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13 Maggio 2019 alle 11:34 #10151
Incollare la tuga sul ponte
Potrebbe sembrare una cosa banale ma ci sono più insidie di quanto ci si possa spettare da un’operazione così semplice.
Si deve garantire l’ortogonalità della struttura.
- Deve essere centrata sul ponte con un tolleranza minima ( meno di un decimo di millimetro).
- Il tettuccio deve essere alla stessa altezza dal tavolato del ponte.
- Deve essere parallela al ponte. In particolare questa struttura monta due piattaforme laterali dove alloggeranno due scialuppe.
Tutto questo deve avere delle tolleranza assi minime perché l’occhio umano è in grado di notare anche le più minute differenze.
Nella foto qui sopra si nota come per garantire l’esatto posizionamento dell’intero gruppo abbia utilizzato un “traliccio” fatto di Lego.
In particolare questo mi è molto utile per garantire la giusta altezza delle due piattaforme laterali.
NB la freccia ROSSA mostra una “L” di Lego che garantisce la perpendicolarità di due pali di sostegno che utilizzerò in seguito.
In questa foto si può notare il ponte rialzato della RRS Discovery già allestito con tutta o quasi l’attrezzatura.
In questa foto si può notare l’allineamento del parapetto anteriore rispetto allo scafo.
Concludo l’allestimento inculando il tambucio e la piccola tuga di prua.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 2 417 Costo sostenuto euro — 103,00 Note: 13 Maggio 2019 alle 11:34 #10152Il rivestimento delle due piattaforme laterali
Ai lati della tuga principale ci sono due tavolati che sorreggeranno le due scialuppe.
Utilizzo dei listelli di noce da 1 x 2 mm. che dipingo di bianco da un lato (quello inferiore).
Dopo aver tagliato tutti i listelli della stessa misura li incollo sul traliccio e mi assicura che siano allineati (in altezza) con un listello bloccato da un morsetto.
Vuoi approfondire l’argomento?
Utilizzo la cola vinilica e nel complesso questa operazione procede senza particolari intoppi.
Dipingo di bianco la superficie dei listelli.
Siccome il colore bianco per modellismo non è molto coprente adopero una vernice di tipo domestico di quelle che si utilizzano per i muri della casa e una volta asciutta stendo la seconda mano con il colore per modellismo.
Mi garantisco la compatibilità utilizzando tutte e due le vernici di tipo acrilico.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 4 421 Costo sostenuto euro 4,50 107,50 Note: 0,750 Kg di acrilico buona qualità 13 Maggio 2019 alle 13:22 #10175I passa-catene
Nei negozi di modellismo (o più spesso negli e-store su internet) si riescono ad acquistare dei passa-catene in metallo dorato che hanno due o tre misure.
Si tratta di accessori costosi (anche 2 euro ciascuno) grossi e spesso fuori scala.
Molto spesso la forma NON coincide con quanto richiesto dal modellino.Con queste considerazioni e più semplice costruirsele in proprio.
I passa-catene sono indispensabili per aggirare i due capanni a poppa e consentire di manovrare il timone.
Sono formati da una piccola carrucola dal diametro di circa 8 – 10 cm e da una guida di ferro che impedisce alla catena di uscire.
Nell’immagine qui sopra è evidente il percorso che la catena del timone deve seguire.
In totale cono necessarie 4 passa-catene.
Inizio il lavoro ritagliando quattro strisce di carta nera.
Con le forbicine assottiglio la parte intermedia.Le strisce di carta nera sono lunghe circa 5 mm.
Un’estremità viene incollata con la vinilica (freccia ROSSA) avendo l’accortezza di posizionarle in diagonale.Step A: Con un punteruolo buco la carta nera incollata la tavolato del ponte.
Step B: Foro con una punta dal diametro di 0,5 mm.Step C: Incollo nel foro un tondino di legno di noce dal diametro di 0,5 mm. Siccome non è facile reperire dei tondini di legno così sottili questi possono essere sostituiti con altri in ottone o in plastica.
Step D: Appoggio sul tavolato del ponte un listello di scarto da 0,7 mm. di spessore.Questo mi servirà a mantenere un’altezza uguale su tutti e quattro i passa-catene.
Step E: Con un tronchetto APPOGGIATO sul listello recido il tondino di noce.
