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Le cerniere del timone

Molti modellisti realizzano i timoni con delle vere cerniere in miniatura in modo da poterli girare a destra e a sinistra, quasi sempre sono però sproporzionati e fuori scala.
Essendo il modello statico io preferisco bloccarlo in posizione diritta e realizzare le cerniere negli spessori e nelle dimensioni uguali all’originale. Questo articolo si basa sul modellino del Cutty Sark in scala 1:72 dove 2 mm corrispondono a 15 cm nell’originale.

Le cerniere del timone del Cutty Sark hanno un profilo uguale all’originale.

Le cerniere del timone del Cutty Sark hanno un profilo uguale all’originale.

Per realizzare la ferramenta del timone (“linguette”) utilizzo una di queste due soluzioni:

  1.      Adopero delle semplici strisce di carta tagliate alla larghezza desiderata dal modello e le incollo con la Vinavil direttamente sullo scafo e sulla pala del timone. Se lo spessore è poco sovrappongo due o più strisce. Quando la colla vinilica si è asciugata ripasso la superficie della carta con la colla ciano acrilica.
    Per finire dipingo la ferramenta di nero.
  2.      Adopero delle strisce di plastica qualora la ferramenta da riprodurre sia troppo lunga e stretta.

 

Nel Cutty Sark ho impiegato delle strisce di plastica a sezione di arco di cerchio, ovverosia a sezione rettangolare con un lato leggermente tondo, da non confondere con il semicerchio.

Le dipingo di nero dal lato “tondo” ed aspetto che la vernice si asciughi.

NON utilizzo il nero puro o assoluto ma lo “smorzo” con una punta di marrone.
Per non rovinare il colore nel barattolo ne posiziono una sola goccia su un piattino di carta e la “sporco” con il marrone. La percentuale di nero deve rimarne molto alta e sempre superiore al 90%.
Per attenuare il colore nero posso utilizzare anche altri colori tra cui il verde scuro, il rosso vinaccia, il viola ed in genere tutti quelli già scuri.

 

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 1).

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 1).

Taglio alla misura voluta 4 spezzoni che poi incollo con la colla ciano acrilica allo scafo, per il taglio ho utilizzato un tronchetto che lascia un profilo appuntito.
La freccia NERA mostra un ombra grigia sullo scafo che rappresenta il posto dove verrà incollata la cerniera.

 

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 2).

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 2).

Per la ferramenta della pala del timone invece ho lasciato le strisce di plasticar in misura abbondante in quanto verranno ritagliati al filo esterno dello stesso.

Vanno posizionati sopra alle cerniere dello scafo e a contatto delle stesse.
Il perno il cui nome tecnico è “agugliotto” si inserisce in un foro chiamato “femminella” che nella realtà stimo essere di 5 cm di diametro. Nel modellino del Cutty Sark viene trascurato perché in scala diverrebbe 0,7 mm. Una sezione così piccola può essere riprodotta facilmente con del  filo di ottone ma rimarrebbe comunque nascosto alla vista.

La freccia GIALLA mostra una cerniera dello scafo già incollata in posizione.

 

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 3).

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 3).

Nella parte alta dell’ancora vi è un ulteriore rinforzo metallico ed un anello.

 

L’anello assolve a due finzioni importanti:

  1. Veniva utilizzato in arsenale per sollevare il timone mentre lo si infilava nelle cerniere.
  2. Veniva utilizzato per far passare una gomena o una catena che a sua volta è saldamente ancorata allo scafo, serve per impedire di perderle il timone in mare qualora un’onda nomala lo faccia sfilare dalle cerniere.

Nel modello di Londra non è presente nessuna cima o catena e quindi non la riproduco.

 

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 4).

Realizzazione delle cerniere del timone del Cutty Sark (step 4).

Ecco il timone finito.
I più attenti si saranno accorti che le foto sono state capovolte in modo da visualizzare il timone nel giusto senso, la realizzazione invece è stata eseguita a scafo rovesciato.

