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  • #9606

    arinf
    Moderatore

    IL TIMONE DI POPPA

    La costruzione delle due “femminelle” (della pala del timone)

    La femminella è rappresentato da un anello ferroso alto circa 10 cm nel quale passerà l’agugliotto cioè il perno. Questa sarà solidale alla pala del timone.

    Con una striscia di carta simulo la femminella.

    Con una striscia di carta simulo la femminella.

    Segno con una matita l’inizio della ferramenta.

    Ritaglio una striscia di carta da fotocopiatrice della larghezza esatta (dedotta dalle immagini storiche) e la incollo sullo stuzzicadenti .

    Utilizzo la colla vinilica.

     

    Avviluppo la striscia di carta ed ingrosso la femminella.

    Avviluppo la striscia di carta ed ingrosso la femminella.

    Quando la colla ha fatto presa, bastano 10 o 15 minuti, cospargo di colla vinilica il lato interno della striscia di carta ed inizio ad avvilupparla sullo stuzzicadenti fintanto da raggiungere lo spessore desiderato.

    La freccia ROSSA mostra appunto di quanto abbia ingrossato l’anello della femminella.

     

    Incollo in posizione l’agugliotto del timone con le due femminelle.

    Incollo in posizione l’agugliotto del timone con le due femminelle.

    In modo analogo avviluppo una seconda striscia di carta in modo da ricavare la seconda femminella.

    Questa sarà solidale alla chiglia dello scafo.

    Dalla foto storica deduca che la femminella del timone è più stretta di quella della chiglia che dovrà reggere tutto il peso. Di conseguenza anche gli spessori saranno diversi.

    È molto facile ottenere lo spessore desiderato perché è sufficiente aumentare o ridurre il numero di giri della striscia di carta.

    Alla fine ritaglio la carta in eccesso ed aspetto che la colla si asciughi completamente.

     

    La ferramenta (della pala del timone)

     

    Parte alta della linguetta del timone della RRS Discovery tratta da Internet (tutti i diritti appartengono al proprietario della foto).

    Parte alta della linguetta del timone della RRS Discovery tratta da Internet (tutti i diritti appartengono al proprietario della foto).

    Il dettaglio della foto storica mi servirà per ricostruire le linguette della ferramente della pala.

     

    La prima linguetta più spessa della ferramenta della pala del timone.

    La prima linguetta più spessa della ferramenta della pala del timone.

    Le linguette sono due.

    Una prima è attaccata direttamente sul timone ed è più larga. La realizzo con una striscia di carta di maggiore larghezza.
    Per garantire un perfetto allineamento mi sono costruito un semplice ma efficace squadretto.

     

    La prima linguetta è tagliata a lunghezza ed incollata sulla pala del timone.

    La prima linguetta è tagliata a lunghezza ed incollata sulla pala del timone.

    La lunghezza di questa lastra di ferro è dedotta dalla prima immagine e raggiunge circa i tre quinti della larghezza della pala.
    Ovviamente una seconda lastra andrà collocata sull’altro lato del timone.

     

    Incollo la seconda linguetta che è anche più sottile.

    Incollo la seconda linguetta che è anche più sottile.

    Ora incollo una striscia di carta più sottile e realizzo così la prima linguetta completa.

     

    #9614

    arinf
    Moderatore

    IL TIMONE DI POPPA

    Come incollare il timone sullo scafo

    Prova inserimento timone sullo scafo della RRS Discovery.

    Prova inserimento timone sullo scafo della RRS Discovery.

    In questa immagine si vede il timone collocato nella sua posizione definitiva, per il momento non lo incollo ancora.

    Si tratta di un controllo intermedio utile per verificare le proporzioni della ferramenta.

    La freccia ROSSA mostra un altro rinforzo realizzato anche’esso con la comune carta da fotocopiatrice.

    È un’operazione tanto banale quanto insidiosa.

     

    Con un foglio di carta mantengo la distanza esatta del timone dal diritto di poppa.