Step F: Ottengo un’altezza del tondino di noce di soli 0,7 mm.Step G: Stendo la catena nel suo percorso attorno ai capanni di poppa e in corrispondenza dei passa-catene la blocco con una punta di colla ciano acrilica.
Step H: Utilizzo uno spezzone di tondino di noce per creare un anello.
Step I: Con una pinzetta ripiego la strisci a di carta nera e incollo l’estremità sopra al tondino di legno.A colla asciutta estraggo il tondino.
In queste due immagini si possono osservare i passa-catene finiti e dalle dimensioni molto contenute.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 4 425 Costo sostenuto euro 4,50 107,50 Note: 0,750 Kg di acrilico buona qualità 19 Maggio 2019 alle 15:01 #10225Come piegare i listelli con angoli stretti
Ho la necessità di eseguire delle piegature molto strette per realizzare i tralicci che sostengono le sovrastrutture della RRS Discovery.
Questi tralicci devono essere stretti e con una piegatura quasi ad angolo retto.
Se provo a piegare un listello a sezione quartata da 2 x 2 mm con una curvatura di soli 20 mm. mi si spezza sempre (qualunque tecnica utilizzi!).
Ho provato ad utilizzare dei profili in ottone ma questi si deformavano (e… poi non erano in legno.)La prima operazione da fare consiste nel costruire una dima di cartoncino (o carta) che ricalchi fedelmente la forma del traliccio.
La forma e la dimensione sono deducibili dalle fotografie tratte da internet.
La freccia ROSSA mostra appunto detta sagoma che mi permetterà di costruire una dima.PREMESSA:
- Una complicazione è data dal fatto che i tralicci saranno sopraelevati rispetto al vano della caldaia e saranno agganciati ai parapetti destro e sinistro.
- I tralicci ancorati al parapetto saranno in tutto tre più uno agganciato ad un solo parapetto.
- Siccome è molto difficile misurare la larghezza dal parapetto destro a quello sinistro con una tolleranza praticamente nulla decido di semplificare il lavoro realizzando il traliccio in due metà che poi unirò in seguito.
- Inoltre i tre tralicci hanno delle lunghezze differenti (di circa un millimetro) dovute alla curvatura dello scafo.
Con la sagoma di carta realizzo una dima in legno.
I listelli che scelgo per questo lavoro devono essere perfetti, senza nodini, senza svergolature e con le venature perfettamente longitudinali e abbiano il medesimo colore.
Nella figura “A” si vede la sagoma di carta e la dima di legno di compensato da 4 mm.
La dima è ricavata da uno scarto ma è importante che sia alta quanto la dima (o di più ma non di meno) e che sia abbastanza lunga (circa 15 – 20 cm.).Nella figura “B” si vedono dei listelli di legno di noce da 2 mm. di larghezza e 0,5 di spessore.
Per aumentare lo spessore del listello ne incollo tre uno spora all’altro, così da ottenerne 1,5 mm.
Questi devono essere piuttosto lunghi (almeno 20 cm.) per permettere una lavorazione agevole.
Nella figura “C” si vedono alcuni listelli dalla larghezza di 2 mm. (feccia ROSSA) .
La freccia GIALLA mostra come abbia spalmato la colla vinilica su un listello.
La colla deve ricoprire TUTTA la superficie del listello senza lascare nemmeno delle tracce scoperte.Nella figura “D” la freccia BLU mostra i tre listelli incollati uno sull’altro.
A questo punto mi ritrovo tre listelli cosparsi di colla disposti a strato uno sopra all’altro.
NB In questo step lavorativo si deve lavorare con la colla bagnata (non deve asciugarsi).
Con la colla vinilica ancora bagnata appoggio i tre listelli incollati tra di loro sulla dima lasciando sporgere una porzione generosa.
Con del nastro di carta blocco con decisione la parte diritta dei listelli.
La fase successiva è la più critica
Questa è la fase più critica perché devo piegare i tre listelli.
Mentre eseguo la curva il listello esterno percorrere una lunghezza maggiore di quello interno e quindi “scivola” su quello vicino o adiacente.
In pratica i tre listelli si muoveranno gli uni rispetto ali altri ed è per questo motivo che la colla NON DEVE ESSERE ASCIUTTA.
La freccia GIALLA mostra appunto la curvatura che pur essendo molto stretta viene assecondata senza problemi dai listelli che molto sottili (in questo caso da 0,5 mm.).
