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28 Settembre 2018 alle 9:54 #9196
RIVESTIMENTO DELLO SCAFO IN RAME
Il rivestimento è terminato
Posto qui di seguito alcune immagini che documentano lo scafo del Cutty Sark ormai completamente rivestito con le lastre di rame.
Nella foto qui sopra si vede l’insieme dello scafo.
Nella foto qui sopra si vede un dettaglio della prua.
Nella foto qui sopra si può apprezzare il grande realismo ottenuto con questa tecnica.
Il tempo necessario per rivestire in rame l’intero scafo è stato di 16 ore con un costo limitato a due rotoli di rame per 12,90 euro (a dicembre 2008). 1 Ottobre 2018 alle 17:55 #9309PROTEGGERE IL RIVESTIMENTO DI RAME
Il rivestimento con la tecnica del “listello di rame” è molto realistico ed elegante ma piuttosto delicato, sarebbe sufficiente un contatto accidentale per divellere parte del rivestimento che ricordo essere uno strato di rame di soli 3 micron (3 millesimi di millimetro), si rende necessario fissarlo e rinforzarlo adeguatamente.
Nel negozio per artisti ho acquistato una bomboletta vetrificante in spray.
Una volta applicata in singola mano crea un trasparente ma resistente strato vetroso che protegge ed incolla le singole strisce di rame in un unico blocco, applicandolo ho risolto pure il dilemma sulla presunta ossidazione del rame che avrebbe potuto virare al verde o semplicemente scurirsi.Nei DIECI ANNI (dalla realizzazione del 2008 al momento della scrivente 2018) nei quali il rivestimento è rimasto esposto all’aria non ho notato assolutamente nessun cambiamento.
Il rame in se produce degli effetti di riflessione ottica per cui in determinate circostanze assumeva delle rifrazioni puntinate, tipo a macchia di leopardo che sono sparite dopo l’applicazione dello spray, naturalmente ho cercato di scattare delle foto per documentare il fenomeno ma ahimè nelle foto non compare nulla di strano.
Dalla foto della bomboletta è chiara la marca ed il modello da me utilizzato, ho preferito optare per un prodotto di alta qualità (anche se piuttosto costoso) a infatti nel 2008 lo paghi 10,50 euro.
La mascheratura è realizzata con della carta di giornale, per prudenza ho preferito spruzzare in cucina dove lo scafo avrebbe riposato indisturbato per 4 ore.
Nonostante le rassicurazioni del venditore lo spray puzza un poco ma arieggiando il locale sparisce in pochi minuti.1 Ottobre 2018 alle 17:55 #9310Le cerniere del timone
Molti modellisti realizzano i timoni con delle vere cerniere in miniatura in modo da poterli girare a destra e a sinistra, quasi sempre sono però sproporzionati e fuori scala.
Essendo il modello statico io preferisco bloccarlo in posizione diritta e realizzare le cerniere negli spessori e nelle dimensioni uguali all’originale. Questo articolo si basa sul modellino del Cutty Sark in scala 1:72 dove 2 mm corrispondono a 15 cm nell’originale.Per realizzare la ferramenta del timone (“linguette”) utilizzo delle strisce di plastica perché hanno un profilo uguale all’originale
Ho impiegato delle strisce di plastica a sezione di arco di cerchio, ovverosia a sezione rettangolare con un lato leggermente tondo, da non confondere con il semicerchio.
Le dipingo di nero dal lato “tondo” ed aspetto che la vernice si asciughi.
NON utilizzo il nero puro o assoluto ma lo “smorzo” con una punta di marrone.
Taglio alla misura voluta 4 spezzoni che poi incollo con la colla ciano acrilica allo scafo, per il taglio ho utilizzato un tronchetto che lascia un profilo appuntito.
La freccia NERA mostra un ombra grigia sullo scafo che rappresenta il posto dove verrà incollata la cerniera.Per la ferramenta della pala del timone invece ho lasciato le strisce di plasticar in misura abbondante in quanto verranno ritagliati al filo esterno dello stesso.
Vanno posizionati sopra alle cerniere dello scafo e a contatto delle stesse.
Il perno il cui nome tecnico è “agugliotto” si inserisce in un foro chiamato “femminella” che nella realtà stimo essere di 5 cm di diametro. Nel modellino del Cutty Sark viene trascurato perché in scala diverrebbe 0,7 mm. Una sezione così piccola può essere riprodotta facilmente con del filo di ottone ma rimarrebbe comunque nascosto alla vista.La freccia GIALLA mostra una cerniera dello scafo già incollata in posizione.
Nella parte alta dell’ancora vi è un ulteriore rinforzo metallico ed un anello.
L’anello assolve a due finzioni importanti:
- Veniva utilizzato in arsenale per sollevare il timone mentre lo si infilava nelle cerniere.
- Veniva utilizzato per far passare una gomena o una catena che a sua volta è saldamente ancorata allo scafo, serve per impedire di perderle il timone in mare qualora un’onda nomala lo faccia sfilare dalle cerniere.
Nel modello di Londra non è presente nessuna cima o catena e quindi non la riproduco.
Ecco il timone finito.
I più attenti si saranno accorti che le foto sono state capovolte in modo da visualizzare il timone nel giusto senso, la realizzazione invece è stata eseguita a scafo rovesciato. -
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