Il Trincarino a CENTRO NAVE

 

È un elemento longitudinale di rinforzo della struttura di una nave in legno, è posto alle estremità dei bagli, ed è realizzato con una serie di tavole più spesse e robuste ed impedisce alle le tavole del ponte di muoversi.

Sopra di esso verrà posato il controtrincarino che è largo circa la metà.

Il ponte listellato, la freccia verde mostra la peretta unione della cornice della sala macchine con il tavolato del ponte.

Il ponte listellato, la freccia verde mostra la peretta unione della cornice della sala macchine con il tavolato del ponte.

Ho listellato tutto il ponte quasi fino al bordo dell’impavesata ed ora devo aggiustare e rettificare il bordo esterno affinché entri il trincarino.

La freccia ROSSA mostra appunto come lungo il bordo siano ancora presenti la parte terminale delle assi del tavolato.

 

Il trincarino viene bloccato in posizionare con degli spilli.

Il trincarino viene bloccato in posizionare con degli spilli.

Per ottenere una linea di confine perfetta appoggio sopra al tavolato il listello di tiglio da 5 mm. che diventerà il mio trincarino, lo blocco in posizione fissandolo con diversi pilli da sarto.

 

Con una taglierina elimino le eccedenze del tavolato del ponte della Discovery.

Con una taglierina elimino le eccedenze del tavolato del ponte della Discovery.

Con un cutter ben affilato ed utilizzando il bordo del listello fissato sopra al ponte taglio i listelli sottostanti.
Asporto i legnetti in eccesso e pulisco la zona di contatto.

 

Una fase di lavoro della posa del trincarino al centro della nave.

Una fase di lavoro della posa del trincarino al centro della nave.

La freccia BLU in basso mostra il trincarino già incollato in posizione mentre il contorno blu in alto evidenzia il bordo già rettificato nello step precedente ma ancora privo del trincarino (che è il listello appoggiato sul modellino).

La freccia ROSSA invece mostra come la cornice della sala macchine sia perfettamente allineata al tavolato.

 

Il Trincarino a PRUA

A prua della nave il ponte si restringe e il trincarino deve essere piegato all’interno per seguire la curva dello scafo.

A prua il ponte presenta una curva che deve essere seguita dal trincarino.A prua il ponte presenta una curva che deve essere seguita dal trincarino.

A prua il ponte presenta una curva che deve essere seguita dal trincarino.

È difficile piegare un listello sottile in senso longitudinale perché tenderebbe a raddrizzarsi in quanto la tensione è notevole.

Su uno scafo come quello della RRS Discovery preferisco evitare tensioni inutili soprattutto quando la soluzione è semplice e facile da realizzare.

Osservando la foto qui sopra si nota come il trincarino tenda a rimaner diritto. Le frecce ROSSE mostrano appunto come esso si discosti dalla linea curva dello scafo.

A metà della zona curva che è lunga circa 8 o 10 cm. traccio una linea con la matita.

 

Divido in une parto il trincarino a prua in modo da potere seguire la curvatura dello scafo.

Divido in une parto il trincarino a prua in modo da potere seguire la curvatura dello scafo.

Per evitare di capovolgere le due metà del listello quando lo andrò ad incollare sul ponte traccio un segno a matita. (freccia ROSSA).

 

Carteggio il lato interno dei due spezzoni del trincarino della prua.

Carteggio il lato interno dei due spezzoni del trincarino della prua.

Carteggio leggermente sia l’angolo dell’unione dei due listelli sia il bordo interno agli stelli per assecondare l’andamento curvilineo presente in quel tratto.

Per bloccare i listelli in posizione utilizzo solo del nastro di carta.

 

Il Trincarino a POPPA

La curva della poppa tipica di un veliero è molto stretta è non è possibile operare come visto sopra ma si deve intraprendere un altro percorso.

Traccio sul ponte la curva molto stretta della poppa.

Traccio sul ponte la curva molto stretta della poppa.

Mi sono costruito un attrezzo che mi consente di mantenere costante la distanza della punta della matita rispetto al bordo dello scafo e tracciare sul ponte la relativa curva.

