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2 Giugno 2019 alle 13:43 #10326
Costruire le serpi di prua
Le serpi di prua creano un collegamento (anche visivo) tra lo scafo e l’albero di bompresso e di conseguenza si devono perfettamente armonizzare nel loro insieme.
TRUCCO:
Un semplice trucco per rendere armonico l’insieme della prua consiste nel costruire per primo l’albero di bompresso e solo successivamente costruirci sopra le serpi di prua.Costruisco una sagoma che mi delimiti gli ingombri MASSIMI della ruota di pru.
Avvalendomi della stampa dei decori realizzo un abbozzo della suddetta ruota.
In questo step lo spessore è di 3 mm. cioè uguale allo spessore del diritto di prua e della lama rompighiaccio.La parte più esterna dovrà mantenere lo spessore (TOTALE) di 3 mm. ma, considerando anche lo spessore della resina del decoro lo devo ridurre a circa la metà.
Nella foto qui sopra ci sono alcuni particolari che ho evidenziato, e precisamente:
- Freccia BLU: L’albero di bompresso è stato assemblato su un piano di lavoro a parte ed infilato nella punta dello scafo. Il fuso inferiore presente una sezione quadrata che deve essere mantenuta.
- Freccia BIANCA: per il momento mantengo ancora diritto il profilo della ruota di prua, L’attaccatura allo scafo rimane a 3 mm. di spessore.
- Freccia ROSSA: la parte finale della ruota di prua è stata asportata e sostituita con dei listelli da 1,5 mm. di spessore.
Le serpi di prua sono simulate dallo spessore della resina del decoro che è di poco inferiore al millimetro. La freccia GIALLA indica il punto dove andrò ad inserire i rinforzo del foro di cubia per fare passare le catene dell’ancora.
Gialla indica dove ho scavato l’area che accoglierà lo scudo con la bandiera inglese.
La freccia BIANCA indica la parte inferiore della ruota di prua dove ho incollato dei listelli per aumentare lo spessore totale.
Lo scudo con la bandiera inglese
Lo scudo con la bandiera inglese merita un approfondimento speciale.
Si tratta di un elemento del decoro delle serpi a forma cilindrica che unisce i due lati dello scafo.Per realizzare la struttura parto da un listello di legno di tiglio a sezione quadrata da tre millimetri di lato.
Arrotondo la parte superiore fino ad ottenere un semicerchio.
Sullo sfondo si vede un foglio di carta dove ho stampato alcune bandiere inglesi e australiane di diverse misure in modo da poter scegliere quelle più adatte.- Nel riquadrino si vede la sagoma scolpita dello scudo e una bandiera ritagliata dal foglio di carta.
- Nel riquadrino cospargo di colla vinilica la parte superiore dello scudo.
- Nel riquadrino incollo la bandiera in modo che sia centrata sullo scudo.
In questa foto finale si può apprezzare il dettaglio elevato dei decori delle serpi con lo scudo in rilievo.
Alla sinistra si vede l’occhio di cubia con i relativi rinforzi.
Si può notare come la ruota di prua sia stata arrotondata e resa meno invasiva
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 12 508 Costo sostenuto euro 28,5 199,80 Note:Stampo in tipografia euro 15,00 Resina bianca euro 13,50
Fotoritocco Gimp ore 10, Prove tecniche ore 10, Lavoro ore623 Giugno 2019 alle 15:47 #10369Le cavigliere alla base degli alberi.
Ogni veliero possiede numerose caviglie dove vengono stoppate le manovre correnti.
Alcune sono poste sulle mura dello scafo altre invece sono collocate alla base degli alberi e raccolte in strutture molto resistenti chiamate cavaliere.
La RRS Discovrey è equipaggiata con due cavaliere poste alla base degli alberi di maestra e di trinchetto mentre l’albero di mezzana ne è sprovvisto.
L’osservazione dell’originale
Le devo ricostruire come sono nella realtà e quindi la prima cosa da fare è documentarsi con alcune immagini trovate su internet.
Nella fotografia qui sopra ho evidenziato alcuni dettagli che andrò a riprodurre.
- La freccia BLU mostra lo smusso superiore delle colonnine portanti
- La freccia ROSSA mostra l’incastro “sovrapposto” delle tre assi longitudinali che accolgono le caviglie e, infine
- La freccia VERDE (in basso a sinistra) vuole evidenziare una carrucola incassata nel montante.