    Con un foglio di carta mantengo la distanza esatta del timone dal diritto di poppa.

    La pala del timone entra nel foro di passaggio rettangolare ed è incollata solo sull’estremità con la vinavil.

    Devo garantire che durante la fase di asciugatura rimanga perfettamente in ASSE perché anche uno scostamento di un decimo di millimetro sarà visibile e rovinerà l’estetica dello scafo.

    La faccenda si complica notevolmente perché il timone NON deve toccare il diritto di poppa ma deve rimanere distaccato di circa due decimi di millimetro.

    A metà timone inserisco (SENZA INCOLLARE OVVIAMENTE) uno scarto di carta nera che funge da distanziatore. (vedi freccia GIALLA).

     

    L’agugliotto è fissato in posizione da una struttura complessa.

    L’agugliotto è fissato in posizione da una struttura complessa.

    Nella parte inferiore del timone incollo il perno dello stuzzicadenti con due profili di legno.

    Prima un semicerchio (freccia ROSSA) e subito dopo Un triangolo con il lato obliquo arcuato (freccia).
    Utilizzo listelli di legno molto sottili ( 0,5 mm) e adopero la colla ciano acrilica che garantisce una presa istantanea.
    In questo modo garantisco il perfetto allineamento dell’asse di rotazione della pala del timone.

    PS) Per sicurezza non rimuovo il distanziatore di carta inserito a metà della pala.

     

    #9615

    arinf
    Moderatore

    IL TIMONE DI POPPA

    La costruzione della “femminella” (del diritto di poppa)

    Parte alta della linguetta che avvolge la femminella del timone della RRS Discovery tratta da Internet (tutti i diritti appartengono al proprietario della foto).

    Parte alta della linguetta che avvolge la femminella del timone della RRS Discovery tratta da Internet (tutti i diritti appartengono al proprietario della foto).

    Da questa immagine si vede come la sagoma della ferramenta attaccata al diritto di poppa sia molto complessa; anche in questo caso devo prima scomporre la struttura in elementi più semplici e facili da costruire.

    La parte terminale (evidenziata dalla freccia ROSSA) e il grosso anello (freccia GIALLA) sono già stati realizzati negli step precedenti e mi rimane da completare solo la struttura esterna.

     

    Eseguo dei fori rotondi per ricavare dei quarti di cerchio.

    Eseguo dei fori rotondi per ricavare dei quarti di cerchio.

    Il primo passaggio prevede la realizzazione del quarto di cerchio che unisce l’anello della femminella al diritto di poppa.

    Prendo della carta nera, la stessa utilizzata per la calafatura del ponte, perché ha uno spessore maggiore rispetto alla carta per fotocopie.

    Con un punzone eseguo dei fori rotondi. Dopo alcune prove trovo il diametro appropriato.

     

    Con un cutter elimino la parte che non mi serve.

    Con un cutter elimino la parte che non mi serve.

    Elimino con una taglierina la parte in eccesso.

     

    La ferramenta è stata ritagliata da un foglio di carta nera.

    La ferramenta è stata ritagliata da un foglio di carta nera.

    Anche il lato a contatto con il fasciame dello scafo presenta una curva.
    La disegno sul foglio di carta e la ritaglio con una forbicina con le lame ricurve.
    Per evitare spigoli vivi e irregolarità nella curva eseguo il taglio in un’unica passata.

     

    La ferramenta della linguetta del diritto di poppa è incollata sullo scafo.

    La ferramenta della linguetta del diritto di poppa è incollata sullo scafo.

    Infine lo incollo prima sul diritto di poppa e solo dopo che la colla si è asciugata anche sull’anello di carta (BIANCA) realizzato in uno step precedente.

    La freccia BLU mostra che lo spessore di carta è ancora presente in questa fase lavorativa.

    La freccia ROSSA mostra il lembo che andrà tagliato a misura e si unirà alla femminella realizzando così un unico corpo della ferramenta.