La freccia ROSSA mostra uno spezzone di listello opportunamente assottigliato affinché la matita abbia la distanza corretta. (Un attrezzo professionale molto smile a quanto da me costruito costa alcune decine di euro ed è reperibile nei migliori negozi di modellismo).

 

Con un taglierina a scalpello taglio ed elimino le eccedenze a poppa.

Con un taglierina a scalpello taglio ed elimino le eccedenze a poppa.

Adopero una sottile lama a scalpello ed incido lungo la linea appena tracciata per permettere di inserire il trincarino.

 

Per realizzare il trincarino a poppa devo adoperare dei listelli molto larghi.

Per realizzare il trincarino a poppa devo adoperare dei listelli molto larghi.

La curva a poppa è molto stretta è non posso utilizzarelo stesso listello perché è troppo sottile e non coprirebbe adeguatamente lo spazio del trincarino.

Devo utilizzare allora un legno della stessa essenza (perché non verrà dipinto) ma molto più largo.
Al centro del ponte sono visibili tre spezzoni di listello dove il più stretto posto a destra rappresenta il “vecchio” trincarino.
Si può notare come sia stato pulito il bordo esterno per accogliere il trincarino a poppa.

 

Riporto su un foglio di acetato il profilo curvo del trincarino a poppa.

Riporto su un foglio di acetato il profilo curvo del trincarino a poppa.

Utilizzo un foglio di acetato e traccio il contorno.
Segno anche l’inizio e la fine del listello che andrò a lavorare.

 

Con la carta vetrata sagomo la curva interna del trincarino posto a poppa.

Con la carta vetrata sagomo la curva interna del trincarino posto a poppa.

Il primo step consiste nel realizzare la curva interna che andrà a contatto con il resto del ponte di poppa.

 

Per ultimo sagomo la curva esterna del trincarino posto a poppa.

Per ultimo sagomo la curva esterna del trincarino posto a poppa.

Carteggio quindi anche il bordo esterno fin o ad ottenere un listello curvo.
Per coprire tutta la poppa ho utilizzato 5 spezzoni curvi.

QUI DI SEGUITO ILLUSTRO IL METODO DA ME UTILIZZATO PER
TAGLIARLI TUTTI DELLA STESSA MISURA

Quando si deve listellare la superficie di un ponte i listelli che riproducino le singole assi vanno tagliati tutti alla stessa misura.

La misurazione va effettuata con la massima cura ed attenzione e deve essere tale da coprire la distanza di 5 o 6 ordinate.

 

 

I listelli da tagliare sanno centinaia e centinaia e devono essere tutti uguali altrimenti sballa il disegno del rivestimento del ponte ed il lavoro diventa dozzinale.

Quello che serve è una dima che abbia l’esatta lunghezza richiesta dal progetto ma, non la si può acquistare in nessun negozio perché non esiste; deve essere costruita in proprio.

 

LA DIMA DI TAGLIO

Per la costruzione utilizzo una comune dima da taglio in alluminio che è presente in ogni laboratorio modellistico, costa pochi euro e permette tagli perpendicolari e a 45 gradi. Sul fondo sono ricavate alcune scanalature che permettono di inserire dei listelli con larghezze comprese tra i 2 ei 5 mm.

Utilizzo una comune dima da taglio per ricavare l’attrezzo che mi necessita.

Utilizzo una comune dima da taglio per ricavare l’attrezzo che mi necessita.

L’inconveniente di questa dima è data dal fatto che è piuttosto corta mentre la lunghezza dei listelli da tagliare sarà vicina alla sua mezzeria.

Si taglia e si sagoma un blocchetto di legno (anche di balsa) che sia tanto largo quanto lo spazio interno alla dima in modo che una volta inserito non si possa muovere.

Sul lato che andrà a contatto con i listelli da tagliare incollo uno spezzone di legno duro (come il noce ) in modo da non rovinare la superficie che rimane a contatto dei listelli.

Sul lato opposto incollo un legno più largo della dima in modo tale da creare un “tappo” sul fondo che mantenga il blocchetto sempre nella medesima posizione.

