RIVESTIMENTO DELLO SCAFO IN RAME
la chiusura verso prua
Solo l’opera viva dello scafo veniva ricoperta da lastre di rame che venivano posate assecondando la naturale curvatura dello scafo.
Nel Cutty Sark l’ultima di queste file è parallela alla linea di galleggiamento (in altri scafi potevano essere fino a cinque).
Gli asterischi in GIALLO evidenziano il listello di noce scuro che sarà parallelo alla linea di galleggiamento dove le lastre di rame venivano inchiodate parallele alla superficie del mare.
Si nota come le lastre posate al di sotto dell’ultima fila non possano avere una forma rettangolare e regolare in quanto non combaciano in modo esatto.
È assai probabile che nella realtà queste lastre dalla forma irregolare venissero tagliate su misura e non sovrapposte come le altre perché la superficie è piuttosto ampia. In questo modo l’armatore risparmiava anche del metallo.
Mi aiuto con un listello di legno duro ma flessibile tipo il noce (asterisco in GIALLO) e proseguo idealmente la linea di galleggiamento che parte dal centro della nave e continua fino alla prua.
Sovrappongo il listello di noce al rivestimento realizzato con le lastre di rame.
Appoggiando la lama della taglierina sul bordo del listello di noce mi garantisco un taglio netto e preciso.
Con delicatezza elimino l’eccesso. In questa operazione devo controllare che il cutter abbia reciso in modo netto e preciso TUTTO il listello di rame perché se in un punto non si fosse distaccato rischierei di strappare e rovinare anche la parte buona del rivestimento.
Il risultato finale è perfetto.