     

    #9616

    arinf
    Moderatore

    IL TIMONE DI POPPA

    Dettagli aggiuntivi

     

    In questa fase realizzo anche i dettagli della zona dell’elica.

    Dettaglio dei rinforzi dell’elica della RRS Discovery tratta da Internet (tutti i diritti appartengono al proprietario della foto).

    Dettaglio dei rinforzi dell’elica della RRS Discovery tratta da Internet (tutti i diritti appartengono al proprietario della foto).

    Anche qui si deve fare affidamento sulle foto che si reperiscono si Internet.

    Dalla foto qui sopra si vede benissimo gli elementi aggiuntivi in legno ancorati alla scafo tramite rinforzi verticali di ferro e barre metalliche.

     

    Aggiungo i dettagli mancanti alla struttura del porta elica e del timone della RRS Discovery.

    Aggiungo i dettagli mancanti alla struttura del porta elica e del timone della RRS Discovery.

    Le frecce ROSSE mostrano gli elementi da aggiungere al modellino della RRS Discovery.

    Quando ho terminato di allestire tutta la ferramenta realizzata con della comune carta la devo rinforzare e sigillare passandoci sopra della colla ciano-acrilica.

    Appoggio una goccia di colla su una superficie plastica di scarto (come un piattino da picnic) e con la punta di uno stuzzicadenti la spalmo sulla superficie esterna della carta. La colla ciano acrilica penetra lentamente nelle fibre della carta formando sulla superficie uno strato duro resistente ed impermeabile.

    In questo modo potrò trattare la ferramenta senza corre il rischio che si formino dei pilucchi o che la superficie si increspi.

     

    Utilizzo il gambo dei golfari per simulare i rivetti.

    Utilizzo il gambo dei golfari per simulare i rivetti.

    Per simular la chiodatura eseguo tutta una serie di fori dove inserire a pressione il gambo di un golfare.
    Per sicurezza intingo il gambo nella colla ciano acrilica.

     

    Altra angolazione dei gambi dei golfari usati per simulare i rivetti.

    Altra angolazione dei gambi dei golfari usati per simulare i rivetti.

    In questa foto si vede da un’altra angolazione l’elevato numero di chiodini da simulare.

     

    La poppa con il timone, l’elica e la relativa ferramenta già colorata.

    La poppa con il timone, l’elica e la relativa ferramenta già colorata.

    Da questa immagine si vede l’effetto finale ottenuto con:

    1. secondo strato di listelli non carteggiato a specchio come invece va fatto se il modello rimane con il legno al naturale.
    2. colore eseguito a pennello in diversi passaggio e con l’uso di inchiostri, se avessi usato l’aerografo il colora sarebbe stato molto più uniforme.
    3. lo spessore dei rivetti è di mezzo millimetro in modo che la trama emerga dallo scafo soprattutto perché vengono evidenziate dalle ombre.
    4. si vede anche l’elica che tratterò nel prossimo step.

    In questa foto ho utilizzato il flash della macchina fotografica ed ho eseguito lo scattato da una distanza di circa 10 cm con l’effetto macro.
    Ad occhio nudo e in condizioni normali l’effetto è meno rimarcato.

     

    La prua con le lastre del rompighiaccio e del rinforzo antisfregamento dell’ancora.

    La prua con le lastre del rompighiaccio e del rinforzo antisfregamento dell’ancora.

    Completo la carrellata con la foto della prua.

    La freccia ROSSA mostra il rinforzo antisfregamento dell’ancora realizzato con la carta nera.

    La freccia GIALLA mostra come sia visibile la linea incisa con il cutter per separare le singole lastre di ferro del rompighiaccio realizzato invece con dei fogli di plastica della Evergreen

     


    Diario di bordo

    Per questo lavoro In totale
    Ore lavoro impiegate 10 + 30 (vedi nota) 260
    Costo sostenuto euro 5,50 84,60
    Note: aggiungo 30 ore utilizzate nelle fasi precedenti che non sono state documentate.