I LISTELLI DA TAGLIARE

In base al tipo di progetto i listelli potranno avere larghezze differenti. Non conviene superare i 2 mm perché produrrebbero assi dalla larghezza completamente fuori scala. La larghezza di una tavola di un ponte di coperta è di 10, 12 o al massimo 15 cm che rapportati in scala 1:70 diventerebbero rispettivamente: 1,4 – 1,70 e 2,14 mm.

In questo esempio i listelli sono a sezione quadrata da 1,5 mm di spessore che rappresenta la misura ideale per la costruzione del modello della RRS Discovery ormeggiato a Dundee.

Accosto tanti listelli quanti ne entrano della dima e taglio una estremità.

Accosto tanti listelli quanti ne entrano della dima e taglio una estremità.

Divido i vari listelli in spezzoni lunghi poco più del doppio di quando mi necessiti.
Li accosto gli uni agli altri fino a riempire lo spazio interno alla dima.
Li lego con del nastro a carrozziere e taglio un bordo a filo della dima.

I listelli legati con del nastro da carrozziere vengono inseriti nella dima.

I listelli legati con del nastro da carrozziere vengono inseriti nella dima.

Capovolgo il gruppo di listelli.

Taglio circa 20 listelli tutti della stessa lunghezza.

Taglio circa 20 listelli tutti della stessa lunghezza.

Utilizzando un seghetto a denti fitti taglio tutto il gruppo di listelli.

Siccome non posso utilizzare la scanalatura presente al centro della dima mi appoggio al bordo esterno per mantenere la lama aderente alla dima stessa ed ottenere così un taglio netto e preciso.

Ottengo un primo gruppo di listelli tutti uguali.

Ottengo un primo gruppo di listelli tutti uguali.

Dopo questo secondo taglio ho ricavato circa 20 listelli tutti della stessa lunghezza.
Il gruppo di listelli avanzato viene inserito a sua volta nella dima.

Ottengo un secondo gruppo di listelli tutti uguali.

Ottengo un secondo gruppo di listelli tutti uguali.

Le frecce BLU mostrano il nastro di carta che garantisce un taglio netto e preciso su ogni listello.

Anche il secondo gruppo è stato quindi tagliato.
In totale ottengo circa 40 listellini per ogni sessione lavoativa.

Si procede in questo modo fino ad ottenere il numero di listelli desiderato che per un modello di medie dimensioni è di circa 800. Per i modellini più lunghi questo numero può arrivare e superare le 1000 unità.

Come incollare il primo listello sulla RRS Discovery

Il primo listello che si incollerà sullo scafo fungerà da guida per tutti gli altri e quindi deve essere posizionato con la massima precisione.

Traccio un segno per posizionare correttamente il listello.

Traccio un segno per posizionare correttamente il listello.

Un Clipper ha la prua sottile e slanciata ed il listello deve iniziare esattamente sulla prua mentre a poppa sarà più facile lasciarlo “sbordare” e rifinire in seguito.

Calcolata la lunghezza del listello (dalla prua ovviamente) segno con una matita un tratto verticale che mi servirà per allineare successivamente lo stesso con una tolleranza che è quasi nulla. Su uno scafo piccolo come questo traccio un singolo segno posto su una ordinata centrale mentre su imbarcazioni più grandi traccio due segni posti all’incirca ad un terzo dalla prua e dalla poppa.

 

Con la colla vinavil incollo il listello alle ordinate.

Con la colla vinavil incollo il listello alle ordinate.

Il primo listello lo posiziono al di sotto del listello guida che avevo incollato in una fase lavorativa precedente.
Su ogni ordinata applico una goccia di colla vinilica.

 

Suo gli spilli da sarto per bloccare i listelli mentre la colla si asciuga.

Suo gli spilli da sarto per bloccare i listelli mentre la colla si asciuga.

Per fissare i listelli alle ordinate NON uso i chiodini di rame (come viene invece raccomandato in molti libri e forum !!!) ma degli spilli da sarto che inserisco a pressione usando una semplice pinza.

 

Lo spillo non va martellato in posizione ma spinto a pressione con una pinza.

Lo spillo non va martellato in posizione ma spinto a pressione con una pinza.

