestendo l’area centrale del ponte

Si inizia rivestendo l’area centrale del ponte

Si inizia rivestendo l’area centrale del ponte assicurandosi di mantenere i singoli corsi perfettamente paralleli.
Allo scopo si possono osservare le due linee parallele poste ai lati del ponte.

Particolare di come si sia sagomato un listello

Particolare di come si sia sagomato un listello.

Nonostante la larghezza di soli 1,5 mm alcuni listelli devono essere sagomati per potersi incastrare.

Particolare molto ingrandito della zona dell’albero maestro.

Particolare molto ingrandito della zona dell’albero maestro.

Particolare molto ingrandito della zona dell’albero maestro.

RIVESTIMENTO AL CENTRO DEL PONTE (step 1)

La lunghezza del listello in scala è di 6,75 cm pari a 16 piedi inglesi (4,9 metri), il sistema di assemblaggio è a fasci di 4 a scalare.
Per questa ragione sulla superficie del falso ponte vengono tracciate tante linee trasversali tutte alla distanza di 1,69 cm pari appunto ad un quarto della lunghezza ed allo scopo di mantenere perfetta e costante questa misura ho utilizzato un compasso e non un righello.

Sul ponte si puntano le cornici delle sovrastrutture maggiori.

Sul ponte si puntano le cornici delle sovrastrutture maggiori.

Vista laterale del ponte con puntate e non ancora incollate le cornici delle sovrastrutture maggiori.

Vista aerea del ponte con le cornici delle sovrastrutture maggiori solo puntate.

Vista aerea del ponte con le cornici delle sovrastrutture maggiori solo puntate.

Particolare della vista superiore dove si notano i primi listelli calafati che serviranno a rivestire l’intero ponte.

Sul tavolato si tracciano le linee trasversali che serviranno ad allineare il tavolato del ponte.

Sul tavolato si tracciano le linee trasversali che serviranno ad allineare il tavolato del ponte.

In questa foto si vedono le famose cornici incollate sulla griglia.
Da notare che il ponte è arcuato e dalle cornici è stata tolta la carta millimetrata utilizzata in fase di montaggio.
Tutte le cornici sono rettangolari, non c’è nessuna che abbia la forma quadrata.

Un particolare ingrandito della prua.

Un particolare ingrandito della prua.

Un particolare ingrandito della prua.

I RINFORZI DELLE ORDINATE PER INCOLLARE IL FASCIAME

Lo schema classico del montaggio prevede di incollare dapprima i ponti di batteria e poi quelli superiori in modo tale da correggere eventuali imperfezioni prima di rivestire lo scafo con i listelli.
I ponti dei castelletti, sopratutto a prua sono relativamente corti ed appoggiano su tre o quattro false ordinate le quali sono spesse 4 o 5 mm al massimo e spesso sono di un compensato di qualità scadente che non trattiene i chiodini o gli spilli neanche per il tempo necessario alla colla di asciugare.

Si devono quindi aggiungere dei rinforzi alle ordinate per aumentare la superficie di appoggio dei listelli del primo fasciame. Considerato che lo spazio in altezza tra i due ponti è assai ridotto qui non si riesce ad applicare la calafatura, tuttavia in questa zona i listelli non sono sottoposti a torsioni eccessive ed abbondando con la colla si riesce ad ovviare a tale mancanza.

Gli intagli e i rinforzi delle false ordinate per consentire l’incollaggio del primo fasciame

Gli intagli e i rinforzi delle false ordinate per consentire l’incollaggio del primo fasciame

Le frecce ROSSE indicano due spezzoni di listello a sezione quadrata incollati sulle ordinate che serviranno appunto per aumentare la superficie di contatto con i listelli del primo fasciame. Alle volte i kit semplificano questo delicato passaggio allegando una basetta di compensato con le aperture già pretagliate e prefustellate.

Nei kit il “fondo” dei sabordi è chiuso con un pezzettino di compensato che una volta forato accoglierà una mezza canna di un cannone, ma molto spesso accade che le aperture di uno o più sabordi vengano intersecate dalle false ordinate.

In questo caso come è ben evidenziato dalla freccia VERDE si esegue un semplice intaglio sull’ordinata, in questo modo si potrà chiudere la relativa apertura con un quadrato intero ed evitare l’antiestetica linea di giunzione.

REALIZZARE LE CORNICI ALLA BASE DELLE SOVRASTRUTTURE DEL PONTE

Una volta segnati i punti sul ponte essi vanno uniti a formare le zone quadrangolari da preparare anticipatamente.
Con l’uso di un compasso si verifica l’esattezza delle linee appena tracciate ed eventualmente si correggono.
Si tracciano pure una linea guida mediana e due linee ad essa parallele che aiuteranno a posizionare correttamente le cornici.