     

    #9651

    arinf
    Moderatore

    Costruire l’elica della RRS Discovery

    Il veliero di esplorazione antartica RRS Discovery disponeva di una propulsione aggiuntiva costituita da una caldaia a carbone che faceva ruotare un elica a due pale.

    L’elica è stata progettata per essere facilmente estratta dalla sua sede per prevenire possibili danneggiamenti durante le soste nei mari ghiacciati.

     

    Dalle foto reperibili si può dedurre molto bene sia la forma sia il tipo di ancoraggio.

    La foto qui sopra mostra appunto l’elica della RRS Discovery e il tipo di aggancio.

    La foto qui sopra mostra appunto l’elica della RRS Discovery e il tipo di aggancio.

    Dalla fotografia qui sopra si possono ricavare tutti i dettagli necessari per riprodurla in ogni minimo particolare.

    L’albero dell’elica forma un bulbo sferico leggermente allungato (come un uovo).
    Sono presenti dei “tappi” rotondi sulla superficie vicino alle due pale.

     

    La costruzione del bulbo dell’elica

    Nella prima fase lavorativa mi occupo di costruire il bulbo sferico.

    Arrotondo un legnetto di balsa per ottenere un cilindro dal diametro esatto.

    Arrotondo un legnetto di balsa per ottenere un cilindro dal diametro esatto.

    Considerato che il bulbo assume una forma ad “uovo” decido di costruirlo partendo da un blocchetto di legno di balsa e lo arrotondo fintanto che la dimensione corrisponde.

     

    Eseguo dei controlli visivi per verificare il diametro del mozzo dell’elica.

    Eseguo dei controlli visivi per verificare il diametro del mozzo dell’elica.

    Eseguo alcune verifiche intermedie ma alla fine la balsa è facile da lavorare e non presenta particolari difficoltà.

     

    Verifico che il cilindro sia corretto e delle giuste dimensioni

    Verifico che il cilindro sia corretto e delle giuste dimensioni

    La freccia ROSSA mostra il legno di balsa arrotondato che ha assunto la forma cilindrica; per ottenere il diametro corretto mi avvalgo di una verifica visuale direttamente sullo scafo del modellino in costruzione.

     

    Ricavo il bulbo oblungo del bulbo dell’elica della RRS Discovery.

    Ricavo il bulbo oblungo del bulbo dell’elica della RRS Discovery.

    La fase successiva consiste nel ricavare dal tondino di balsa il bulbo sferico a forma di uovo.
    Purtroppo questa foto è sfocata ma rende comunque bene l’idea dello step lavorativo.

     

    La costruzione delle pale dell’elica

    Per costruire le pale dell’elica disegno una sagoma su un foglio di plastica della Evergreen da 0,25 mm di spessore.

    Le pale dell’elica della RRS Discovery sono realizzate con della plastica della Evergreen.

    Le pale dell’elica della RRS Discovery sono realizzate con della plastica della Evergreen.

    Ricavo due elementi che devono essere perfettamente identici. Le frecce BLU mostrano l’attacco delle pale sul bulbo mentre quelle ROSSE la parte finale.

     

    Con il nastro di carta faccio aderire le pale al tondino di legno.

    Con il nastro di carta faccio aderire le pale al tondino di legno.

    Le pale devono essere arrotondate ma il foglio di plastica è rigido e non e possibile mantenere curvo un pezzo così delicato solo usando una tecnica meccanica.

    Decido allora di conferire la forma in modo definitivo utilizzando il calore.

    Le blocco con del nastro di carta su un tondino di legno di noce dal diametro di 10 mm. che è più largo di quello del bulbo sul quale verranno fissate.
    In questo modo la curva che conferirò alle pale risulterà essere più morbida.

     

    L’acqua bollente ammorbidisce la plastica che ora assume spontaneamente la forma cilindrica.

    L’acqua bollente ammorbidisce la plastica che ora assume spontaneamente la forma cilindrica.

