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Non sempre si dispone di disegni riconducibili ad un preciso modello ma spesso ci si deve accontentare di trovare uno generico od appartenente ad un modello simile. In questo esempio i disegni si riferiscono al Cutty Sark ma dovranno essere modificati ed adattati per la RRS Discovery.

L’ordinata scansionata deve rimanere al centro dell’immagine.

L’ordinata scansionata deve rimanere al centro dell’immagine.

L’ordinata da modificare è stata colorata in verde solo per renderla visibile nella stesura di questo articolo.

Le tavole di costruzione raggruppano le varie ordinate (ed altri componenti) su un foglio di carta molto grande che può misurare anche 2 o più metri per lato.

La scansione viene eseguita su una comunissima stampantina domestica in formato A4, ho eseguito una scansione per ogni ordinata (in questo esempio è visualizzata l’ordinata numero 10).

L’unica accortezza consiste nel piegare il grande foglio in modo tale che l’ordinata rimanga grossomodo centrata sullo scanner.

La risoluzione consigliata è di 300 dpi che permette una accurata modifica mantenendo un buon dettaglio anche ruotando e/o modificando l’immagine, questa risoluzione consente di produrre immagini di tipo JPG pesanti meno di 2 mega e quindi facilmente gestibili anche con computer vecchiotti e lenti.

La stessa risoluzione di 300 dpi dovrà essere successivamente impostata nelle preferenze di STAMPA.

 

Per le modifiche necessarie si deve utilizzare un programma di grafica o di fotoritocco, io uso GIMP solo perché è gratuito ed offre molte funzioni.

Il primo allineamento va eseguito ad occhio in modo approssimativo.

Il primo allineamento va eseguito ad occhio in modo approssimativo.

La prima modifica consiste nel ruotare ad occhio l’immagine fino a raddrizzare l’ordinata.

L’uso della griglia in GIMP permetta un accurato allineamento dell’ordinata.

L’uso della griglia in GIMP permetta un accurato allineamento dell’ordinata.

Nella seconda fase si deve raddrizzare l’immagine con estrema precisione ed in questo caso ho attivato la griglia sullo schermo di GIMP colorandola di rosso e distanziando le singole linee di 30 pixel in modo da avere un contrasto visivo.

L’ordinata è stata raddrizzata

L’ordinata è stata raddrizzata

Nella terza fase l’immagine viene ritagliata alla misura dell’ordinata e ripulita da ogni altro segno usando lo strumento “pennello” impostato sul colore bianco.
Infine si eliminano le sfumature grigiastre presenti nella pagina convertendo l’immagine da RGB ad indicizzata con soli due colori (il bianco per lo sfondo ed il nero per il tracciato), in questo modo ogni singolo punto dell’immagine può assumere solo uno di questi due valori e le sfumature grigie diventeranno bianche.

Quando si stampa un immagine si deve avere l’accortezza di verificare con attenzione che la risoluzione di stampa coincida con quella acquisita in precedenza dallo scanner (in questo caso 300 dpi).

Per poter stampare le ordinante della giusta grandezza si deve impostare correttamente la risoluzione a 300 dpi.

Per poter stampare le ordinante della giusta grandezza si deve impostare correttamente la risoluzione a 300 dpi.

Alcuni settaggi dei software di grafica permettono di stampare un immagine a foglio intero (tipicamente nel formato A4) indipendentemente dalle effettive dimensioni AUMENTANDO o DIMINUENDO le larghezze e le altezze, in altre parole modificano la risoluzione dell’immagine per adattarla al foglio A4 alterando le proporzioni rendendo inutile la stampa.

Nell’esempio di qui sopra si vede come la risoluzione di stampa sia stata modificata da 300 dpi a soli 135,709 dpi; meno della metà il che significa che l’ordinata verrà stampata più grande del doppio rispetto a quanto voluto!!!