Serro lo spillo in acciaio tra le ganasce di una pinza e lo spingo a pressione nel listello fino a farlo penetrare per 3, 4 mm nel legno dell’ordinata retrostante.

Non uso invece mai e per nessun motivo un martelletto.

 

L’eccesso di colla va eliminato per evitare il formarsi di spessori.

L’eccesso di colla va eliminato per evitare il formarsi di spessori.

Quando il listello è ben posizionato elimino l’eccesso della colla con uno stuzzicadenti.

È importante mantenere pulita la giunzione perché la colla vinilica asciugandosi creerebbe uno spessore (anche se minimo) impedendo al listello successivo di rimanere aderente a quanti glia incollati.

 

RINFORZI A PRUA

Nei Clipper lo spazio a prua è stretto e la chiglia non viene rastremate e di conseguenza la zona di contatto con il listello è molto ridotta e non garantisce una presa salda e sicura nel tempo.

Un punto critico è rappresentato dalla giunzione del listello sulla ruota di prua.

Un punto critico è rappresentato dalla giunzione del listello sulla ruota di prua.

Nella foto qui sopra la freccia rossa mostra l’unione con il listello bloccato in posizione da uno spillo mentre la freccia gialla mette in evidenza lo spazio interno che al momento è ancora vuoto.

 

Da alcuni listelli di scarto ricavo dei cunei di rinforzo.

Da alcuni listelli di scarto ricavo dei cunei di rinforzo.

Con degli avanzi di listello realizzo alcuni piccoli cunei lunghi circa 2 cm.

 

Con i cunei aumento la superficie di contatto con il listello a prua.

Con i cunei aumento la superficie di contatto con il listello a prua.

Vengono incollati due cunei di rinforzo posti a cavallo del primo listello in modo da aumentare la superficie di presa della colla.

Nella foto qui sopra si vede anche come il listello non tocchi la prima ordinata (freccia BLU) in quanto è stata modificata la forma del tagliamare della prua rendendo la stressa più bombata e meno aerodinamica.

La prima ordinata che si incolla deve essere centrale.

È importante che sia incollata esattamente e ad angolo retto rispetto alla chiglia.

Essendo la prima da incollare non si hanno punti di riferimento con cui aiutarsi, inoltre essendo la prima sarà lei ad essere un punto di riferimento per tutte le altre che si incolleranno in seguito.
Si rende necessaria la massima precisione.

Per garantire l’ortogonalità dell’incastro ordinata chiglia si devono utilizzare degli squadretti.

Per garantire l’ortogonalità dell’incastro ordinata chiglia si devono utilizzare degli squadretti.

È inutile ricordare che l’incastro ordinata-chiglia non deve sforzare altrimenti la tensione del legno tenderà a scaricarsi spostando angolo di qualche grado.

È di gran lunga preferibile avere un incastro lasco piuttosto di un duro.

Detto questo si deve provvedere a mantenere l’ortogonalità per il tempo necessario alla colla vinilica di asciugare completamente.

 

L’incastro deve essere perfettamente ortogonale e deve essere verificato con cura e certezza.

L’incastro deve essere perfettamente ortogonale e deve essere verificato con cura e certezza.

Un modo semplice ed economico (almeno per chi ha bambini piccolini) consiste nell’utilizzare alcuni componenti di LEGO che presentendo diversi grandi vantaggi:

1) si possono reperire in diverse misure e sono leggeri
2) sono perfettamente ad angolo retto
3) sono assemblabili secondo le proprie necessità
4) sono di plastica e quindi non si attaccano con  la colla vinilica
5) sono resistenti e indeformabili.

Come è ben visibile nelle due foto qui sopra ho utilizzato quattro quadrati con “alzata” in modo da controllare l’ortogonalità su tutti e quattro gli angoli.

 

Si stende la colla vinilica per rinforzare l’incastro.

Si stende la colla vinilica per rinforzare l’incastro.

Per procedere al rinforzo dell’incastro si aspettano le solite 24 ore che è un tempo necessario alla colla di penetrare in profondità nelle fibre del legno, si staccano i quattro squadretti di LEGO e si applica una sottile striscia di colla vinilica lungo l’incastro.