    Faccio bollire dell’acqua in un pentolino, spengo il fuoco così che la temperatura scenda sotto i 100 gradi ed immergo lo spezzone di legno per circa 10 secondi. L’alta temperatura (ormai abbassatasi a 90 0 95 gradi) ammorbidisce la plastica che assume “spontaneamente” la forma cilindrica impressa dal tondino di legno.

     

    L’acqua ghiacciata fissa in modo stabile e durevole la forma arrotondata delle pale dell’elica.

    L’acqua ghiacciata fissa in modo stabile e durevole la forma arrotondata delle pale dell’elica.

    Subito dopo lo immergo in acqua fredda (di frigorifero) per altri 10 secondi.
    Lo sbalzo termico così repentino irrigidisce e fissa la plastica nella sua nuova forma.

     

    Le pale dell’elica hanno assunto ora una forma arcuata.

    Le pale dell’elica hanno assunto ora una forma arcuata.

    Da questa immagine si vede benissimo la forma curva assunta da una pala dell’elica. Vedi la freccia ROSSA.

     

    Assemblo il bulbo e le pale dell’elica assieme ad altri componenti minori ed ottengo il gruppo propulsione completo.

    Assemblo il bulbo e le pale dell’elica assieme ad altri componenti minori ed ottengo il gruppo propulsione completo.

    Con una taglierina incido la sfera di balsa ed inserisco le due pale.
    Ad un’estremità incollo un oblò da 3 mm capovolto in modo che simuli l’attacco verso lo scafo. Vedi la freccia BLU.

     

    I dettagli aggiunti al gruppo dell’elica assicurano un realismo notevole.

    I dettagli aggiunti al gruppo dell’elica assicurano un realismo notevole.

    La freccia ROSSA mostra un piatto rotondo attaccato sul bulbo dell’elica.

    Non so se si tratta di un coperchio per permettere una visione dell’interno del bulbo che presumo fosse vuoto oppure se si tratta di un contrappeso per permettere di bilanciare tutto il gruppo.

     

    Il colore ore dell’elica è dato con un pennarello indelebile.

    Il colore ore dell’elica è dato con un pennarello indelebile.

    Il bulbo di balsa è stato spennellato con abbondante colla aliphatica che ha permesso di chiudere i pori del legno e potere carteggiare perfettamente la superficie.

    Per la cronaca questo passaggio è stato più impegnativo del previsto ed ho dovuto ripeterlo alcune volte prima di ottenere una superficie perfettamente liscia.

    Per dipingere il gruppo dell’elica ho dapprima dato una mano di primer a spruzzo e successivamente ho applicato del colore oro con un pennarello.

     

    Posizionare l’elica

    Nel foro dell’elica a poppa devo creare una scanalatura per accogliere l’innesto dell’elica.

    Si tratta di una modifica semplice da eseguire.

    Si rendono necessarie delle piccole modifiche per agganciare l’elica.

    Si rendono necessarie delle piccole modifiche per agganciare l’elica.

    Una volta che ho collocato l’elica nella posizione definitiva ho aggiunto gli altri elementi mancanti.

     

    Sul modellino della RRS Discovery viene ora montato il gruppo propulsione dell’elica.

    Sul modellino della RRS Discovery viene ora montato il gruppo propulsione dell’elica.

    Le frecce BLU mostrano appunto questi elementi che ho aggiunto dopo avere incollato l’elica.

    NB l’elica NON può ruotare ed è fissata in posizione perfettamente verticale.

     

     


     

    Diario di bordo

    Per questo lavoro In totale
    Ore lavoro impiegate 16 276
    Costo sostenuto euro 5,50 84,60
    Note:

     

    #9683

    arinf
    Moderatore

    Osservazioni sulla costruzione della poppa

     

    Nei post inerenti al rivestimento della poppa ho fatto notare come la losca del timone fosse molto ampia, si tratta infatti di un foro rettangolare tanto grande da permettere il passaggio del timone.