La costruzione delle mensole
Le mensole sono in tutto tre una posta a poppavia e due laterali. (Manca quella posizionata verso la prua).
Come ho visto prima (freccia ROSSA) le mensole hanno un incastro ad angolo retto profondo 1/3 dello spessore.
Costruisco le mensole incollando un listello da un millimetro di spessore sopra ad uno alto la metà cioè mezzo millimetro.
In tutto ottengo un listello spesso 1,5 mm e largo 3.Nella foto a sinistra si vedono gli spessori dei due listelli che incollerò uno sull’altro.
In centro si vede uno step dell’incollaggio.
Infine a destra si nota come i due listelli abbiano formato l’incastro.
NB Avrei potuto limare l’incastro da un listello più spesso ottenendo lo stesso risultato e in minore tempo MA… (c’è sempre un “ma”… ) incollando due listelli ottengo di fatto un legno stratificato che NON si fessurerà o spezzerà negli step della foratura e dell’inserimento delle caviglie.
Incollo quindi i tre listelli ed eseguo i fori per il passaggio delle caviglie.
I fori devono essere equidistanzianti e centrati sulla mezzeria delle mensole, per ottenere ciò ho utilizzato una dima perforata.La freccia ROSSA vuole evidenziare come le assi siano sovrapposte.
Le colonnine portanti
Le colonnine sono delle robuste assi di legno che penetrano nei ponti inferiori e diventano parte integrante della struttura.
Nel modellismo ci si limita a riprodurre solo la parte che sporge dal ponte di coperta.Con del nastro di carta blocco otto spezzoni di listello a sezione quadrata da 2 mm.
L’importante è che siano più lunghi della struttura delle cavigliere.
Rifinisco un’estremità con la carta vetrata. Questa sarà la parte superiore delle cavigliere.Per accogliere le mensole è necessario realizzare non uno ma due intagli dove verranno incastrate le suddette mensole.
Nella foto a sinistra la freccia ROSSA mostra un tratto di penna che indica sia la quota sia l’altezza del primo intaglio.
A destra si vedono i listelli in una dima mentre taglio (per meglio dire incido) 1/3 dello spessore cioè circa 0,6 mm.Con una lima piatta allargo e rifinisco l’intaglio.
Utilizzando del nastro di carta che blocca i montanti della struttura delle cavigliere garantisco che tutti gli incastri siano alla medesima altezza ed abbiano la medesima profondità.
Nella fotografia a sinistra la freccia ROSSA mostra come il listello delle cavigliere entri alla perfezioni nell’incastro.
NB È importante che l’incastro non sforzi assolutamente altrimenti la parte superiore del montante si staccherà nello step successivo.
Dopo questo primo incastro taglio all’altezza esatta gli otto montanti.
Quattro di questi sono finiti e vanno messi da parte.I fori delle caviglie
Sulle caviglie vengono stoppate alcune manovre prevalentemente quelle delle vele ma anche quelle necessarie ad issare i pennoni.
Queste manovre fanno TUTTE leva verso l’alto cioè “tirano” la struttura.
Per ridurre il carico è necessario che alcune di esse tirino verso il basso.Per questo motivo alla base dei montanti, che sono delle strutture integrate nello scafo e quindi molto resistenti, si trovano spesso delle carrucole che servono per invertire il vettore di forza di alcune manovre.
In questo modo i progettisti sono riusciti ad alleggerire il carico totale che le mensole e le caviglie devono sopportare.
Si tratta di intagli ricavati alla base dei supporti dove sono inserite all’interno una o più carrucole.
Nel modellismo saranno nascoste dal passaggio della relativa manovra.
Non trovo necessario quindi intagliare ed inserire una carrucola che tra l’altro è fuori scala in quanto troppo grossa.Mi limito ad eseguire i fori (inferiore e superiore).
Per garantire un allineamento perfetto dei fori mi avvalgo di un trapano a colonna e foro soltanto metà listello, quindi lo giro e foro l’altra metà.
In questo modo i fori su entrambi i lati del listello sono sicuramente allineati anche nel caso la punta del trapano non lo fosse perfettamente.
Il secondo intaglio dei montanti
Le mensole sono sovrapposte e di conseguenza è necessario ricavare un secondo intaglio.
Il listello a sezione quadrata di questo ingrandimento misura solo 2 due millimetri per lato.
