SGROSSATURA DELLO SCAFO
Il primo fasciame deve essere lisciato in modo accurato fintanto che non si ottiene una superficie liscia perché rappresenta la base di partenza del rivestimento definitivo.
In questa fase va valutato anche lo spessore residuo del legno della chiglia soprattutto nella zona della poppa che deve corrispondere allo spessore del timone.
Non si tratta di un’operazione difficile né troppo noiosa e lunga, in genere per un o scafo di 70, 80 cm sono sufficienti un decina di ore di lavoro.
All’inizio si utilizza un lisciatoio rigido con una carta vetrata per legno a grana media-grossa e si rifinisce con una medio-fine.
Nella zona della poppa a causa della curvatura concava dello scafo non si possono utilizzare dei lisciati di legno ed allora si rivela molto utile rivestire di carta vetrata una comune spugna da cucina inventando questo semplice attrezzo.
Si sgrossa dapprima passando la spugnetta verticalmente rispetto allo scafo.
Si applica una leggera pressione e si muove la spugna velocemente spostandosi dalla poppa verso il centro della nave.
Si prosegue la lisciatura seguendo le linee orizzontali dello scafo.
Le grane troppo fini vanno evitate perché renderebbero troppo liscio lo scafo, infatti una leggera asperità lasciata dalla carteggiatura facilita un migliore ancoraggio del sottile legno del secondo fasciame.
Se si unisce questa sottile polvere di legno alla colla aliphatica si può creare dello stucco molto tenace, dello stesso colore e perfettamente carteggiabile.
Per lo stucco non si deve assolutamente usare la colla a base vinilica.
Una buona levigatura del primo fasciame asporta circa un terzo del legno del rivestimento e la quantità eliminata è notevole, una parte va raccolta e conservata.