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13 Dicembre 2017 alle 13:02 #6565
LA RASTREMATURA
e gli incastri professionali dei listelli
Come si può vedere dal disegno qui sopra i corsi di fasciame erano rastremati, cioè assottigliati, verso la prua.
Per garantire sia la resistenza del legame sia la tenuta della chiodatura alle estremità rastremate le assi dovevano mantenere un minimo di spessore pari a circa la metà di quello originale.
Alcune di esse terminavano prima della prua con un incastro in un’altra tavola in modo tale che l’altezza di ogni singola asse non fosse troppo esigua.
In azzurro e rosa chiaro sono evidenziati i listelli che dovranno avere un taglio particolare ma, come tutti gli altri dovranno prima essere rastremati con cura e precisione.
NB in questo disegno si vedono solo tre gruppi di corsi di fasciame con tagli particolari, sinceramente mi sembrando pochi in rapporto allo scafo e sono propenso a considerare che il disegno abbia solo uno scopo educativo e non rappresenti necessariamente il numero di listelli da utilizzare nel modellino.
Non è possibile rastremare a mano libera decine e decine di listelli lunghi un metro e sperare che siano poi tutti uguali, per arrivare a ciò è necessario un attrezzo apposito.
Quelli reperibili in commercio sono piuttosto piccoli e vanno bene per rastremare listelli da 25 – 30 cm di lunghezza ma non sono adatti per quelli più lunghi.
Per fortuna è molto facile costruirsene uno in casa, basta acquistare nelle ferramenta un profilo in alluminio ad “U” lungo un metro.
A questo punto si misura l’altezza interna che deve essere uguale o maggiore dell’altezza del listello da assottigliare.Siccome il listello è più basso dell’altezza interna del profilo in alluminio è necessario rialzare in modo uniforme la base del profilo ad “U”.
Si adagiano sul fondo alcuni listelli di legno dallo spessore appropriato in modo da creare uno spessore uniforme sul fondo della dima la cui profondità deve coincidere con l’altezza del listello.
14 Dicembre 2017 alle 15:58 #6586L’ALTEZZA MINIMA DELLA RASTREMATURA
Si deve definire l’altezza minima dei listelli oltre alla quale non si deve più rastremare. Di norma rappresenta circa la metà dello spessore originale e per farlo si inserisce sul fondo del profilo di alluminino un secondo spessore di legno in modo da alzare il listello e se ne taglia un segmento lungo circa 5 cm.
Allo step visibile nelle foto 3 e 4 si ricavava uno spessore uniforme da appoggiare sul “pavimento” della dima ad “U” in modo che le altezze dei listelli e della dima coincidano.
Ora si incolla lo spessore aggiuntivo lungo 5 cm al di sotto.
Un’estremità della dima si rialza mentre il resto della base si abbassa dolcemente.NB il listello che funge da base essendo di legno (e quindi elastico) si abbasserà gradualmente raggiungendo il punto di massima profondità dopo soli 20, 25 cm e non alla fine della dima.
Si ottiene così dei listelli rastremati solamente nella parte finale (20, 25 cm) mentre rimane a larghezza piena per la rimanente lunghezza.Qualora si dovesse avere una rastrematura più graduale e più lunga si dovrebbero interporre degli spessori intermedi di altezza via via minore.
16 Dicembre 2017 alle 17:29 #6617LA PREPARAZIONE DEI LISTELLI DA RASTREMARE
In teoria si dovrebbero scegliere solo i listelli con le venature perfettamente longitudinali e privi di nodi o difetti ma, nella pratica vanno bente tutti i listelli purché siano privi di irregolarità troppo marcate ed evidenti.
Per evitare che i listelli si muovano durante la fase di rastrematura si inseriscono nella dima di alluminio tanti listelli quanti ne possono entrare.
Sul lato opposto alla rastrematura vanno legati assieme con del nastro da carrozziere ed eventualmente vanno anche bloccati con un cuneo ricavato da un listello di tiglio.