La freccia ROSSA evidenzia il mastro di carta che blocca il listello in posizione.
Per imprimere la curvatura asciugo velocemente su una fiamma per circa 5 minuti muovendo in continuazione il manufatto per impedire che il legno si annerisca o peggio si bruci.
In questo modo è evaporata solo l’umidità superficiale ma i tre listelli sono tutti ancora intrisi di colla.
Prima di procedere oltre aspetto che la colla si asciughi completamente (almeno 48 ore).
Alla fine ottengo un legno composito (formato da tre strati) con una curva davvero molto ma molto stretta.
Per aumentare lo spessore basta aggiungere altri strati di legno.
La giunzione
Per formare un traliccio ad arco che vada da un parapetto all’altro eseguo nella mezzeria un incastro a tenone lungo circa un terzo.
Dopo le dovute misurazione e correzioni ottengo la lunghezza esatta al decimo di millimetro.
Incollo i due semiarchi ed aspetto che la colla sia asciughi (questa volta solo 24 ore).
Con un lisciatoio pareggio lo spessore del traliccio in modo che sia uniforme.
Muovo il lisciatoio in DIAGONALE avanti ed indietro sia dal alto interno che da quello esterno.
La freccia GIALLA mostra il traliccio.Anche i bordi devono essere rifiniti, il progetto della RRS Discovery prevede una larghezza di 1,5 mm. e non di 2 come invece hanno i listelli che ho incollato.
Sempre con il lisciatoio e sempre in diagonale assottiglio la struttura.
Questa operazione è delicata perché si potrebbe rompere o “piegare” la curvatura visibile dalla freccia GIALLA.
Alla fine di questo lavoro ho ottenuto un listello in robusto legno di noce dalla sezione quadrata da 1,5 mm. di lato che tocca esattamente i due parapetti dove verrà incollato senza problemi.
In questa fotografia si può ammirare la naturalezza di questa piegatura.
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Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 20 445 Costo sostenuto euro 4,50 107,50 Note: 5 ore per un singolo traliccio 19 Maggio 2019 alle 15:16 #10230Rivestire i tralicci.
Nello step precedente il lavoro prosegue lentamente perché devo aspettare due giorni per ogni curvatura e in totale ce ne sono sette, poi devo assemblare i tre tralicci che portano via altri tre giorni per cui alla fine della fiera ho impiegato più di un mese per giungere a questo risultato.
Per fortuna mentre aspettavo (pazientemente) proseguivo su altre zone del veliero.Dopo avere incollato e dipinto di bianco i quattro tralicci (tre interi più uno solo a metà) li rivesto con i listelli di legno di noce da 1 x 2 mm. già dipinti di bianco nella parte inferiore.
TRUCCO:
Per garantire un allineamento perfetto sui due lati mi creo con i soliti mattoncini di Lego un distanziatore che posiziono nella parte centrale della struttura.
Questo trucco permette di evitare svergolature o di perdere l’allineamento degli ultimi listelli che andranno incollati sulla curvatura dei tralicci.In questa foto si vede come per fissare i listelli al traliccio debba utilizzare dei morsetti.
Alla fine rivesto anche la parte centrale del tavolato.
Alla fine dipingo di bianco anche la parte superiore di questo traliccio.
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Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 12 457 Costo sostenuto euro 4,50 107,50 Note: 5 ore per un singolo traliccio 27 Maggio 2019 alle 14:22 #10262Come disporre le sovrastrutture allineate in cerchio
Può capitare a volte che alcuni elementi delle sovrastrutture o attrezzature del ponte debbano essere collocate secondo degli schemi geometrici ben precisi quali il quartato, il rettangolo, l’esagono o l’ottagono.
In questo caso la RRS Discovery ha molte attrezzature sul ponte del castelletto di prua e in particolare al centro (attorno all’argano verticale) sono disposte due prese d’aria e quattro oblò che devono essere tutti equidistanti dall’argano stesso; in pratica sono collocati a forma di esagono.
Dalle osservazioni delle fotografie si deducono gli elementi e la disposizione degli stessi nonché la disposizione sul ponte e le distanze dalla mezzeria e dai parapetti.
Per allineare sei elementi disposti in cerchio rispetto al vertice si potrebbe utilizzare un compasso per disegnare un cerchio e poi sempre con lo stesso segnare i vertici.