La freccia ROSSA evidenzia l’incastro eseguito in precedenza.
La freccia BIANCA invece mette in risalto il secondo intaglio eseguito solo con l’ausilio di una lima piatta. Questo “gradino” deve essere posto più in alto rispetto al precedente. Anch’esso deve però calzare alla perfezione con l’angolo delle mensole senza sforzare.
Infine la freccia GIALLA mostra la testa del montante con gli spigoli smussati utilizzando una lima.Nella fotografia qui sopra si vedono i componenti necessari ad assemblare le cavigliere di trincetto e di maestra.
Differiscono sia per la lunghezza sia per il numero delle caviglie.NB la freccia ROSSA a sinistra evidenzia una carrucola con il bordo intagliato a simulare la gola che accoglie la carrucola.
L’assemblaggio delle strutture è relativamente semplice, le mensole già incollate a formare delle “U” vanno incollate negli incastri dei quattro montanti.
A destra si vedono le due strutture finite.La caviglie
Nei velieri le caviglie sono dei cilindri di legno con la parte superiore leggermente bombata e quella inferiore conica per permettere un inserimento nel foro della cavigliera.
Nei velieri più moderni alcune di queste sono sostituite con barre di ferro.
In commercio si trovano, purtroppo sempre con maggiore difficoltà, in diverse misure e materiali.
Quelle in legno sono più economiche ma anche più tozze e grosse, mentre quelle in metallo sono più snelle ma più care e di colore dorato.
I prezzi sono decisamente alti e possono raggiungere perfino 2 euro per una bustina da 10 pezzi. In un veliero medio ne vanno inserite alcune centinaia.
Ho scartato le caviglie in legno perché sono troppo grosse e fuori scala e una volta inserite nei fori delle cavigliere lo spazio nella parte superiore è troppo poco e non permette un corretto ancoraggio delle manovre e dei relativi imbandi.
Quelle in metallo sono valide per spessori e dimensioni ma sono care e quindi le escludo (almeno fin che non passa questa crisi economica).
Decido di costruirle con dei tondini di “plasticar” da 0,5 mm. di dimetro.
Taglio un pezzo di tondino e ne aggiusto l’altezza. Vedi freccia ROSSA.
Siccome devo ritagliare decine e decine di caviglie tutte alla medesima altezza mi devo costruire una dima.Per garantire la medesima altezza a tutte le caviglie mi costruisco una dima da taglio.
Come si può ben vedere dall’immagine qui sopra ho utilizzato dei mattoncini di Lego.
Su uno di questi è posto uno spessore (visibile dal colore bianco).Ho realizzato lo spessore incollando sul pezzetto di Lego del nastro da carrozziere.
Nella figura “A” si vede uno step con del nastro che attacco sul mattoncino.
Ritaglio l’eccesso e aggiungo un altro pezzo di nastro, e ancora uno e poi ancora e ancora fino ad arrivare alla quota desiderata.
Sovrapponendo quindi diversi starti di nastro di carta aumento lo spessore con una precisione impressionante.Inserisco le caviglie nei fori e le fisso con una punta di colla.
Per finire dipingo di marrone le caviglie che così sembrano essere di legno.
NB già nell’immagine a sinistra si fa difficoltà a riconoscere il materiale delle caviglie perché ora sono mimetizzate, quando su di esse verranno stoppate le manovre ed avvolte le matasse di rife verranno di fatto quasi “sommerse” e si vedranno appena.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 10 518 Costo sostenuto euro 28,5 199,80 Note: 7 Settembre 2019 alle 10:35 #10394Le scialuppe della RRS Discovery
– Presentazione.
La RRS Discovery ormeggiata a Dundee in Scozia è allestita con due scialuppe allocate sulle piattaforme della struttura a centro nave.
La loro presenza è documentata anche da un filmato girato a bordo dell’aereo imbarcato nella spedizione BANZARE.
Era presente anche una terza scialuppa di forma e dimensioni inferiore a servizio dell’aereo stesso (un Gipsy Moth).
Dalla foto aerea qui sopra riesco a definire con precisione la posizione e la dimensione delle scialuppe poste a centro nave.
Le scialuppe sono in tutto due e coperte da un telo bianco ma nella spedizione BANZARE a cui si riferisce il modello che costruisco erano di colore verde oliva, il classico colore inglese del telo cerato ed impermeabile.