Osservando le frecce ROSSE si può notare come la colla non sia stata stesa su tutta la lunghezza dell’incastro ma si fermi circa un centimetro prima.

 

Un incastro perfettamente ortogonale e ben rinforzato impedirà che l’ordinata si sposti e si corra il rischio di svergolare lo scafo.

Un incastro permettente ortogonale e ben rinforzato eviterò che l’ordinata si sposti e rischi di svergolare lo scafo.

Si incollano dei segmenti di legno a sezione quadrata da 8 o 10 mm di lato e si serrano con dei morsetti.

La colla viene premuta con forza e penetra anche nelle eventuali micro fessure dell’incastro della chiglia con l’ordinata assemblato in  precedenza mentre l’eccesso sborderà dal rinforzo.

I quattro legnetti dei rinforzi devono avere la stessa lunghezza. È preferibile che siano leggermente più corti e non oltrepassino la sagoma dell’ordinata perché questa verrà rastremata in una fase successiva.

 

I rinforzi devono essere sempre quattro e tutti della medesima sezione e lunghezza.

I rinforzi devono essere sempre quattro e tutti della medesima sezione e lunghezza.

NB) Si devono incollare sempre quattro rinforzi, uno per angolo. Tutti e quattro vanno incollati contemporaneamente in modo da bilanciare la tensione della colla ed evitare scostamenti nella perpendicolarità dell’incastro.

IL SECONDO FASCIAME DEVE ESSERE PERFETTO:
COME CORREGGERE IL DISTACCO PARZIALE DEI LISTELLI

La stesura del secondo fasciame deve essere perfetta, senza errori che altrimenti rimarrebbero visibili.

Nella stesura del secondo fasciame capita che in alcuni punti il listello non si sia incollato perfettamente e si sollevi da un lato. Questo tipo di errore è piuttosto frequente ed emerge normalmente nella fase di levigatura finale dello scafo.

Qualora se ne riscontri la presenza si deve immediatamente interrompere la fase di levigatura perché la parte del listello che si è staccata sporgerà sempre dalla sagoma del corpo della nave e le levigatura eliminerà il sottile strato di legno rendendo visibile l’area sottostante del primo fasciame.

Per correggere questo tipo di errore si procede nel modo seguente:

Il distacco parziale dei listelli del secondo fasciame è un errore abbastanza comune.

Il distacco parziale dei listelli del secondo fasciame è un errore abbastanza comune.

Come sempre per prima cosa si individuano i listelli che si sono staccati e si applica una goccia di colla ciano-acrilica liquida di buona qualità.

La colla dee essere liquida e non nella versione in gel.

Si incollano i listelli staccati del secondo fasciame con la colla Attak in modo da correggere l’errore.

Si incollano i listelli staccati del secondo fasciame con la colla Attak in modo da correggere l’errore.

B) Con un listello piatto si strofina velocemente la zona per circa 10 secondi, in questo modo la colla essendo liquida penetra nella fessura e il listello si incolla istantaneamente.
C) La pressione e l’attrito provocano del calore che asciuga immediatamente la colla e la cristallizza.

Si carteggia la colla Attak e si rende invisibile la correzione dell’errore dei listelli staccati nel secondo fasciame.

Si carteggia la colla Attak e si rende invisibile la correzione dell’errore dei listelli staccati nel secondo fasciame.

D) Si carteggia accuratamente la zona con una cartavetrata a grana media assecondando la direzione delle venature del legno.
E) Il risultato finale è sbalorditivo, la correzione è invisibile, inoltre la colla non è penetrata nelle fibre superiori del legno e sarà possibile applicare del mordente senza ritrovarsi poi una macchia.

Altri errori comuni del secondo fasciame:

 

COMPLETARE IL PONTE

Con dei cunei si rinforza la giunzione tra il falso ponte e il ponte di poppa.

Con dei cunei si rinforza la giunzione tra il falso ponte e il ponte di poppa.

