Le prese d’aria
Ci sono diversi tipi di perse d’aria e tutte hanno la funzione di ventilare le stive e i locali.
I tubi ricurvi si chiamano maniche a vento ed hanno la prerogativa di potere essere ruotate sul proprio asse per assecondare la direzione del vento.
Permettono di eliminare in fretta l’aria calda da un locale sottostante.
Per mantenere la giusta temperatura nel locale caldaia della RRS Discovery ci sono quattro grandi maniche a vento di due diverse grandezze.
Le prese d’aria della sala macchine sono visibili dall’esterno.
La fotografia qui sopra è stata scattata a Dundee e funge da guida per ricostruire tutti i dettagli.
Nella “cassetta degli avanzi” ho trovato solo due prese d’aria una è alta 30 mm. mentre l’alta 40 mm. ma a me ne servono due per tipo. (Le prese d’aria da 30 mm saranno sistemate anche nel castello di prua per cui me ne serviranno altre due o tre).
Non mi è possibile acquistarle per cui decido di modificare l’originale e di duplicare le copie che miservono con la tecnica dello stampo.
L’immagine qui sopra è divisa in tre parti, a sinistra si vede l’originale in metallo con evidenziati in ROSSO due anelli sporgenti che sono stati eliminati come è visibile nel fotogramma centrale.
Alla destra si vede la presa d’aria con avviluppato del nastro da carrozziere che mi permette di aumentare lo spessore del tubo.
Colo nello stampo la resina liquida che di norma indurisce in poche ore (ma io per prudenza aspetto sempre un giorno).
La resina riproduce con fedeltà assoluta qualsiasi rilievo o sporgenza impresso nello stampo di silicone.
Dopo il colaggio la presa d’aria si presenta della giusta sezione e nelle prossime fasi lavorative verrà migliorata.
Le rifiniture: gli anelli di raccordo
Le prese d’aria erano sostanzialmente dei tubi realizzati curvando delle lastre di ferro che venivano unite con dei rivetti.
Per riprodurre l’anello di giunzione tra due o più lastre di ferro adopero delle strisce di carta bianca. Questa ha uno spessore minimo ma emergerà comunque una volta dipinto l’oggetto.
La freccia ROSSA mostre un primo anello di carta largo circa 1,5 mm.
L’anello di carta verrà forato ad intervalli regolari dove infilerò i gambi dei golfari di rame per realizzare appunto i rivetti.
Le rifiniture: i maniglioni
Le prese d’aria dovevano essere orientate a seconda di come tirava il vento e quindi la campana superiore doveva poter ruotare sul proprio asse.
Allo scopo erano dotate di maniglie dalla forma quadrata.
Le maniglie sono ricavate dai gambi dei golfari (un po’ come sempre uso fare per mantenere una certa uniformità di spessori).
Per queste prese d’aria me ne servono otto e devono essere tutte uguali (ovviamente).
Per prima cosa realizzo una dima di carta che è identificata nella foto dalla feccia VERDE. Questa dima mi serve per calcolare la larghezza delle maniglie.
La spaziatura interna è garantita dalla larghezza del becco della pinza che uso per piegare ad “U” lo spezzone di rame.
Per garantire che tutte le maniglie abbiano la medesima spaziatura interna avvolgo un pezzo di nastro di carta attorno ad una pinza a becchi a semicerchio. I bordi dei becchi della pinza tendono ad ingrossarsi avvicinandosi al manico e di conseguenza aumenta anche la spaziatura interna, tuttavia il nastro di carta mi permette di stringere e piegare il gambo del golfare sempre nel medesimo punto garantendo di fatto che le maniglie siano tutte uguali.
Con la dima di carta ed un punteruolo segno i punti di foratura dove verranno infilate le maniglie.
La freccia GIALLA alla destra dell’immagine mostra alcuni golfari con l’occhiello mentre la freccia VERDE mostra le maniglie già piegate.
Nell’immagine qui sopra si vedono due prese d’aria con le maniglie in posizione.
L’immagine qui sopra mostra una presa d’aria montata sulla struttura della caldaia dove le frecce GIALLE vogliono evidenziare sia le maniglie sia i rivetti infilati nelle strisce di carta.
Per questo lavoro | In totale | |
Ore lavoro impiegate | 2 | 297 |
Costo sostenuto euro | – | 84,60 |
Note: |