(Come ci hanno insegnato a scuola).MA…. questo sistema presenta diverse criticità:
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- Il cerchio disegnato con la matita dovrà essere cancellato con la gomma con il rischio di “grattare” il tavolato del ponte ed asportare il mordente.
- Usando il compasso non è semplice identificare con una precisione assoluta la posizione del primo vertice e di conseguenza l’esagono non sarà in asse con lo scafo.
- Per avere un’idea dell’insieme è necessario disegnare prima l’esagono sul ponte con il rischio che sia troppo piccolo o troppo grande o peggio ancora fuori asse (e in ogni caso dovrà essere cancellato!)
Un’alternativa valida consiste nel stampare su un foglio di carta un esagono (creato con gimp o con un altro programma di grafica) ritagliare la sagoma e posizionarla sul piano del ponte e valutare come si presenta.
Ovviamente è semplice ed immediato ingrandire o rimpicciolire l’esagono fino ad ottenere la dimensione desiderata.
In questo caso i sei lati dell’esagono deve essere uguali alla larghezza delle tavole centrali (i “King Planks”).Al centro dell’esagono andrà incollato l’argano per cui blocco l’esagono di carta con una MICROSCOPICA punta di colla vinilica al centro.
Ai vertici dell’esagono incollo sei tondini di carta nera che simulano l’anello della calafatura che impedisce all’acqua di penetrare nello spazio tra gli oblò e il tavolato del ponte.
Sopra ai tondini di carta nera incollo quattro oblò (evidenziati dalle frecce ROSSE).
Sui due tondini anteriori di carta nera incollo due prese d’aria rivolte verso la prua.
Anche queste sono evidenziati dalle frecce ROSSE.Quando gli elementi si sono bene incollati tolgo l’esagono di carta che ricordo essere incollato solo al centro.
Dopo questo step sul ponte rimane un alone di colla vinilica evidenziato dal cerchio ROSSO.
Se questa zona del ponte dovesse rimanere libera sarebbe stato sufficiente proteggerla con un pezzettino di carta da carrozziere ed incollare l’esagono sopra ad essa.
Incollo l’argano esattamente al centro.
NB) Nonostante ci siano due tipi di sovrastrutture dalle dimensioni diverse (oblò e prese d’aria) questo sistema garantisce un perfetto allineamento e posizionamento.
In questa vista aerea si nota l’esatta disposizione delle strutture.
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Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 2 459 Costo sostenuto euro – 107,50 Note: 27 Maggio 2019 alle 14:57 #10275I candelieri di prua della RRS Discovery
Negli step lavorativi del rivestimento dello scafo del primo e del secondo fasciame ho mantenuto nella zona della prua un’altezza generosa (di circa 3 mm. in più di quanto mi fosse necessario).
Il trincarino del ponte del castello di prua della RRS Discovery rimane quasi a filo delle mura fino all’estremità della prua dove sono presenti le ancore. Da questa zona e fino alla punta della prua il rivestimento delle fiancate si alza a formare un rinforzo. (Vedi il segno ROSSO).
Il primo lavoro consiste nel rivestire il tavolato del ponte con DUE strati di carta da carrozziere in modo da proteggerlo.
Con il solito lisciatoio pareggio i bordi dello scafo fino a quasi toccare il primo strato di nastro di carta.
Questa operazione non è difficile ma si deve prestare attenzione a non creare degli scalini o delle irregolarità lungo il bordo superiore.Termino l’abbassamento del parapetto in prossimità della prua laddove le murate iniziano ad alzarsi.
Le fiancate della prua sono molto più in alto rispetto al ponte ed allora devo aggiungere due spezzoni di legno per aumentare l’altezza.
La freccia ROSSA evidenzia un dettaglio difficile da cogliere dalla fotografia ossia che anche la punta NON è diritta ma segue una curvatura che seppur leggera è presente e deve essere mantenuta.
Incollo per primo un listello più largo che arrotondo all’interno ma lascio sbordare all’esterno.
Sopra a questo incollo un listello di tiglio a sezione quadrata da 3 x 3 mm. che ho precedentemente curvato a mano.Aggiungo altri elementi (frecce GIALLE) per le murate con un’altezza intermedia.
La freccia ROSSA mastra come dal listello dello step precedente sia stata creata una gola per far passare le gomene.
Le dimensioni e le posizioni di questi elementi aggiuntivi sono dedotte dalle fotografie tratte da internet.
