KING PLANKS E GUIDE PLANKS
I RINFORZI DEL PONTE:
KING PLANKS
Lungo la linea mediana del ponte corrono delle tavole particolarmente robuste chiamate “king planks” che sono caratterizzate da una maggiore larghezza, lunghezza e spessore e si incastrano in appositi scassi praticati nei bagli sottostanti.
Nella foto qui sopra si notano benissimo i 4 king planks del castello di prua del Cutty Sark.
Nelle navi da battaglia inglesi ed americane sono sempre in numero dispari in modo che uno si collochi lungo l’asse centrale.
I RINFORZI DEL PONTE:
GUIDE PLANKS
Sui due lati parallelamente alla linea centrale del ponte sono disposti altri corsi chiamati “guide planks” con le stesse caratteristiche giunzioni a “Z”, il loro numero è variabile da uno a tre per lato. Anche questi possono essere più larghi del resto del tavolato.
Non necessariamente le giunzioni devono risultare simmetriche sui due lati del ponte ma devono sempre appoggiarsi su due bagli in modo tale che le due estremità delle giunzioni poggino su due bagli differenti.
I cerchietti rossi mettono in evidenza gli a “Z” chiamati anche “unione di testa a mezzo spessore di sbieco”.
Questa particolare giunzione è anche più vistosa perché necessitano di una maggiore robustezza e sono in realtà dei rinforzi della struttura che garantiscono una rigidità all’insieme, per queste caratteristiche gli anelli di ritenzione dei cannoni vanno fissati su di essi.
Ovviamente per realizzare queste tavole non è necessario disporre di una notevole conoscenza tecnica o di una spiccata capacità manuale, anche gli attrezzi utilizzati sono davvero ridotti al minimo e non è necessario acquistarne di nuovi.
L’unica cosa davvero importante è programmare e pianificare questo intervento fino dall’inizio del rivestimento del ponte.
Siccome le assi hanno una maggiore larghezza si possono utilizzare dei listelli larghi quattro o cinque millimetri, è importante però che siano della stessa tonalità o al limite anche leggermente più scuri, non devono in ogni caso essere più chiari perché comprometterebbero l’estetica finale.
Ad essere davvero pignoli (oltre che estremamente esperti) i “guide planks” e tutte le assi del tavolato non sono mai rettilinei e paralleli ma sempre arcuati. Questa lavorazione richiede una notevole conoscenza ed un’attrezzatura particolare che permetta di rastremare i singoli listelli con una precisione prossima al centesimo di millimetro.