Essendo le scialuppe solo due non conviene avvalersi della tecnica degli stampi ma è preferibile realizzarle a mano, tuttavia devono essere identiche.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate – 518 Costo sostenuto euro – 199,80 Note: 7 Settembre 2019 alle 10:35 #10395Le scialuppe della RRS Discovery
1) La struttura di base dello scafo
Le scialuppe hanno una forma lunga e stretta senza una prua e una poppa distinte ma interscambiabili spostando solamente il timone. In questo modo si poteva navigare tra i ghiacci in modo più sicuro e manovrabile.
La prima intenzione era di costruire lo scafo utilizzando dei blocchetti quadrati di legno di balsa da 2 cm di lato ma purtroppo il mio fornitore non li tiene più e non mi conviene acquisirli su qualche sito internet per via delle elevate spese di spedizione ( da 8 a 12 euro !!! ).
Da buon modellista allora adopero il materiale che ho in casa e per la precisione due listelli di ramino da 1 cm di lato.
Taglio 16 spezzoni della lunghezza di circa 12 cm.
Taglio anche due strisce di carta nera alte 2 cm evidenziate dalle frecce ROSSE.
Queste due strisce di carta saranno FONDAMENTALI in uno step successivo e per questo motivo le evidenzio già ora.
Unisco i listelli a due a due utilizzando della comune colla vinilica.
Li premo in posizione ed aspetto che la colla si sia asciugata.
Questo lavoro serve solo ed esclusivamente per aumentare lo spessore del legno.Spalmo di colla vinilica i due blocchi appena assemblati e…
… li unisco ad altri due ottenendo così quattro spezzoni di legno da 2 cm. di lato. Vedi la freccia ed i cerchietti ROSSI.
NB) Questa prima fase non è necessaria se si riesce a procurarsi dei listelli di queste dimensioni.
Questo che segue è uno step importante!
Nei riquadri A e B si vede il modo con cui cospargo di colla vinilica un lato della striscia di carta nera.
Attacco la striscia su un blocchetto di quattro listelli.
È importante NON creare delle bolle o delle pieghe nella carta.
Cospargo di colla il lato a vista della carta.
Nel riquadro A spalmo la colla con estrema cura evitando zone scoperte.
Nel riquadro B sovrappongo un secondo blocchetto di quattro listelli ed aspetto che la colla si asciughi.NB) la carta nera rappresenta la mezzeria dello scafo della scialuppa.
Con il programma di fotoritocco Gimp allargo, allungo e modifico dei disegni di alcune scialuppe del Cutty Sark per adattarle alle necessita della RRS Discovery.
Faccio attenzione ad incollare la sagoma di carta sulla mezzeria data dalla riga nera visibile.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 3 521 Costo sostenuto euro – 199,80 Note: 8 Settembre 2019 alle 12:45 #10450Le scialuppe della RRS Discovery
2) Come dare la curva longitudinale allo scafo
Una scialuppa presenta molte curve e in questo post illustro come procedere per ottenere un buon risultato.
Avvalendomi della sagoma di carta incollata sui blocchetti di legno inizio a ritagliare l’eccesso in modo da ottenere un parallelepipedo lungo e largo quanto la scialuppa finita.
Su un lato incollo un’altra sagoma di carta della stessa scialuppa ma con una vista laterale.
Inizierò a dare la forma proprio dalla vista laterale asportando il legno eccedente. Vedi la linea ROSSA che delimita la parte inferiore dello scafo.
Taglio con un seghetto i due “triangoli” che eccedono a prua e a poppa. Vedi le frecce ROSSE.
Inizio quindi ad ARROTONDARE la prua e la poppa muovendo il blocchetto di legno su un foglio di carta vetrata a grana media. Il movimento deve essere circolare e si deve prestare attenzione a mantenere parallelo il blocchetto di legno per ottenere una curva uniforme. Vedi la freccia ROSSA.
Alla fine di questo passaggio si incomincia ad intravvedere la curvatura alle estremità delle due imbarcazioni.
Nell’immagine qui sopra le frecce ROSSE mostrano una curva già finita mentre quelle GIALLE presentano ancora degli spigoli da smussare.Dopo aver smussato gli angoli mi preoccupo di uniformare le altezze delle due imbarcazioni.
Capovolgo i due scafi ed utilizzando un raschietto pareggio le altezze delle chiglie.