I candelieri di prua
Su tutto il perimetro del castello di prua troviamo dei candelieri a tre fori con dei tubi passanti che formano una ringhiera.
Ho acquistato dei candelieri a tre fori alti 20 mm. che rapportati alla scala di 1:72 rappresentano nella realtà un parapetto alto circa un metro e mezzo che è una misura verosimile per una spedizione antartica.Dalle fotografie scattate a Dundee in Scozia dove è ormeggiata la RRS Discovery ho notato che i candelieri sono posizionati in modo molto casuale e con distanze tra gli stessi molto irregolari ma… mi prendo una “licenza poetica” e rendo tali distanze regolari.
Definisco con un compasso le posizioni dove forare il parapetto.
Il foro è poco più stretto del candeliere in modo che entri e rimanga fermo con la sola pressione ma al contempo non rompa o fessuri il legno del parapetto.
Ad ogni modo cospargo di colla Attak la punta del candeliere e la infilo a pressione.
Per garantirmi l’allineamento dei passamani infilo uno spezzone di filo di acciaio armonico nel foro superiore del candeliere. (Vedi freccia ROSSA).Ruoto il candeliere fintanto che il filo di acciaio non è parallelo al parapetto. (Vedi freccia ROSSA).
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 10 469 Costo sostenuto euro 63,80 171,30 Note: 26 euro per 26 candelieri
7,80 euro per 2 ancore a 3,90 ciascuna
30 euro per gli oblò e minuteria varia degli step precedenti.28 Maggio 2019 alle 12:05 #10297Il foro del bompresso
L’albero di bompresso sporge dalla prua con una inclinazione generalmente compresa tra i 20 ed i 35 gradi.
La difficoltà consiste nel forare la punta della prua con l’inclinazione corretta.
Se eseguo il foro a mano libera rischio seriamente di ottenere un angolo leggermente diverso da quanto richiesto dal modellino che costruisco; inoltre il foro deve rimanere anche in linea con la mezzeria dello scafo altrimenti il bompresso verrà posizionato fuori asse.
Osservando o i piani di costruzione (che io non ho !!!) oppure le fotografie reperite su internet è relativamente semplice e facile ricavare l’angolo di attacco e segnare su un foglio di carta quadrettata (o millimetrata) la relativa retta.
La difficoltà consiste nel ricavare un supporto o una dima che mantenga detto angolo.
Nell’immagine qui sopra si possono notare come le due frecce ROSSE (una relativa alla linea dell’angolo di attacco e l’altra alla matita) risputino parallele.
Per ottenere ciò averi potuto ritagliare da una tavoletta di compensato da 5 mm di spessore la suddetta sagoma oppure ingegnarsi e costruirla in modo alternativo.
In casa ho moltissimi mattoncini di Lego con i quali ormai in miei figli non ci giocano più e quindi ho deciso di adoperarli assemblando una struttura con una matita (a costo zero).
Dopo avere ottenuto e garantito l’angolo corretto devo anche garantire l’altezza esatta.
Per fare ciò ho alzato la base con la matita utilizzando altri componenti di Lego. (freccia ROSSA in basso).
Appoggio quindi il minitrapano sulla matita ed avvicino o allontano il tutto fino a fare toccare la punta del trapano sulla prua della RRS Discovery. (Vedi la freccia ROSSA doppia in centro).Il segno GIALLO evidenzia il corretto angolo per forare ed inserire il bompresso.
Questa seconda immagine evidenzia molto bene il concetto espresso.
NB quando si esegue il foro si deve mantenere FERMA la struttura di sostegno e muovere in avanti solo il minitrapano.
Con questa piccola accortezza si riesce ad eseguire un foro con la corretta angolazione .
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 1 470 Costo sostenuto euro – 171,30 Note: 2 Giugno 2019 alle 13:43 #10325I decori delle serpi di prua
Le serpi di prua sono delle decorazioni collocate nella parte anteriore della nave e non hanno nessuna utilità pratica ma solo decorativa.
I decori sono spesso intagliati nel legno e dipinti sul rilievo in bianco o in oro in modo che risaltino sullo sfondo che è generalmente nero.
Sono anche piuttosto ricchi di dettagli, fregi ed elementi particolarmente complessi.