    La RRS Discovery delle spedizioni antartiche ha una losca di forma rettangolare.

    La RRS Discovery delle spedizioni antartiche ha una losca di forma rettangolare.

    Il foro è ben visibile osservando lo scafo dal basso, ma… cosa troviamo sul ponte di coperta?

    La poppa della RRS Discovery è allestita con due cabine e diversi carabottini.

    La poppa della RRS Discovery è allestita con due cabine e diversi carabottini.

    Osservando le varie foto reperibili su internet (tra l’altro sono molto simili come inquadratura e soggetto ritratto) non si nota nessun foro ma due cabine ed una serie di carabottini e strutture di basso profilo che circondano l’area della poppa attorno al timone.

    Ho scovato un video che spiega bene la loro funzione.

    (vuoi vederlo?)

    Canale di ispezione dell’elica

    La struttura ottagonale permette di ispezionare ed estrarre l’elica.

    La struttura ottagonale permette di ispezionare ed estrarre l’elica.

    Tra le due cabine c’è una struttura alta circa mezzo metro dalla forma ottagonale chiusa in alto da un paiolato.

    Dai fori del carabottino ottagonale si vede la struttura sferica dell’elica.

    Dai fori del carabottino ottagonale si vede la struttura sferica dell’elica.

    Osservando attraverso i fori si vede niente popò di meno che l’elica.

    Si tratta di un passaggio dalla forma ottagonale che consentiva all’equipaggio di rimuovere il bulbo con le due pale ed issarlo al di sopra del livello del mare.

    Sulla lama del fondo si possono vedere dei fori che molto probabilmente consentivano di avvitare un tappo ed impedire che l’acqua mossa dall’elica salisse dentro il condotto riversandosi sul ponte di coperta.

     

    La caldaia a vapore necessitava di una notevole quantità di combustibile (carbone) e garantiva una limitata autonomia che le permetteva di manovrare solo per poche miglia. In mare aperto utilizzava le vele e l’elica veniva sollevata dall’acqua per preservarne l’integrità.

     

    Canale di ispezione del timone

    Sul ponte della RRS Discovery si vede la barra del timone sopra un carabottino lungo e stretto.

    Sul ponte della RRS Discovery si vede la barra del timone sopra un carabottino lungo e stretto.

    Osservando questa fotografia si nota la lunga barra del timone con le due catene all’estremità che le permettono di ruotare sul proprio asse.
    Sotto alla barra si vede un carabottino lungo e stretto (più due scivoli ai lati che impedisce alle maglie della catena di rovinare il bordo del carabottino).

     

    Dai fori del carabottino si vede la pala del timone.

    Dai fori del carabottino si vede la pala del timone.

    Osservando attraverso i fori si vede benissimo la pala del timone.
    Anche il timone poteva essere sollevato ed estratto dal mare probabilmente quando la nave fosse rimasta intrappolata nei ghiacci dell’Antartide.

    #9741

    arinf
    Moderatore

    LA CALDAIA A VAPORE

    La documentazione disponibile

     

    La RRS Discovery è un veliero che possiede una propulsione ausiliaria a vapore.
    La sala macchine (chiamiamola così) è collocata all’interno dello scafo ma essendo molto alta prosegue al di sopra del ponte di coperta.
    Quello che sporge dal ponte è una struttura in metallo piuttosto articolata.

    Si compone di tre blocchi distinti:

    • Una porta di accesso (verso poppa e in fondo alla fotografia)
    • Un blocco centrale con gli oblò per l’areazione (di altezza minore)
    • Un blocco del funaiolo (verso prua e visibile in primo piano nella fotografia)

     

    Una foto del ponte (deck) della RRS Discovery ormeggiata a Dundee dalla quale si ricava la larghezza delle assi.

    Una foto del ponte (deck) della RRS Discovery ormeggiata a Dundee dalla quale si ricava la larghezza delle assi.