Per poter stampare le ordinante della giusta grandezza si deve impostare correttamente la risoluzione a 300 dpi.

 

MODIFICARE LE PROPORZIONI DELLE ORDINATE

 

La riduzione della scala permette di costruire modellini dalla dimensione più appropriata al proprio appartamento.

La riduzione della scala permette di costruire modellini dalla dimensione più appropriata al proprio appartamento.

L’ultima fase è anche la più delicata ed importante e consiste nel modificare le proporzioni:

Qui entra in gioco la matematica e precisamente per trasformare un disegno dalla scala 1:60 alla scala 1:72 bisogna impostare il valore 83% sullo strumento “scala immagine”.
( Infatti 72 diviso per 60 da come risultato 0,83).

Le modfìdifiche delle dimensioni dell’altezza e della larghezza permettono di adattare la sagoma di una ordinata.

Le modfìdifiche delle dimensioni dell’altezza e della larghezza permettono di adattare la sagoma di una ordinata.

La seconda modifica invece è più delicata perché permetterà di adattare le sagome delle ordinate disegnate per il Cutty Sark a quelle dalla RRS Discovery.

Nella fattispecie la larghezza delle due navi è molto diversa essendo il Cutty Sark più largo, infatti misura 10,94 metri contro i 10,00 metri della Discovery.
(10 diviso 10,94 da come risultato 0,914).

L’altezza dello scafo è invece molto simile con la Discovery che è più alta del 3,10%.

Nello strumento “scala immagine” di GIMP ( o altro programma di ritocco fotografico) si dovranno impostare separatamente i rapporti con:
91,40 per la larghezza e
103,10 per l’altezza.

Nell’immagine qui sopra i tratti in nero appartengono alla sagoma del Cutty Sark mentre in violetto quelli della RRS Discovery.

 

IL FALSO PONTE O SOTTOPONTE

Di norma nei kit il falso ponte è già compreso ed è costituito da una tavoletta di compensato pretagliato e prefustellato, tuttavia è piatto e non è arcuato come nelle navi vere.

Oltre a questo il ponte presenta anche una certa insellatura che tende ad alzarsi verso la prua e verso la poppa.

Prima di procedere si deve valutare a quanto ammonta l’altezza complessiva del ponte finito: generalmente al falso ponte che e piatto si aggiunge lo spessore dei listelli del rivestimento di 0,5 o al massimo di 1 mm.

Questo post illustra passo passo come procedere per costruirsi un ponte correttamente arcuato, deriva dalla costruzione del Cutty Sark.

 

CALCOLO DELLE QUOTE

Al centro il ponte è più alto di almeno 2 o 3 mm, a questo si devono aggiungere gli spessori del falso ponte 1 mm e del rivestimento 1 mm.
In totale lo spessore da aggiungere è notevole pari a 4, 5 od anche 6 mm.

Si deve recuperare questa quota in due modi:
1) eliminando il falso ponte fornito nei Kit.
2) correggendo la parte superiore delle ordinate.

 

CURVARE LE ORDINATE

modifica delle ordinate per creare una insellatura

modifica delle ordinate per creare una insellatura

La modifica delle ordinate consiste nel togliere dalla parte superiore circa 2 o 3 mm di legno.
Durante questa modifica è molto più semplice mantenere il bordo rettilineo ed effettuare la curvatura in un secondo step.

Si tagliano dei listelli di legno  da 2 mm di spessore, si carteggiano verso le estremità e si incollano sulle ordinate.
Si bloccano in posizione con del nastro da carrozziere.

due listelli di spessore diverso permettono di creare una struttura che permetta un ponte a schiena di asino

due listelli di spessore diverso permettono di creare una struttura che permetta un ponte a schiena di asino

Per accentuare maggiormente la curvatura si incollano sopra altri listelli da 0,5 mm  di spessore ma lunghi la metà.
Ovviamente vanno posizionati in modo simmetrico rispetto alla mezzeria.