Riempio gli spazi vuoti e al contempo rinforzo l’area tra il ponte di appoggio piatto e il falso ponte arcuato a schiena d’asino con il solito metodo dei cunei intrisi di colla vinavil.
In questo modo la parte libera del ponte non sarà rigida e non si fletterà nelle successive fasi lavorative.

Si riveste con listelli di noce la paratia del castello di poppa che successivamente andrà dipinta di bianco.

Si riveste con listelli di noce la paratia del castello di poppa che successivamente andrà dipinta di bianco.

Inserisco la cornice che delimita la parte aperta del ponte del castello di poppa e listello la paratia che successivamente sarà dipinta di bianco.

COME INCOLLARE IL TRINCARINO SUL BORDO ESTERNO

A terminare il ponte verso i bordi ci stava sempre una tavola di maggiore spessore (trincarino) che aveva lo scopo di tenere assieme il tavolato ed impedire che esso scivoli o si sposti sotto le sollecitazioni del mare e del vento.
Sul Cutty Sark oltre il bordo esterno di questa tavola in legno si trova anche un profilo metallico che sarà ribassato di circa 0,5 – 0,7 mm e sarà colorato di rosso antiruggine ed assolverà alla funzione di scolo e scarico dell’acqua dal ponte di coperta.

La preparazione del trincarino inizia individuando e marcando la linea precedentemente tracciata sul ponte.

La preparazione del trincarino inizia individuando e marcando la linea precedentemente tracciata sul ponte.

Per non correre rischi inutili di rovinare i bordi nella precedente fase lavorativa ho rivestito il ponte tenendomi un margine di sicurezza che andrà ora eliminato.
In precedenza avevo tracciato la linea di demarcazione ed ora nei punti ancora non rivestiti (e quindi ancora visibili) la punto con degli spilli.

Il trincarino è realizzato con un listello da 4 mm

Il trincarino è realizzato con un listello da 4 mm

Posiziono il listello da 4 mm (30 cm reali) in posizione e traccio una linea interna sulla quale dovranno terminare i listelli del ponte.

Da notare che questo listello è stato calafato dalla parte interna con la solita carta di colore nero!
Per evitare di danneggiare la superficie superiore del listello interpongo uno spezzone di legno tra lo stesso e lo spillo.

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte.

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte.

Blocco provvisoriamente le estremità con del nastro da carrozziere.

 

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte

A questo punto si utilizza una taglierina ben affilata e si incide lungo la linea del listello del trincarino

Il ponte è rivestito con listelli di legno di tiglio e quindi non oppone molta ristenda  si deve solo fare attenzione a NON STRAPPARE il listello ma a tagliarlo in modo preciso e netto.
Nello spazio così ricavato si incollerà il trincarino.

Il trincarino è incollato in posizione definitiva sul ponte di coperta del Cutty Sark.

Il trincarino è incollato in posizione definitiva sul ponte di coperta del Cutty Sark.

Nella foto qui sopra si vede un particolare della prua e del centro nave con il listello laterale del trincarino già incollato e livellato in modo che sia a filo con il resto del ponte.

NB Per questo particolare ho utilizzato la colla “aliphatica” al posto della vinilica perché se sbordasse sarebbe sufficiente lasciarla asciugare completamente per almeno 24 o 48 ore affinché si indurisca e si possa carteggiare completamente.

NB Il trincarino pur essendo in un unico pezzo e senza gli incastri con le tavole del ponte  risulta essere comunque un elemento aggiuntivo ben curato ed raffinato.

 

POSIZIONARE IL PONTE DELLA PRUA

La posizione definitiva della prua deve essere leggermente modificata e precisamente essa va alzata di circa 1 mm verso il ponte principale e di circa 3 mm verso la punta. Inoltre deve essere leggermente arcuata a schiena d’asino.

Verificare e correggere la posizione esatta del castelletto del ponte di prua

Verificare e correggere la posizione esatta del castelletto del ponte di prua

Per i rialzi ho utilizzato degli avanzi di listello, mentre l’albero di bompresso è provvisorio ed andrà sostituito con uno definitivo.