Considerando la scala minuta del modellino tipicamente compresa tra la 1:50 e la 1:100 risulta impossibile ricostruirli intagliando un listello di legno a meno che non possieda delle notevoli doti da scultore (ma non è il mio caso).
Nei negozi si possono acquistare solo per alcune navi (es. Victory, Bounty, ..) e solo in una o due scale di costruzione che corrispondono ai modelli a catalogo.
L’unica opzione percorribile consiste nel costruirseli da soli.
Fortunatamente al giorno d’oggi è facile trovare su internet delle fotografie molto accurate dei suddetti decori.
Queste vengono importate in un programma di grafica (come Gimp per esempio) dove vengono elaborate fino a raggiungere un’immagine bitmap (in banco e nero) .
Riprodurre i decori
metodo semplice (La stampa)
Il modo più semplice consiste nel stampare l’immagine, ritagliarla ed incollarla sulle serpi di prua.
L’unica accortezza consiste nel proteggere l’inchiostro e/o il toner della stampa, per il resto l’effetto sarà simile ad una decalcomania.Nella foto qui sopra si vede bene la stampa (di prova) delle decorazione delle serpi di prua.
NB si vedono anche altri elementi come la scritta “Discovery”, gli ovali per il passaggio delle gomene e i tre anellini per le manovre delle vele maggiori.
Riprodurre i decori
metodo elegante (Il timbro)
Un metodo decisamente più elegante consiste nel ricreare anche lo spessore del decoro che può variare tra gli 0,2 e 1 mm. che corrispondono (nella scala 1:72 rispettivamente ad un intaglio profondo 1,5 e 7 cm.)
Io decido (dopo diverse osservazioni) di ricavare uno spessore di 0,5 mm.
L’immagine precedente mostra un rettangolo nero con le scritte e i disegni in bianco.
Quella immagine (a 600 DPI) mi serve per realizzare un timbro in silicone.
La porto in un centro di stampa e mi limito a ritiralo il giorno dopo.NB) Quando si ordina il timbro si deve specificare che le scritte debbano essere leggibili sul silicone del timbro e non quando verrebbero timbrate” sulla carta.
Con il silicone del timbro mi ricavo uno stampo (sempre in silicone) nel quale verso la resina ed ottengo una copia del timbro.
Questa copia è di resina rigida che posso dipingere e modificare come voglio e mi consente di ricavare tutti gli elementi.
Nel caso qualcosa andasse storto mi basta rifare la colata e ricominciare daccapo.
Il silicone del timbro che ho acquistato invece non si presta facilmente ad essere dipinto e rimane sempre elastico.
Nell’immagine qui sopra ho utilizzato una resina nerastra dove i decori andrebbero dipinti di bianco, ma… ovviamente ci sono tanti minuti particolari che non è semplice dipingere del colore bianco perché è uno dei meno coprenti e mi costringerebbe a passare almeno cinque o sei mani.
La soluzione consiste nell’utilizzare della resina bianca.
Anche la resina bianca (o questa marca) è bi-componente da mescolarsi in parti uguali.
Rispetto alle altre resine di colaggio che ho adoperato in passato questa deve essere mescolata MOLTO ma MOOOLTO bene e a lungo anche un quarto d’ora grattando il fondo con l’apposito cucchiaino.
Alla fine l’impasto si presenta color avorio viscoso e denso.
Dopo il colaggio l’impasto è diventato quasi bianco, ovviamente si è anche irrigidito.
Il tempo di “essicazione” è più lungo rispetto alle altre resine e nonostante avessi eseguito un colaggio molto sottile ha impiegato più di 24 ore a catalizzarsi del tutto.
Lo step successivo consiste nel dipingere l’intero stampo con del colore nero acrilico ed aspettare che si asciughi.
Strofino sullo stampo un pezzo di carta abrasiva all’acqua di grana 800.
Si tratta della stressa carta abrasiva utilizzata dai carrozzieri, si bagna la superficie e si gratta DOLCEMENTE per asportare solo lo strato superficie della vernice nera.
Alla fine, gratta- gratta sono emersi tutti i più minuti dettagli dello stampo.
Sarà sufficiente ritagliare ed incollare lo stampo sulle serpi di prua.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 26 496 Costo sostenuto euro 28,5 199,80 Note:Stampo in tipografia euro 15,00 Resina bianca euro 13,50
Fotoritocco Gimp ore 10, Prove tecniche ore 10, Lavoro ore6
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