Nell’immagine qui sopra si vedono in blu i listelli in noce da 2 mm di spessore e in rosso quelli da 0,5 mm di spessore.

Il falso ponte è formato da un unico foglio di compensato di betulla da 0,8 mm

Il falso ponte è formato da un unico foglio di compensato di betulla da 0,8 mm

Sulle ordinate si incolla un foglio di compensato di betulla da 0,8 mm.

Non è necessario seguire la forma e le dimensioni del ponte ma piuttosto è necessario lasciare almeno 1 cm di margine per lavorare meglio.
Per tenere ferma la struttura ai bordi si utilizza del nastro di carta e per evitare che il ponte si alzi al centro lo si deve bloccare con alcune morse di notevoli dimensioni o più semplicemente basta appesantirlo appoggiandoci sopra alcuni pesi per esempio dei libri. (il peso della cultura serve sempre).

falso ponte in compensato di betulla è incollato sullo scafo

falso ponte in compensato di betulla è incollato sullo scafo

Si aspetta un giorno e quindi si verifica il buon esito dell’incollaggio.

 

SIMULARE LA CHIGLIE E LE ORDINATE INTERNE Nella realtà tutte le barche erano costruite attorno ad un’ossatura di ordinate, queste erano molto ravvicinate ma sottili. Per ottenere un interno perfetto devono essere presenti e di conseguenza non potendole ricostruire devono essere simulate. Le ordinate della scialuppa devono essere rapportate alle dimensioni effettive Si adoperano dei […]

IL SECONDO FASCIAME DELLA SCIALUPPA Per il secondo fasciame vengono adoperati dei listelli dall’essenza più scura o di noce scuro. Anche questi listelli al pari del primo fasciame vanno rastremati. Per il secondo rivestimento di una scialuppa di solito è sufficiente un acquistare un solo listello dalla tipica lunghezza di un metro, per le scialuppe […]

ELIMINARE LA CHIGLIE E LE ORDINATE INTERNE Purtroppo alcune immagini che seguono sono di bassa qualità perché gli originali sono andati perduti ma riescono comunque a chiarire i passaggi necessari alla lavorazione. La scialuppa rivestita con ancora scheletro interno (immagine a bassa qualità) Dopo aver incollato il secondo fasciame lo scafo visto dall’interno si presenta […]

LA COSTRUZIONE DELLO SCHELETRO Per prima cosa si deve avere una tavola di costruzione o una basetta in legno pretagliata al laser. Di norma nei kit viene fornita solo la basetta. Schema per la costruzione in legno di una barca In questo post illustro come si migliora una scialuppa allegata ai fascicoli in edicola. Gli […]

Segui gli step che ho pubblicato sul forum è vedrai che è molto semplice raggiungere un ottimo risultato.
Riuscirai a costruire barche, barcacce e scialuppe con la tecnica del doppio fasciame simulando le ordinate all’interno dello scafo, allestirai le manovre correnti e dormienti ed aggiungerai pure alcuni dettagli come casse e botti …

LE FASI PRELIMINARI ALLA POSA DEI PONTI

Le dime dei ponti del Cutty Sark

Le dime dei ponti del Cutty Sark

Per realizzare i ponti utilizzo del compensato di betulla da 1 mm di spessore, la lastra misura 100 cm di lunghezza per 20 cm di larghezza.
Ritaglio le fotocopie dei disegni raffiguranti i ponti e le incollo sul compensato, l’unica attenzione va posta sul mantenere l’allineamento dei vari disegni.
Le dime per la realizzazione dei ponti sono così concluse.

La dima del ponte di poppa

La dima del ponte di poppa

Inizio dalla poppa, incollo per primo un foglio di compensato spesso due millimetri che funge da falso ponte e sopra ad esso blocco con degli spilli la dima appena realizzata.

