Come costruire la cabina di un veliero
Questo articolo si riferisce alla RRS Discovery della spedizione BANZARE |
La struttura principale
Al centro del ponte della RRS Discovery si trova una grande cabina dalla forma rettangolare con il soffitto che funge da piattaforma di navigazione ed osservazione. Nella versione originale del 1901 erano presenti tre cabine più piccole e separate tra di loro che vennero smantellate e sostituite da una più grande che racchiudeva in se tutte le funzioni.
Il primo rivestimento
Dopo avere determinato le dimensioni esatte ricavo un parallelepipedo di legno di balsa più stretto e corto di 4 mm. che saranno necessari ai due strati del rivestimento. L’altezza invece è ribassata di soli 1,5 mm. per consentire l’installazione del tavolato che sarà in tutto e per tutto uguale a quello del ponte principale.
La cabina ha una forma semplice ma ho utilizzato un doppio fasciame anziché uno singolo; continua a leggere e scoprirai il perché!
Il primo rivestimento consiste nell’incollare verticalmente dei listelli di legno di noce della stessa larghezza ed essenza di quello definitivo.
Alla base della cabina si trova un’asse ORIZZONTALE di colore nero (vedi frecce GIALLE) che serve per ancorare la cabina al ponte di coperta.
Incollo quindi un listello dipinto di nero (che fa già parte del secondo rivestimento).
NB) Una delle porte (su ogni lato lungo ce ne sono quattro in tutto) è rientrata di una decina di centimetri.
Devo scavare il legno di balsa di 2 o 3 mm. ma l’operazione non presente nessuna difficoltà.
L’unica accortezza da seguire riguarda il fatto che la porta è la prima verso la prua e, per questa ragione sul “soffitto” della cabina disegno due frecce che indicano rispettivamente la direzione del la prua e del la poppa dello scafo.
Le porte
Le porte sono in tutto otto (quattro per lato) e quattro di esse sono finestrate.
La larghezza delle porte è pari a quattro listelli di legno da 1,5 mm di larghezza.
Incollo sopra un foglio di carta nera otto gruppi di listelli. Questi sono incollati SOLO sulla carta e NON tra di loro. In questo modo potrò allargare le giunzioni per mettere in evidenza la struttura delle assi delle porte.
Con una taglierina ben affilata elimino una porzione centrale da quatto porte.
Queste costituiscano i fori quadrati delle finestre.
Anche se sembrano uguali due di queste finestre sono leggermente più piccole.
Per lo sfondo delle finestre utilizzo un colore azzurrino.
Non uso il nero perché non da profondità mentre il bianco crea troppo contrasto. I grigi andrebbero bene ma l’azzurrino chiaro rende meglio l’idea di un vetro.
Per simulare il vetro utilizzo della plastica trasparente leggermente opaca ricavata da una scatola per dolci.
Nell’immagine a destra la freccia GIALLA mostra il foglio di carta colorata già incollato sul fondo nero della porta. la freccia VERDE invece mostra il vetro di plastica.
Con una matita marrone chiaro segno le linee distintive delle porte.
Ricalco i bordi per evidenziare maggiormente le ante.
Per valutare l’effetto finale realizzato provo ad appoggiare le porte sulla struttura della cabina.
Questo controllo permette anche di valutare le proporzioni e gli spazi che rimangono liberi.
Il secondo rivestimento
Il listello di colore nero incollato alla base della struttura funge anche da “listello guida”.
La tavola alla base della cabina è di colore nero perché è stata trattata con un della pece per renderla impermeabile.
Il secondo rivestimento inizia dall’angolo rivolto alla poppa.
In questa posizione si trova una piccola finestra di forma rettangolare
Incollo un listello a tutta altezza (Vedi la freccia ROSSA).
Incollo altri due listelli più bassi (cerchietto ROSSO)
A questo punto incollo uno spezzone di carta azzurra e definisco la finestrella con un listello alla destra e due più piccoli in alto. (Cerchietto GIALLO)
Incollo subito di lato una delle porte finestrate realizzate negli step precedenti.
Il rivestimento continua in direzione della prua.
Incollo la seconda porta finestrata nel rientro della struttura eseguito negli step iniziali del lavoro.
Incollo quindi i listelli di legno dalla porta verso la fine della parete. (Vedi freccia GIALLA e BLU)
Per verificare la perpendicolarità dei listelli appena incollati utilizzo dei blocchetti di plastica.
Devo prestare attenzione soprattutto ai listelli incollati sopra alla piccola finestra.
Il gradino in metallo
La porta con la rientranza ha il pianale in metallo.
Per garantire una buona accuratezza non mi limito a colorare di argento uno spezzone di legno ma preferisco rivestirlo con il metallo.
Allo scopo utilizzo un comunissimo pezzo di carta di alluminio e lo premo sulla carta vetrata in modo da trasferire la texture e rendere “rugoso” l’alluminio.
Lo incollo su uno spezzone di listello e lo taglio a misura.
Infine lo incollo sulla soglia della porta.
Gli oblò
La cabina presenta diversi oblò posti a due altezze differenti.
Gli oblò sono di tipo commerciale da 3 mm di diametro esterno.
Per garantire un perfetto allineamento degli oblò preferisco NON segnare le righe con lo squadretto e la matita perché poi dovrei cancellare i segni rimasti ma piuttosto utilizzo una strisca di carta da carrozziere che una volta praticati i fori di invito da 0,5 mm. verrà tolta.
Allargo i fori di invito con una punta da 3 mm.
Gli oblò sono in ottone ma a me servono di colore nero.
Li tratto con un primer grigio adatto ai metalli dato a pennello per poi dipingere la superficie esterna con un colore acrilico grigio scurissimo. (Nella fattispecie ho usato il nero Nato).
Una goccia di colla ed infilo gli oblò nei fori.
Il grigio (del primer) all’interno dei fori garantisce una certa profondità.
Il passamano
La cabina è allestita con diversi passamano agganciati alla struttura in punti ben definiti.
Uso il nastro di carta quale linea guida e su di esso segno con una penna rossa i punti dove inserire i supporti del passamano.
Eseguo dei fori con una punta da 1 mm.
Nei fori incollo con la vinavil degli spezzoni di tondino di noce da 1 mm. di diametro.
Devo prestare MOLTA attenzione affinché sporgano tutti alla medesima lunghezza. Che in questo caso è di 1,5 mm.
Su questi spezzoni incollo un tondino di legno di noce.
Quando la colla sarà asciutta elimino le eccedenze che sporgono dai due lati.
Per simulare la ferramenta in ottone utilizzo delle strisce di carta che incollo con la vinavil con molta cura ed attenzione.
Queste strisce verranno poi trattate con della colla ciano acrilica che le conferiranno una durezza notevole e le renderanno impermeabili.
Con un pennarello colore oro ripasso le strisce di carta ottenendo un effetto molto realistico.
Con lo stesso pennarello ripasso le maniglie che ho realizzato con degli occhielli di rame.
Con della carta nera simulo i cardini delle porte.