    Da internet reperisco alcune immagini di questa struttura che evidenziano vari dettagli (maniglie, scalette, prese d’aria ecc.)

     

    La sovrastruttura

    La base della struttura della caldaia deve coincidere con la cornice del ponte di coperta.

    La base della struttura della caldaia deve coincidere con la cornice del ponte di coperta.

    Durante il rivestimento del ponte di coperta ho installato una cornice rettangolare che circondava completamente la base della struttura.
    Ricavo quindi una base dalle dimensioni minori in modo tale che rimanga uno spazio di circa 2 mm. (Vedi freccia ROSSA).
    La base è realizzata in legno di balsa. Traccio con un pennarello le frecce che indicano la prua.

     

    Uno step intermedio della costruzione della caldaia della RRS Discovery.

    Uno step intermedio della costruzione della caldaia della RRS Discovery.

    Dalle immagini su Internet ricavo le proporzioni dei tre blocchi. (Questo lavoro mi ha portato via molto tempo ma alla fine credo di poter dire di avere rispettato le proporzioni reali).

    Tralascio per il momento di costruire la piccola sezione di poppa con la porta di accesso e mi concentro sulle altre due.
    Inizio con il costruire i due fianchi tenendo in considerazione che la sezione centrale è più bassa.
    La sezione intermedia presenta un tettuccio a falde inclinate. Realizzo quindi il supporto centrale che servirà anche da “colmo” del tetto.

     

    Le falde sono inclinate.

    Le falde sono inclinate.

    Rivesto le falde del tettuccio inclinato.

     

    Le proporzioni della struttura della caldaia sono state ricavate dalle immagini.

    Le proporzioni della struttura della caldaia sono state ricavate dalle immagini.

    Infine realizzo la sezione di poppa che la porta di accesso.
    In questa fotografia si può notare le proporzioni della struttura (vedi le frecce COLORATE).

    NB) La sezione della porta non è ancora finita.

     

    prova struttura caldaia ponte

    prova struttura caldaia ponte

    Per verificare che le misure siano corrette adagio provvisoriamente la struttura su ponte e verifico che la cornice si integri con la struttura appena costruita.

    Quando ho completato la struttura in legno di balsa la rivesto con dei foglio di “plasticar” da 0,25 mm. di spessore.

     

     


    Diario di bordo

    Per questo lavoro In totale
    Ore lavoro impiegate 12 288
    Costo sostenuto euro 84,60
    Note: 10 ore sono servite a confrontare immagini da internet e ricavare le giuste proporzioni.

     

    #9759

    arinf
    Moderatore

    LA CALDAIA A VAPORE

    I portelli con oblò

    Nella sezione centrale della struttura sono presenti sei portelli basculanti con ognuno quattro oblò rotondi incassati nel pannello.

    Siccome gli oblò non sono sporgenti devo ricavarli praticando dei fori; tuttavia non è semplice allineare 24 buchi ( 6 pannelli x 4 aperture ).
    Scelgo di realizzare uno stampo così da avere la certezza che tutti i pannelli siano uguali.

    Per realizzare gli oblò della caldaia della RRS Discovery utilizzo una punzonatrice.

    Per realizzare gli oblò della caldaia della RRS Discovery utilizzo una punzonatrice.

    Disegno su un foglio di plasticar da 0,25 mm di spessore i centri dei 4 fori ed eseguo le punzonature necessarie.

     

    Eseguo delle prove per verificare che gli oblò siano della giusta dimensione.

    Eseguo delle prove per verificare che gli oblò siano della giusta dimensione.

    Eseguo delle verifiche per accertarmi che le misure coincidano. I portelli una volta finiti saranno molto più spessi.

     

    Costruisco con dei mattoncini di plastica una scatola per realizzare lo stampo a colaggio superficiale.

    Costruisco con dei mattoncini di plastica una scatola per realizzare lo stampo a colaggio superficiale.