Si utilizzano dei falsi ponti per potere effettuare delle prove tecniche senza rovinare il componente definitivo

Si utilizzano dei falsi ponti per potere effettuare delle prove tecniche senza rovinare il componente definitivo

Si notano i due falsi ponti utilizzati nella costruzione; quello in alto andrà applicato allo scafo mentre quello in basso (più piccolo e meno rifinito) serviva solo per le prove tecniche.

Il ponte definitivo viene incollati sulle traversine di stanziatrici nella posizione corretta

Il ponte definitivo viene incollati sulle traversine di stanziatrici nella posizione corretta

Il falso ponte viene fissato allo scafo tramite la colla applicata ai tre traversini, per evitare che si muova lo si deve fissare con del nastro da carrozziere, le dimensioni sono leggermente più grandi e verranno levigate in seguito.

UN TRUCCO PER ARCUARE I PONTI PIÙ PICCOLI:
Ho utilizzato del compensato di betulla avio dello spessore di 0,8 mm ed ho incollato con la VINAVIL su una faccia la fotocopia del ponte; una volta asciutto il ponte si era arcuato da solo per effetto della tensione della carta.

Il ponte di prua è incollato in posizione

Il ponte di prua è incollato in posizione

Una foto dal lato opposto, si notino le due piccole aperture rettangolari per il passaggio delle barre dell’argano.
Si osservi il ponte di coperta finito e levigato, manca ancora il mordente di colore tek ma per ottenere un effetto più omogeneo aspettò di avere rivestito anche la prua.

Con delle zeppe di legno si riempiono tutti gli spazi tra il ponte e le fiancate

Con delle zeppe di legno si riempiono tutti gli spazi tra il ponte e le fiancate

In questa foto si vede un classico metodo di riempimento degli spazi tramite dei cunei di legno; questa zona dello scafo sarà rivestita in metallo per cui non necessita di un ulteriore rivestimento di listelli.

Per rivestire tutto il ponte del Cutty Sark sono stati tagliati (in più riprese) 50 listelli quadrati da 1,5 per 1,5 mm della lunghezza di 1 metro in pezzi lunghi appena da 6,75 cm per un totale di 700 listellini.

LEVIGATURA DEL PONTE DEL CUTTY SARK

Dettaglio della carta nera che sborda dal ponte

Dettaglio della carta nera che sborda dal ponte

un particolare della carta nera incollata sui bordi dei listelli che ora sbordano dalla superficie  del ponte di coperta.

L’attrezzo auto costruito per la levigatura del ponte

L’attrezzo auto costruito per la levigatura del ponte

Per levigare in modo corretto una superficie  così ampia come il ponte di coperta del Cutty Sark si deve adoperare un lisciatoio di dimensioni generose.

Si possono adoperare anche le levigatrici orbitali ma queste tendono a generare un pulviscolo che si diffonde in tutta la stanza, inoltre possono essere “troppo aggressive” ed asportare troppo legno rovinando tutto il lavoro svolto.

Nei negozi di modellismo (ahimè sempre meno e sempre meno forniti !!!) si possono acquistare dei lisciatoi lunghi circa 10 cm e larghi 3.

Tuttavia è molto facile costruirseli in casa. Nella fattispecie ho utilizzato uno spezzone di battiscopa che è lungo 20–25 cm ed è largo 7-8 cm  incollandovi delle carte vetrate a grana media e fine.

Si deve prestare attenzione ad utilizzare delle carte vetrate specifiche per LEGNO e di Buona qualità. Vanno evitare sia le carte per ferro o ad uso generico  sia quelle di qualità dozzinale o suadente.

Una fase della levigatura con carta vetrata a grana intermedia

Una fase della levigatura con carta vetrata a grana intermedia

Una fase intermedia della levigatura, si nota la polvere grigiastra che ricopre tutto il ponte.

La polvere della levigatura è grigiastra

La polvere della levigatura è grigiastra

La polvere della levigatura è grigiastra perché è composta da particelle di legno di tiglio che è chiaro e particelle di carta nera. In basso a destra si vede un mucchietto della suddetta polvere