Come si vede dalla foto qui sopra il gruppo di listelli appoggiato sulla base altezza variabile ricavata nello step n°7 tende a scendere gradualmente e dolcemente. L’altezza minima che assumerà il gruppo di listelli sarà ovviamente in punta. In questo caso i listelli che hanno un’altezza originale di 3 mm verranno rastremati in cima per 1,5 mm per decrescere nei 20 – 25 cm successivi.
In questa immagine è ben visibile l’inclinazione che hanno assunto i listelli, tutta la parte superiore che sporge dalla dima di alluminio andrà asportata.
17 Dicembre 2017 alle 14:29 #6618LA RASTREMATURA DEI LISTELLI
Per asportare l’eccedenza si adopera dapprima un rullo di carta vetrata montato su un minitrapano impostato a velocità moderata, in questo modo si asporta il grosso del legno in eccesso e si rifinisce la rastrematura con un blocchetto di legno con grana media e poi fine.
NB Se si utilizza una fresa o uno scalpello durante il taglio si fessurano diversi listelli soprattutto in quelli che presentano delle venature in diagonale e a favore del filo della lama.
In questa foto (ahimè purtroppo sfocata) si nota comunque molto bene che i listelli all’interno della dima di alluminio non sporgono più e sono ora perfettamente a filo della stessa.
Con un seghetto a denti fitti si tagliano le eccedenze che sporgono dalla dima e si liberano i listelli di noce ora assottigliati.
Una volta completato questo procedimento si ottengono all’incirca una ventina di listelli da 0,5 mm di spessore tutti perfettamente rastremati allo stesso modo e, per averne altri identici è sufficiente ripetere il procedimento. (step 8 – 11).
Ovviamente usando dei listelli più spessi il numero che si riesce a lavorare in ogni fase si riduce in modo proporzionale.1 Maggio 2018 alle 12:45 #8550I LISTELLI CON GLI INCASTRI PARTICOLARI
La difficoltà consiste nel realizzare l’incastro del listello colorato di rosa.
Osservando bene l’immagine si nota come questa sia stata suddivisa idealmente in 3 parti (linee NERE verticali) e gli incastri siano posti all’incirca ad un terzo dalla ruota di prua.
Basta quindi osservare lo scafo dal avanti e segnare con una matita dove l’occhio vede “l’ultimo terzo”; ovviamente non essendo lo scafo piano ma curvo questo segno si sposta di alcuni centimetri verso il centro della nave.
È molto importante che la simmetria dei due fianchi sia rispettata.
COME REALIZZARE L’INCASTRO
Descrivo qui di seguito gli step necessari per riprodurre fedelmente un incastro così complesso.
I listelli sono stati rastremati in precedenza e misurano 4 mm. di larghezza che diminuiscono negli un tini 25 cm. fino ad arrivare a 1,5 mm
Il listello con incastro che nell’immagine qui sopra è colorato di rosa.
1) Si segna il punto esatto dove il listello ha la larghezza precisa di 2,5 mm.
2) Si incide con una taglierina l’altezza esatta di 1,5 mm (che corrisponde alla larghezza della punta del listello rastremato).Listello SENZA incastro che nell’immagine qui sopra è colorato di azzurro.
3) Si sovrappone un secondo listello che nella zona di massima larghezza (4 mm) deve rimanere parallelo al precedente.
4) Si segna il punto nel quale i due listelli si intersecano.
5) Si taglia l’eccedenza e si ottiene un listello con un incastro.
6) La punta del listello sagomato andrà accorciata in seguito per adattarsi alla lunghezza dello scafo.INCOLLARE I LISTELLI SULLO SCAFO
Per lavorare meglio si capovolge lo scafo (e di conseguenza anche l’incastro sarà capovolto).
Si segna sullo scafo il punto dove avverrà l’incastro. (Circa ad un terzo verso la ruota di prua)
Si incolla a lunghezza intera un listello rastremato in precedenza.
(Che nell’immagine di riferimento è colorato di azzurro).Si incolla sopra il listello sagomato in precedenza.
(Che nell’immagine di riferimento è colorato di rosa).Alla fine questo incastro è più facile farlo che spiegarlo a parole.
Alla fine le altezze dei due listelli (rosa e azzurro) dovranno essere uguali.
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