ALLESTIRE LE VELE DELLA BARCA

Purtroppo alcune immagini che seguono sono di bassa qualità perché gli originali sono andati perduti ma riescono comunque a chiarire i passaggi necessari alla lavorazione.

Brevi riferimenti:

Le vele latine di una barca

Le vele latine di una barca

La velatura di una barca è composta da un albero fissato allo scafo e da un’antenna che viene issata diagonalmente sull’albero. La vela è inferita sull’antenna mediante degli appositi legacci chiamati matafioni.
La vela, essendo triangolare ha tre angoli:
–    l’angolo di mura è il lato della barca a vela da cui arriva il vento
–    l’angolo di drizza a cui è attaccata una cima che serve per issare la vela
–    l’angolo di scotta a cui e attaccata una seconda cima che consente di orientare (bordare) una vela.

La vela si inferisce sull’antenna tra gli angoli di drizza e di mura.
Una volta che l’antenna è issata sull’albero in posizione obliqua, l’angolo di mura resta in basso in prossimità della prua mente l’angolo di drizza va in alto.
L’angolo di scotta resta libero in basso verso la poppa della barca.

La costruzione dell’albero non presenta nessun problema, si realizza una leggera rastrematura all’estremità superiore, mentre per il piede, cioè l’estremità inferiore, si realizza un perno per potersi inserire nell’apposito zoccolo.
L’antenna viene costruita in due parti unite al cento con della colla.

Per costruire la vela si è adoperata la stoffa allegata in un secondo fascicolo acquistato di proposito per avere delle vele in eccesso.

La stoffa grezza della barcaccia (immagine a bassa qualità)

La stoffa grezza della barcaccia (immagine a bassa qualità)

Quando si taglia una stoffa questa si sfilaccia rendendo necessario cucire un risvolto, ma nel modellismo questo non può essere fatto perché ispessirebbe troppo il bordo che non sarebbe poi lavorabile.
Si inumidisce quindi la stoffa con acqua e poi la si tratta con della colla vinilica diluita al 50%, quando si è asciugata si presenta rigida e durante il taglio la stoffa non si sfilaccia.
Aiutarsi con l’antenna si taglia la sagoma esatta. La dimensione deve essere uguale o al limite appena appena più grande del necessario. Se la stoffa presenta delle cuciture orizzontali queste devono rimanere nella parte inferiore come evidenziato delle frecce ROSSE.
Alla fine queste sono vele molto piccole e difficilmente superano pochi centimetri per lato.

Il gratile della vela viene attaccato con la colla (immagine a bassa qualità)

Il gratile della vela viene attaccato con la colla (immagine a bassa qualità)

Per rinforzare il bordo della vela si cuciva un grosso cavo chiamato gratile.
Per simularlo su una vela così piccola si incolla un filo più scuro lungo il bordo della stoffa, non si possono usare ago e filo perché manca il bordo e l’area della stoffa è poca e l’effetto finale sarebbe antiestetico.
Per garantire una maggiore durata ed eliminare delle tensioni superficiali il gratile viene incollato in tre spezzoni, uno per ogni lato.

Si incolla la vela sull’antenna (immagine a bassa qualità)

Si incolla la vela sull’antenna (immagine a bassa qualità)

Per lo stesso motivo si incolla la vela all’asta. (Senza cuciture o legature)

La vela raccolta sull’antenna (immagine a bassa qualità)

La vela raccolta sull’antenna (immagine a bassa qualità)

Dopo questo step lavorativo la vela è solo incollata e non cucita ed ogni tensione la staccherebbe senza difficoltà.
Per simulare le legature dell’antenna si infila del filo di rife da 0,10 mm tra il bordino della vela e il legno senza toccare la stoffa facendo due giri completi attorno all’antenna, il filo che avanza non va tagliato ma lasciato piuttosto lungo.
In tutto si devono realizzare sei o sette legature.
Per conferire un aspetto dinamico di una vela che si sta aprendo si utilizza il filo delle legature che è avanzato.
–    Alle due estremità si blocca saldamente la stoffa della vela sul legno dell’antenna, in questo modo la vela è ora anche legata e non solo incollata.
–    Le due legature centrali non interessano la vela e le estremità vanno recise.
–    Vicino alle estremità rimangono altre tre legature che non si serrano completamente lascando così penzolare al centro una buona porzione di stoffa per simulate una manovra di apertura della vela stessa.

Per bloccare in modo sicuro e garantire che la postura della vela rimanga immutata con il passare del tempo si spennella il tutto con della colla vinilica.