In questa fase pareggio anche le curvature a prua e a poppa in modo che siano uguali.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 4 525 Costo sostenuto euro – 199,80 Note: 8 Settembre 2019 alle 12:46 #10451Le scialuppe della RRS Discovery
3) Conferire l’angolo di quartabuono alla prua e alla poppa
Il lavoro prosegue realizzando gli angoli di quartabuono a prua e a poppa (che nelle scialuppe della RRS Discovery sono identici).
Come visto in precedenza asporto con un seghetto i triangoli di legno eccedente come ben visibile dalle frecce ROSSE.
Per dare una curva omogenea mi avvalgo della carta vetrata a grana media.
Inizio con l’arrotondare le estremità delle due scialuppe.Devo garantire una curva perfetta che inizi esattamente dal bordo della scialuppa e sia allo stesso tempo uguale per entrambe.
Unisco quindi le due scialuppe e le lavoro assieme arrotondando le estremità. Vedi la freccia curva ROSSA.Alterno questa fase lavorativa a quella precedente fino ad ottenere le curvature di quartabuono desiderate (cioè bombate e non piatte).
Dopo questo step lavorativo le scialuppe si presentano ancora squadrate (vedi frecce ROSSE) ma la poppa e la prua sono ormai già delineate (vedi frecce GIALLE).
Gli angoli di quartabuono delle scialuppe portano via molto tempo perché devono essere precisi.
Nella RRS Discovery in particolare modo perché sono simmetriche.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 4 529 Costo sostenuto euro – 199,80 Note: 8 Settembre 2019 alle 12:46 #10452Le scialuppe della RRS Discovery
4) Fare la curva trasversale allo scafo
Devo ora smussare lo spigolo laterale delle scialuppe fino ad arrotondare i due lati.
In questa fase mi risulta di estrema utilità la linea di carta nera che rappresenta la mezzeria (e dove verrà posizionata la chiglia).
Utilizzo sempre un foglio di carta vetrata a grana media.
La sequenza visibile nell’immagine qui sopra è abbastanza chiara.NB Lo scafo della scialuppa deve rimanere in asse in modo che la carta vetrata non intacchi l’angolo di quartabuono che altrimenti si rovinerebbe.
Qui sopra si può confrontare uno scafo “finito” a sinistra e uno ancora da lavorare a destra.
La freccia GIALLA evidenzia la linea della carta nera che è facile da seguire e garantisce una perfezione assoluta.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 3 532 Costo sostenuto euro – 199,80 Note: 8 Settembre 2019 alle 12:46 #10453Le scialuppe della RRS Discovery
5) Dare l’insellatura allo scafo
Tutti gli scafi, chi più chi meno, hanno una forma a “banana” presentano cioè un’insellatura per cui la prua e la poppa saranno più alte rispetto al centro dello scafo.
Con una lima tonda “scavo” un solco nel centro dello scafo.
Questo solco rappresenta l’altezza che la scialuppa avrà nel suo centro.Nel mio caso si tratta di circa 2 millimetri.
Per conferire alla scialuppa un’insellatura armonica utilizzo un lisciatoio rotondo e lo costruisco appoggiando della carta vetrata (questa volta a grana fine) sopra a un rotolo di nastro di carta.
Nell’immagine qui sopra si vede molto bene l’insellatura e le curvature longitudinali e trasversali conferite alle due scialuppe.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 5 537 Costo sostenuto euro – 199,80 Note: 25 Gennaio 2020 alle 11:11 #10482Le scialuppe della RRS Discovery
6) Separare le due metà dello scafo
… all’inizio di questa sezione dedicata alla struttura delle scialuppe avevo inserito un foglio di carta nera tra i listelli di legno. Questa striscia rappresenta di fatto la mezzeria dello scafo.
Le scialuppe sono due e per evitare di con fondermi le identifico tramite dei segni (uno o due linee diagonali).
Un segno distintivo mi permette di identificate ogni singola scialuppa della RRS Discovery (vedi la freccia ROSSA).
In questo modo una volta separate saranno immediatamente identificabili.La linea nera è costituita da un foglio di carta ed è sufficiente una taglierina ben affilata per separare le due metà di ogni singolo scafo.
Come si vede dall’immagine qui sopra (freccia ROSSA) nella mezzeria si trova ora della carta nera.
Sarà sufficiente passare su una carta abrasiva ed eliminare i residui di carta.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 1 538 Costo sostenuto euro – 199,80 Note:
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