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6 Aprile 2017 alle 13:42 #3134
ARTIGLIERIE NAVALI
Gli affusti dei cannoni
CENNI STORICI
Prima del 1450 i cannoni imbarcati sulle navi erano di derivazione terrestre senza che vi siano state apportate significative modifiche, gli affusti erano costituiti da due parti distinte, una base appoggiata sul suolo e una seconda struttura unita alla bocca di fuoco che era mobile sul piano verticale.
Per consentire l’alzo in elevazione nella parte superiore degli affusti erano praticati dei fori simmetrici, in seguito vennero dotati di ruote.Alla metà del XV secolo Carlo il Temerario adottò per primo un tipo di affusto a ruote, al quale le artiglierie erano collegate con fasciature.
Negli anni successivi Luigi XI e Carlo VIII furono i primi a costruire gli affusti a ruote progettati secondo le necessità della marina militare e non dell’esercito terreste.
Tra le innovazioni più importanti vi fu l’adozione degli “orecchioni”, cioè delle barre che sporgevano lateralmente alle canne dei cannoni e si inserivano nella parte superiore delle cosce dell’affusto rendendo più facile e veloce il puntamento in elevazione.Le artiglierie navali che sono visibili sui ponti attirano molto l’attenzione e il loro realismo (o meno) incide pesantemente sull’estetica finale di un modello.
I kit e le pubblicazioni nelle edicole forniscono quasi sempre degli affusti dei cannoni in metallo verniciato in bronzo-marrone che non vanno bene nemmeno per i neofiti in quanto impediscono ogni possibile miglioramento quali aggiunte di occhielli e le relative manovre.
Altre volte vengono fornite delle basette prepagate al laser che una volta assemblate permettono di ricostruire con buona approssimazione gli affusti.
L’idea di base consiste nel ricostruire in legno gli affusti e successivamente forarli per inserire gli occhielli destinati a stoppare le manovre.
Gli affusti devono essere tutti uguali tra di loro sia per forma, sia per dimensione e, sia per essenza del legno.Le foto che seguono sono abbastanza eloquenti ed illustrano un metodo efficace per realizzare in serie degli oggetti uguali.
9 Aprile 2017 alle 12:52 #3193RICOSTRUIRE GLI AFFUSTI IN LEGNO
Nella prima fase lavorativa si ricostruiscono i supporti laterali che nella realtà sono formate da tre o quattro assi di legno unite tra di loro con particolari incastri a zig-zag.
Le assi alla base sono più lunghe mentre quelle che sorreggeranno il cannone vero proprio sono più corte formando una struttura a gradini.Si selezionano dei listelli di legno di noce che siano ben rettilinei privi di difetti, nodini e venature troppo evidenti.
L’altezza deve corrispondere a quella dell’affusto da ricostruire.Scelti i listelli questi vanno dapprima tagliati in sezioni da 8 o 10 cm e bloccati saldamente assieme usando del nastro di carta da carrozziere.
Si accostano tanti listelli quanti si riescono ad inserire nello spazio interno di una dima da taglio per modellismo.
Con un seghetto a denti finissimi si incide un primo segno trasversale.Questo solco ha una funzione simile al “primo listello”, cioè funge da guida per i solchi successivi.
È importantissimo che il solco sia eseguito in modo perfetto su tutta la serie di listelli, deve essere parallelo e tutti i listelli devono avere la medesima profondità.
Deve avere una profondità pari all’altezza del primo gradino dell’affusto.
I lati degli affusti hanno un andamento a gradini e si tagliano per prime le scanalature centrali. Si verifica che la profondità si corretta, il secondo taglio avrà una profondità pari al secondo gradino e grosso modo sarà profondo il doppio.
9 Aprile 2017 alle 12:53 #3194CREARE LO SCASSO PER ACCOGLIERE GLI ORECCHIONI DEL CANNONE
Dopo aver delimitato con i primi due tagli il gradino centrale degli affusti si procede alla formazione dello scasso destinato ad accogliere gli orecchioni dei cannoni.
Si incide un solco con il seghetto a denti fitti come visto in precedenza ma profondo non più di mezzo millimetro.
Con una lima triangolare si crea un solco a forma di “V” profondo la metà dell’orecchione in pratica circa un millimetro.Si arrotonda il solco sino a conferirgli una forma semicircolare.
Si prendono delle canne a campione e si verifica che entrino perfettamente.
