COME REALIZZARE L’INSELLATURA DELLO SCAFO
Le scialuppe, le barche, le barcacce, le lance ecc. ecc. hanno tutte un profilo leggermente arcuato con le estremità più alte dalla tipica forma a banana.
Nel concreto per potere arrivare ad un tale risultato è utile ricordare come si sono sviluppati gli step precedenti.
Riepilogo dei passaggi più significativi:
– Il primo fasciame (con il legno più chiaro) era stato posato in modo parallelo adagiando il primo listello sulla basetta della dima di montaggio.
– Il secondo fasciame (con il legno è più scuro) era stato posato seguendo la naturale insellatura dello scafo.
– Le finte ordinate (con il legno è più scuro) erano state incollate all’interno dello scafo in posizione verticale.
Alla fine ci si ritrova ad avere il fasciame interno parallelo e quello esterno arcuato. In questo modo i due corsi non si sovrappongono e non ci sono fessure nello scafo da cui passa la luce.
Seguendo l’insellatura del secondo fasciame si incolla un listello di legno chiaro a forma quadrata avente la larghezza di 1 mm per lato. Questo formerà la parte inferiore della falchetta che è il nome tecnico per identificare il bordo superiore delle fiancate.
Con una lama ben affilata si asporta il legno del primo fasciame ottenendo la desiderata insellatura dello scafo.
Durante questa lavorazione si deve prestare molta attenzione a non danneggiare le finte ordinate incollate all’interno dello scafo.
Avendo aggiunto un listello esterno lo spessore del bordo superiore aumenta da 1 a 1,5 mm.