È importante che il ponte sia perfettamente parallelo e perfettamente centrato rispetto alla mezzeria. A tale proposito ho effettuato le misurazioni con un compasso anziché con un più comune righello. La classica curva a schiena d’asino verrà ricreata in uno step successivo.

CORREZIONE DEL PONTE DI COPERTA

correzione delle quote per il di coperta

correzione delle quote per il di coperta

Quando si commettono degli errori nelle fasi iniziali della costruzione questi devono essere SUBITO individuati e corretti altrimenti produrranno altri errori a cascata.

Nella fattispecie è presente una differenza di circa 0,8 mm tra i due lati dello scafo che con ogni probabilità è derivato dall’errore di simmetria della chiglia che a sua volta ha creato un leggero dislivello nella zona poppiera.

La correzione non è difficile ma presenta alcune criticità che non devono essere sottovalutate.
Per prima cosa metto a bolla il bordo dello scafo rivestito utilizzando un listello (freccia BLU) che viene fissato solo con degli spilli.
Sopra di questo viene posato un secondo listello (freccia ROSSA) che viene incollato sul bordo della murata quale estensione dei listelli applicati in precedenza.

Affinché la colla non blocchi tutti e due i listelli viene interposto del nastro da carrozziere.

Infine con la cartavetro pareggio il livello del ponte in modo che le due murate abbiano la medesima altezza.
Anche se l’errore è inferiore al millimetro va comunque aggiustato.
Il tempo speso per questo ritocco si aggira attorno alle tre ore.

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IL SECONDO FASCIAME

Per rivestire lo scafo con il secondo fasciame utilizzo due essenze differenti quali il noce e il tiglio, ambedue hanno una larghezza di circa 5 mm e uno spessore di 0,5 mm, a dire il vero i listelli di tiglio sono leggermente più larghi.

L’opera viva verrà ulteriormente rivestita con lastre di rame, ho trovato in commercio dei rotoli di strisce di rame da 5,4 mm di larghezza per 33 metri di lunghezza che si adattano perfettamente alla scala del modello.
Ho alternato le essenze in modo da avere delle linee chiaro scure che mi aiutino negli step successivi.

La linea guida di galleggiamento

La linea guida di galleggiamento

Fissando una matita ad un blocchetto di legno di altezza adeguata traccio la linea di galleggiamento su ambedue i lati dello scafo. Nella foto è evidenziata dalle frecce BLU.

La listello guida sulla linea di galleggiamento

La listello guida sulla linea di galleggiamento

Fisso il primo IMPORTANTISSIMO listello al di sotto della linea di galleggiamento che sarà successivamente rivestito da una striscia continua di lastre di rame.
Per bloccare i listelli il tempo necessario all’asciugatura della colla utilizzo del comune nastro da carrozziere.
La colla vinilica va spalmata sul listello facendo attenzione che nessuna parte ne sia scoperta altrimenti si solleverà e formerà una bolla difficile da eliminare.

Non si deve aver fretta e si deve aspettare il tempo necessario affinché la colla si asciughi.
In pratica si posa il listello successivo dopo almeno 0 o 12 ore.

Lo scafo zebrato

Lo scafo zebrato

A lavoro quasi ultimato si notano le strisce di diverso colore che formano un bizzarro effetto zebrato dell’opera viva.

Ricordo che questo NON si vedrà assolutamente perché verrà rivestito con delle lastre di rame.

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CORREZIONE DELLA CHIGLIA

Prima di iniziare il rivestimento del secondo fasciame è opportuno effettuare tutte le verifiche alla struttura dello scafo nel suo insieme per poter correggere eventuali piccole imperfezioni in quanto a rivestimento ultimato la sagoma rimarrà pressoché uguale e i difetti non saranno eliminabili successivamente.

piccola correzione della chiglia

piccola correzione della chiglia

Da questi controlli è emerso che la poppa è più bassa di mezzo millimetro, metto quindi a bolla la chiglia e correggo il difetto aggiungendo un piccolo spessore.

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