Non devono assolutamente sforzare altrimenti si rischia di spezzare un dentino dell’affusto.10 Aprile 2017 alle 18:25 #8002COME RICAVARE I GRADINI DELL’AFFUSTO
Gli intagli degli step precedenti avevano la profondità proporzionata all’altezza dei gradini dell’affusto del cannone, vediamo ora come procedere per ottenerli.
Si tagliano i listelli alla lunghezza desiderata lasciando il nastro da carrozziere solo sul lato del fondo in modo tale che rimangano uniti.
Con una lama scalpello nuova e ben affilata si asporta il legno fino a formare un gradino. Conviene asportare piccolissime quantità alla volta in modo da non pregiudicare il sottile strato di legno.
Inserendo la lama nel taglio otteniamo due vantaggi: il promo consiste nel riempire lo spazio vuoto del taglio, mentre il secondo è dato dalla lama stessa che essendo di metallo impedirà allo scalpello di incidere più legno di quanto serva.
Con una limetta appoggiata su un piano rigido si rifinisce il primo gradino.
Nella foto qui sopra si nota benissimo il nastro bianco da carrozziere che tiene uniti i singoli listelli.
Alla fine si ottengono dei gradini aventi tutti la medesima altezza.
Per il gradino intermedio si procede in modo analogo.
Alla fine di questo lavoro i lati degli affusti dei cannoni sono completi dei tre gradini tipici delle artiglierie navali dell’epoca.
È stato ricavato anche lo scasso a forma di semicerchio atto ad accogliere gli orecchioni dei cannoni.
11 Aprile 2017 alle 11:35 #8009CREARE LA DIMA PER L’AFFUSTO
Gli affusti delle artiglierie navali avevano una forma trapezoidale.
Nella parte anteriore vi era un supporto verticale che spesso presentava un intaglio a semicerchio atto ad accogliere la canna del cannone per bloccarla all’affusto stesso ed impedire che oscilli durante la navigazione (soprattutto con il mare agitato).
Nella parte posteriore era invece libero.Anche se all’apparenza assemblare tre listelli sembrerebbe un’operazione semplice nella pratica il dovere dare una forma trapezoidale e mantenerla identica per le decine e decine di affusti non è affatto semplice ed anzi potrebbe diventare un incubo.
La soluzione più semplice consiste nel costruirsi una dima.
Siccome dovrà essere impiegata molte volte non è consigliabile usare il legno di balsa perché è troppo tenero e si danneggerebbe ad ogni impiego.
È preferibile adoperare il tiglio o il noce, meglio se privo di venature troppo evidenti.Si prende un affusto in lega metallica che servirà da guida per sagomare la dima, si limano i lati del legno fino a combaciare alla perfezione. Questo passaggio deve avere la massima precisione.
Si deve costruire un affusto di prova.
Per garantire una corretta distanza del supporto verticale che deve essere incollato ai lati si blocca sulla dima da taglio un listello che sia perfettamente perpendicolare.Quando la colla è quasi asciutta si verifica che l’affusto di prova assuma una forma trapezoidale, e nel caso si provvede ad aggiustare l’angolazione.
Una volta incollato l’affusto del cannone si presenta come visibile nella foto qui sopra.
Non è ancora finito e necessiterà di ulteriori lavorazioni.
11 Aprile 2017 alle 11:36 #3232LE APERTURE PER I MOZZI PORTA RUOTE
Giunti a questo punto si rivestono sul lato superiore i listelli, ormai sagomati a gradini, con del nastro da carrozziere.
Si capovolgono i listelli e si eseguono altri quattro intagli profondi all’incirca mezzo millimetro che serviranno ad accogliere le assi anteriore e posteriore dei mozzi porta ruota.
Nella foto qui sopra si vedono molto bene le strutture laterali degli affusti delle artiglierie.
Lavorando in serie si ottengono dei pezzi perfettamente identici, inoltre appartengono tutti al medesimo listello e quindi presentano le medesime caratteristiche.Per asportare il legno e liberare lo scasso interno ed ottenere un taglio diritto senza rovinare le estremità dall’affusto si deve usare una lama a scalpello, tuttavia non esistono in commercio lame così strette ed allora la soluzione più semplice ed immediata consiste nel tagliarne una con un disco abrasivo montato su un minitrapano.
Infine si rifinisce l’interno dello scasso.
Ora non è più possibile lavorare su tutta la serie completa dei listelli ma lo si dovrà fare a blocchi di quatto o cinque elementi.