Partendo dagli spilli si tracciano le linee che demarcano le principali sovrastrutture del ponte.

Partendo dagli spilli si tracciano le linee che demarcano le principali sovrastrutture del ponte.

Si tracciano con una matita le linee che demarcano le principali sovrastrutture del ponte.

Per simulare al calafatura il bordo esterno va incollato su un comune foglio di carta nera.

Per simulare al calafatura il bordo esterno va incollato su un comune foglio di carta nera.

Per preparare i contorni della base delle sovrastrutture si prendono dei listelli da 1,5 mm di spessore per 3-5 mm di larghezza.
Il bordo sterno va incollato su un comune foglio di carta nera che simulerà la calafatura tra le singole tavole.
Siccome le dimensioni delle singole parti possono essere assai simili è opportuno marcarle ed incollarle in gruppo.

Si segna con una freccia anche la direzione del quadrilatero.

Si segna con una freccia anche la direzione del quadrilatero.

Si incolla una sottile striscia ci carta nera anche su un lato obliquo.

Si incolla una sottile striscia ci carta nera anche su un lato obliquo.

Si incolla una sottile striscia ci carta nera anche su un lato tagliato a 45°.
Per evitare qualsiasi possibilità di errore si incollano i singoli componenti un foglio di carta millimetrata.
Si segna con una freccia anche la direzione verso la prua del quadrilatero.

OSSERVAZIONE DEL PONTE

Prima di illustrare la tecnica per realizzare le cornici delle maggiori sovrastrutture del ponte è opportuno documentarsi osservando le immagini scattate a Londra nel 2006 (prima dell’incendio che ha distrutto il ponte originale).

Dalle foto originali si notano perfettamente le cornici attorno alle strutture maggiori.

Dalle foto originali si notano perfettamente le cornici attorno alle strutture maggiori.

In questa foto originale scattata a Londra si nota perfettamente come il tavolato sia interrotto dalle suddette “cornici” che hanno lo scopo di dare maggiore resistenza.
Basta osservare sopra la linea rossa.
Le cornici non sono sempre presenti, si osservi la potenza delle caviglie a destra nella foto (dove sono invece assenti).

Per essere il più fedeli possibile all’originale è di fondamentale importanza osservare la documentazione fotografica.

Dalle foto originali si notano gli incastri tra il tavolato del ponte ed il trincarino.

Dalle foto originali si notano gli incastri tra il tavolato del ponte ed il trincarino.

In questa foto si nota come il tavolato ai bordi dello scafo non sia tagliato in modo rettilineo ma viene invece sagomato con dei gradini.
Altro particolare importante è la sagoma della tavola di dimensioni maggiori (trincarino) che funge un po’ come i cerchi nelle botti tenendo ferme tutte le assi ed impedendo il movimento longitudinale.
Lo scafo del Cutty Sark è realizzato in parte in legno e in parte in ferro, qui è evidente il punto di passaggio; lo scafo superiore che è in metallo abbisogna di una sua struttura autoportante visibile (di colore rosso antiruggine).

Nel modello in scala 1:72 il singolo listello ha una larghezza di 1,5 mm e l’intaglio antispostamento sarebbe al massimo di soli 0,3 mm. troppo pochi per potere essere realizzato con successo ed è quindi meglio non riprodurre gli incastri.

Dalle foto originali si notano come le assi a prua assumano una larghezza maggiore.(king planks)

Dalle foto originali si notano come le assi a prua assumano una larghezza maggiore (king planks).

In questa foto si nota come le assi a prua (i king planks) assumano una larghezza maggiore.
Per meglio valutare le dimensioni effettive sono riportate le misure in scala.
La freccia rossa mostra la corretta posizione dei supporti dell’argano.
Osservate le frecce gialle e noterete il sistema di chiodatura dei ponti, le viti o bulloni vengono protette da un tappo in legno e sono assai poco visibili.

A volte è difficile identificare le aggiunte per i visitatori.

A volte è difficile identificare le aggiunte per i visitatori.

Qui si vede un particolare della prua: sbarre e reti chiudono uno spazio angusto.
La domanda che un modellista si pone riguarda il fatto che esse siano originali od aggiunte in seguito quale misura antinfortunistica per i visitatori?

Certi elementi quali targhe commemorative (sulla Vicory “qui fu colpito Nelson”), impianti antincendio (estintori a pioggia), uscire di scurezza od ancora faretti, lampadine ed impianti elettrici esterni per l’illuminazione notturna sono facilmente identificabili come “aggiunta turistica”, ma altri (come l’esempio qui sopra) sono molto difficili da identificare in quanto si tratta di un vano tecnico che può essere destinato per esempio a pollaio per la produzione di uova fresche che erano molto apprezzate in mare aperto.