    Rifinisco i portelli stessi con le cerniere per le aperture.
    Per rendere omogeneo il lavoro finale eseguo una copia del portello che verrà collocato dietro alla porta di accesso.
    Questo presenta solo due oblò ed è visibile dalla freccia ROSSA alla destra dell’immagine.

     

    Realizzo con del silicone lo stampo per il colaggio superficiale.

    Realizzo con del silicone lo stampo per il colaggio superficiale.

    Costruisco un contenitore in mattoncini di plastica e lo riempio di silicone.

     

    Capovolgo lo stampo e metto in evidenza il disegno degli oblò per eseguire un colaggio superficiale.

    Capovolgo lo stampo e metto in evidenza il disegno degli oblò per eseguire un colaggio superficiale.

    Quando il silicone è asciutto (24 ore dopo) lo giro sottosopra per mettere in evidenza i solchi dello stampo dei portelli.

     

    Verso la resina grigia bi componente sopra allo stampo e realizzo un semplice colaggio superficiale.

    Verso la resina grigia bi componente sopra allo stampo e realizzo un semplice colaggio superficiale.

    Sopra alle sagome impresse nel silicone verso la resina grigia bi componente ed ottengo un semplice ma efficace colaggio superficiale.

    Come sempre in questo tipo di colaggio non si deve esagerare con la quantità di resina versata altrimenti aumenta lo spessore dell’oggetto duplicato.

    Ripeto il colaggio per sei volte ottenendo i sei portelli con oblò di cui ho bisogno.


    Diario di bordo

    Per questo lavoro In totale
    Ore lavoro impiegate 2 290
    Costo sostenuto euro 84,60
    Note:

     

    #9760

    arinf
    Moderatore

    LA CALDAIA A VAPORE

    La paratia di prua

    La paratia di prua si presenta come una lastra di ferro rettangolare con tantissimi rivetti posizionati sul filo dei bordi.

    Non è possibile forare la struttura ed infilare manualmente tutti i rivetti perché non c’è abbastanza spazio. Se eseguissi questo tipo di lavoro dovrei collocare i rivetti troppo distanziati.
    La soluzione consiste nel realizzare uno “STAMPO” anomalo che riproduca i rivetti sporgenti.
    Blocco con del nastro da carrozziere un foglio di carta millimetrata sopra un pezzo di legno lucido.
    Per l’occorrenza ho utilizzato un ripiano di una libreria che mi è avanzato.

    Con un punteruolo segno i punti di foratura per inserire i rivetti.

    Con un punteruolo segno i punti di foratura per inserire i rivetti.

    Avvalendomi della carta millimetrata segno con un punteruolo una linea di punti.
    per garantire l’allineamento utilizzo uno squadretto.

    Procedo quindi alla foratura con una punta da 0,5 mm di diametro.

     

    Eseguo i fori ed infilo dei golfari dai cui gambi ottengo i rivetti della paratia di prua della RRS Discovery.

    Eseguo i fori ed infilo dei golfari dai cui gambi ottengo i rivetti della paratia di prua della RRS Discovery.

    Eseguo altre serie di fori in modo da riprodurre fedelmente l’originale.

    Nei fori infilo dei golfari di ottone e recido il gambo a circa mezzo millimetro.

     

    Per ottenere la paratia di prua eseguo uno stampo con successivo colaggio superficiale.

    Per ottenere la paratia di prua eseguo uno stampo con successivo colaggio superficiale.

    Nell’immagine a sinistra si vede molto bene il disegno realizzato con i gambi dei golfari.

    A destra ho realizzato una vasca di mattoncini di plastica. Ci verso dentro del silicone per stampi ed una volta asciugato lo capovolgo ed eseguo il colaggio con la resina.

    NB) lo stampo è volutamente più grande del necessario. Infatti verrà prima incollato sulla struttura in legno di balsa e successivamente sarà rifilato al bordo dello stesso.

     


    Diario di bordo

    Per questo lavoro In totale
    Ore lavoro impiegate 3 293
    Costo sostenuto euro 84,60
    Note:

     


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