Anche la lima andrà assottigliata a misura affinché entri nella fessura senza danneggiare le estremità.Nella foto qui sopra si vede molto bene il risultato ottenuto da tutte le lavorazioni compite.
Giunti a questo punto si deve far una piccola considerazione: per ogni cannone servono due supporti laterali e i cannoni presenti sul ponte di batteria possono essere decine e decine ed è pertanto impossibile costruire tutti i supporti in un’unica volta. Si è quindi obbligati a ripetere tutti gli step più volte (anche cinque o sei) ed ogni “lotto” differirà dagli altri per decimi o centesimi di millimetro.
È importante che ogni singolo cannone venga assemblato utilizzando una coppia appartenente alla stessa lavorazione in quanto una così risibile tolleranza è insignificante ma potrebbe essere visibile se i componenti venissero mescolati e presi a caso.
È quindi una buona cosa tenere separati i singoli lotti.NB in alcuni modelli è presente anche una base che andrebbe anch’essa ricostruita.
Lavorando in modo preciso e senza fretta si riesce a limitare lo scarto di lavorazione ad un 10% dei pezzi che inevitabilmente si danneggiano durate le varie fasi costruttive.13 Aprile 2017 alle 16:04 #3257COMPLETARE GLI AFFUSTI
Dopo ver verificato che la dima di montaggio fosse valida e consenta un perfetto assemblaggio dei due lati degli affusti la si deve modificare per consentire l’inserimento delle traversine dei mozzi porta ruota.
Si inserisce nella dima un affusto metallico e si segnano con una matita le linee delle traversine.
Si deve ricavare lo spazio necessario ad accogliere le traversine. In questo caso piuttosto che asportare del materiale con una limetta è stato aggiunto alla base della dima un listello opportunamente sagomato.
Dopo avere verificato la precisione della dima ed effettuato alcune prove si assemblano i vari affusti completi dei lati e delle traversine.
Come si può vedere nella foto qui sopra agli affusti manca il supporto anteriore verrà aggiunto quando la colla si sarà asciugata.
In questa immagine si vedono due affusti finiti.
Le traversine vengono tagliate a filo delle spalle laterali e sotto viene incollato un listello di noce da 1 x 1 mm che funge da mozzo per le ruote.I ponti delle navi non sono mai rettilinei ma sempre a schiena d’asino. Verso le murate questo arco forma un piano scosceso, in pratica il ponte ha una pendenza anche di diversi centimetri al metro.
Per mantenere in asse l’affusto dei cannoni le ruote anteriori sono più grandi di quelle posteriori.Nel modellismo i ponti sono molto spesso piani o al limite con una curvatura modesta mentre nelle le artiglierie la differenza del diametro delle ruote rimane notevole. C’è quindi il reale e concreto rischio di costruire degli affusti che una volta collocati sul ponte non siano in piano alzando notevolmente la bocca del cannone.
Il trucco consiste nel posizionare le ruote anteriori mezzo millimetro più in alto rispetto alle più piccole posteriori, infatti questa minima differenza non sarà visibile ma garantirà un affusto perfettamente proporzionato.Per simulare il cerchione di metallo ho utilizzato delle strisce di carta nera.
Si completano gli affusti con fori e golfari necessari ad allestire i paranchi e le braghe dei cannoni.
Il foro centrale nell’affusto serve per fare passare la braga di ritenuta del cannone.La braga di ritenuta del cannone serviva per arrestare il rinculo quando si faceva fuoco ed era costituita da un cavo dal diametro molto grosso.
– Sulle navi francesi ed olandesi passa attraverso l’affusto del cannone.
– Sulle altre marine era sistemata sulla culatta del cannone.
In epoche più antiche veniva bloccata con un doppio avvolgimento al bottone della culatta, mentre in quelle più recenti la culatta veniva dotata di un anello attraverso il quale passa la braga.14 Aprile 2017 alle 11:29 #3279BRUNIRE LE CANNE DEI CANNONI:
FASE DI PREPARAZIONEIn alcuni kit le canne dei cannoni sono colorate di nero lucido o semilucido in altri invece vengono fornite delle canne in ottone dorato che pur non essendo propriamente fedeli agli originali sono belle da vedere o quantomeno mantengono una parvenza di originalità.
In commercio si trovano dei costosi “brunitori per metalli” che scuriscono in modo irreversibile qualsiasi metallo, in particolar modo l’ottone.
Nei kit soprattutto se distribuiti nelle edicole non si avrà mai la certezza che il metallo, o meglio la lega, sia identica ed appartenga al medesimo lotto.
