RADDRIZZARE I COMPONENTI STORTI
L’ossatura di uno scafo deve essere resistente e indeformabile nel tempo, il materiale più adatto allo scopo è sicuramente il compensato marino, che però è assai costoso, in alternativa si potrebbe impiegare il compensato di betulla che però è più elastico ed è presente prevalentemente nei kit in scatola di montaggio.
Nelle opere a fascicoli a volte si utilizza per la loro realizzazione del compensato di bassa qualità, e spesso la parte centrale è composta di un legname pressato non meglio definito. Capita quindi sovente che uno o più pezzi, prevalentemente quelli di maggiori dimensioni, siano storti anche di diversi millimetri, si deve quindi correggere questo difetto prima del loro montaggio.
Il primo passo da seguire consiste nel bagnare il pezzo immergendolo per alcuni minuti in acqua calda e bloccarlo in una morsa per una mezza giornata fintanto che non si asciuga, in questo modo però il difetto viene spesso solo ridotto ma non corretto del tutto e si perde anche una parte dell’elasticità originale del legno.
È sconsigliabile ripetere l’operazione una seconda volta perché si rischia di peggiorare la situazione deformandolo ulteriormente in altre direzioni.
Dopo questa fase di norma il difetto è circoscritto a pochi millimetri e la curvatura non è più molto pronunciata si può quindi procedere incollando un comune foglio di carta da fotocopiatrice sul lato concavo, la colla a base vinilica asciugando tirerà il pezzo e lo raddrizzerà quel tanto che basta.
Se proprio il difetto persiste allora si può tentare un approccio più invasivo che consiste nella deformazione controllata del pezzo, ossia non si tenta di raddrizzarlo ma al contrario si tenta di storcerlo e deformarlo nella direzione opposta al difetto originale, in pratica lo si bagna con acqua calda e lo si forza piegandolo dalla parte opposta. Per garantire la forma nel tempo l’umidità deve essere eliminata rapidamente ed allora conviene asciugarlo con l’aria calda di un phon o in casi estremi sottoporlo ad una fiamma libera.
Giunti all’assemblaggio dello scafo il risultato non dovrebbe essere molto diverso da quanto visibile nella foto qui sopra.
Alla fine il pezzo deve risultare perfettamente diritto altrimenti non rimane che ricostruirlo.