LA CALAFATURA DEL TAVOLATO DEL PONTE CON LA TECNICA DELLA CARTA NERA
LA TECNICA DELLA CARTA NERA NELLA CALAFATURA
Le giunture delle tavole dei ponti erano impermeabilizzate per impedire che l’acqua riversatasi sul ponte potesse penetrare all’interno dello scafo allagandolo.
Si usavano degli stacci o meglio delle stoppe spesso ricavare dal cordame usurato ed inutilizzabile che venivano affogate nel catrame o nella pece.
Lo spessore era spesso ridotto ad uno o due centimetri mentre la larghezza delle tavole era variabile in base al ponte, all’epoca storica ed infine alla nazionalità. In genere a causa della scarsità di legno d’alto fusto le navi inglesi utilizzavano delle tavole con uno spessore ridotto rispetto alle antagoniste francesi e spagnole.
Ci sono diversi modi per riprodurre la calafatura ma io ho “inventato” un sistema un po’ particolare.
Nel caso in una scala di 1 a 74 noteremmo come una tavola di un ponte che sia larga 20 cm corrisponda all’incirca a 3 mm (200 mm diviso 74),
mentre la calafatura che è larga solo 1 o 2 cm corrisponda a 0,15-0,30 mm (10 mm diviso 74 oppure 20 mm diviso 74).
Per ottenere uno spessore così sottile ed uniforme ho utilizzato un foglio di carta nera dalla tipica grammatura di un comune foglio A4.
Ottengo anche un effetto collaterale di “rugosità” della calafatura assai realistica.
MANTENERE LA LUNGHEZZA COSTANTE DELLE TAVOLE DEL PONTE
La lunghezza delle tavole deve essere rapportata ad un multiplo dispari (di norma cinque) della distanza tra le ordinate (quelle reali non quelle proposte dai kit di montaggio o peggio ancora dai fascicoli delle edicole).
Vanno incollate sfalsandole secondo uno schema a “gradini”.
Nella realtà la distanza delle ordinate diminuiva verso poppa e verso prua e in queste zone la lunghezza delle tavole diventa leggermente inferiore (per completezza dell’informazione su un galeone quale “Le Soleil Royal” in scala 1:74 è di soli 2 mm pari a 15 cm reali).
Per tagliere TUTTE le assi alla stessa lunghezza utilizzo gli attrezzi normalmente presenti sul banco da lavoro di ogni modellista senza acquistarne di nuovi.
Si utilizza una dima da taglio in alluminio, ovviamente la lunghezza interna è troppo grande e va corretta utilizzando un “tappo” in legno di balsa, Per impedire che le ripetute pressioni dei listelli possano incidere la fragile struttura della basa vi ho incollato un listellino di legno duro quale per esempio il noce (vedi freccia BLU).
Anche se sembra ovvio è bene ricordare che il tappo deve essere perfettamente perpendicolare cioè deve formare un angolo di 90° con la dima.
La lunghezza (freccia VERDE) deve essere calcolata dal bordo del “tappo” al filo esterno della dima.
Per tagliare tanti listelli contemporaneamente questi vanno inseriti nella dima accostati gli uni agli altri, per il taglio si usa una lama a denti finissimi.
Il legno utilizzato è quello di tiglio.
PREPARAZIONE ALLA CALAFATURA
Dopo aver tagliato tutti i listelli alla giusta misura per simulare la calafatura delle tavole del ponte è sufficiente solo un foglio di carta nera e della colla vinilica.
È meglio prevedere un’abbondante margine di scarto e preparare un buon 20% di listelli in più.
APPLICAZIONE DELLA CALAFATURA
Nell’immagine qui sopra è illustrata in modo chiaro la sequenza, tuttavia è preferibile puntualizzare alcuni aspetti:
1) Si verifica la lunghezza del listello.
2) La colla va spalmata in modo uniforme in uno strato sottilissimo, allo scopo si può utilizzare quale spatola un listello di scarto.
3) Rispetto alla lunghezza del listello la colla deve sbordare di almeno un cm a destra e a sinistra.
4) Si appoggiano delicatamente non più di 8, 10 listellini alla volta tenendoli tutti accostati assieme. Si preme quindi leggermente (una sola volta e non di più) con il dito per fare aderire il gruppo di listelli al foglio di carta.
CALAFATURA APPLICATA
Solo alcuni listelli devono essere calafati da tutti e due i lati (riquadrino giallo) in quanto saranno posti in posizioni particolari o su un lato del ponte alla fine del rivestimento in modo da garantire la corretta applicazione della calafatura mentre la maggioranza dei listelli vanno calafati solo da un lato.
Si aspetta che la colla asciughi completamente e si procede alla separazione dei singoli listelli. Allo scopo è sufficienze utilizzare un cutter ben affilato tagliando la carta, non appena la lama tende a strappare la carta sottostante deve essere immediatamente sostituta.
CORREZIONI ALLA CALAFATURA
Queste due foto sono state scattate al volo solo per il post ed ho utilizzato uno dei peggiori scarti di lavorazione.
Dopo il taglio avremo tutti i listelli con un bordo ricoperto da una sottile striscia di carta nera, alcuni purtroppo avranno la carta scollata in alcuni punti, per correggere questo piccolo difetto è sufficiente spalmare la colla vinilica sul legno e premervi contro la carta penzolante dal listello affinché vi aderisca.
In questo modo si eviteranno inutili sprechi e si ottimizzeranno i listelli correttamente calafati.
Quelli maggiormente difettosi potranno essere impiegati nelle zone del ponte dove devono essere necessariamente tagliati e quindi si utilizzerà la parete “buona” scartando solo quella difettosa.
In conclusione questo sistema necessita di alcune prove iniziali per dosare efficacemente la colla spalmata e la pressione esercitata sul gruppo di listelli che non deve essere eccessiva altrimenti la colla penetrerà anche negli spazi tra i listelli stessi incollandoli.
Il gruppo di listelli una volta appoggiato sulla colla non va assolutamente spostato ma lasciato riposare.