L’effetto del brunitore si vede molte ore dopo la sua applicazione e non è affatto semplice gestirlo.
Per questo motivo preferisco un accurato uso del colore.NB) Su tutti i metalli i colori acrilici non tengono ed è necessario trattarli preventivamente con un primer, purtroppo deve avere un certo spessore e tenderà a staccarsi o a screpolarsi. In alternativa si può stendere uno stucco in spray per carrozziere.
Un trucco più semplice ed economico consiste nell’utilizzare dei colori ad olio che rispetto al primer possono essere stesi in uno strato più sottile e nel colore che più si addice.
In ogni caso prima di trattare il metallo bisogna lavarlo con acqua e sapone per togliere ogni traccia di grasso di lavorazione, unto delle mani e il distaccante utilizzato nello stampo di colaggio.Si dipingono le canne con un colore ad olio nero lucido.
Per prima cosa vanno eliminate anche le bave di lavorazione e corretti eventuali piccoli difetti. Si deve considerare attentamente che se anche le artiglierie verranno dipinte il colore della base rimarrà pur sempre visibile.
Quale base si utilizza un colore ad olio che ha la capacità di aderire saldamente su qualsiasi superficie anche quella metallica, per contro impiega molte ore ad asciugare completante.
Per colorare le artiglierie dei ponti di batteria è necessario procedere in due fasi, si pittura per prima la bocca da fuoco e in una seconda fase la culata.
Le mezze canne dei ponti inferiori si colorano in un’unica passata.
14 Aprile 2017 alle 11:29 #3280BRUNIRE LE CANNE DEI CANNONI:
PRIMA FASE DI COLORAZIONEQuesto tipo di lavorazione è difficilmente ripetibile e se eseguito in giorni diversi produrrà quasi sicuramente delle piccole differenze cromatiche; è indispensabile quindi lavorare contemporaneamente su tutti i componenti.
Sui cannoni è stato steso un colore lucido perché così l’acqua nelle lavorazioni successive tenderà a scivolare e ad essere assorbita lasciando sulla canna un leggero strato di colore.
La prima fase inizia stendendo dei colori molto acquosi.
Nella foro qui sopra si vedono i colori appoggiati su un piattino di plastica.
Vanno posizionati abbastanza distanti tra di loro.
Le proporzioni sono le seguenti:
– due parti di nero antracite opaco (ACRILICO)
– una parte di bronzo (ACRILICO METALLIZZATO)
– una parte di oro (COLORE PER ARTISTI A BASE ACRILICA LEGGERMENTE PIÙ CORPOSO)La foto sopra rappresenta il cuore di questa prima fase.
Si aggiunge una parte di acqua al centro del piattino e si mescola l’oro al bronzo.
Nella zona superiore si tocca anche il nero antracite.È molto importante non uniformare la mistura di colore così formata ma lasciarla variegata come è ben visibile nella foto.
Utilizzando un pennello abbastanza grosso (nel modellismo un numero cinque) si BAGNANO e non si spennellano le canne.
Si deve eseguire questo passaggio molto velocemente appoggiando il pennello sul bordo della bocca di fuoco della canna affinché la forza di gravità e il principio della tensione idrica non facciano scivolare il colore lungo tutta la canna. Se una goccia non fosse sufficiente si intinge nuovamente il pennello e si ripete l’operazione.
Non si deve appoggiare il pennello in un punto intermedio della canna del cannone altrimenti vi si depositerà un eccessivo strato di pigmento.Si devono colorare tutte le canne nella stessa sessione lavorativa che non deve superare i cinque, dieci minuti complessivi.
Subito dopo si appoggiano le canne “bagnate del colore” su una comune carta assorbente da cucina avendo l’accortezza di rivolgere il decoro verso l’alto.
L’acqua tenderà ad essere assorbita dal basso lasciando sulla canna un leggero strato di colore.Subito dopo si avvicina alla canna, questa volta dalla parte dei decori una carta assorbente in modo da asportare l’acqua colorata e lasciare così una leggiera patina dai riflessi metallizzati.
Osservando la culatta si nota molto bene lo strato di colore aggiunto in questa prima fase.
Le fasi precedenti lasciano umide le canne che devono asciugare completamente.
In questa fase si deve osservare una certa uniformità del colore “bronzato” nella parte centrale interessata dai decori che con i loro rilievi trattengono una maggiore quantità di colore.
Non si deve esagerare nel volere coprire il nero delle canne che deve rimanere sempre visibile.
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