I candelieri di prua della RRS Discovery
Negli step lavorativi del rivestimento dello scafo del primo e del secondo fasciame ho mantenuto nella zona della prua un’altezza generosa (di circa 3 mm. in più di quanto mi fosse necessario).
Il trincarino del ponte del castello di prua della RRS Discovery rimane quasi a filo delle mura fino all’estremità della prua dove sono presenti le ancore. Da questa zona e fino alla punta della prua il rivestimento delle fiancate si alza a formare un rinforzo. (Vedi il segno ROSSO).
Il primo lavoro consiste nel rivestire il tavolato del ponte con DUE strati di carta da carrozziere in modo da proteggerlo.
Con il solito lisciatoio pareggio i bordi dello scafo fino a quasi toccare il primo strato di nastro di carta.
Questa operazione non è difficile ma si deve prestare attenzione a non creare degli scalini o delle irregolarità lungo il bordo superiore.
Termino l’abbassamento del parapetto in prossimità della prua laddove le murate iniziano ad alzarsi.
Le fiancate della prua sono molto più in alto rispetto al ponte ed allora devo aggiungere due spezzoni di legno per aumentare l’altezza.
La freccia ROSSA evidenzia un dettaglio difficile da cogliere dalla fotografia ossia che anche la punta NON è diritta ma segue una curvatura che seppur leggera è presente e deve essere mantenuta.
Incollo per primo un listello più largo che arrotondo all’interno ma lascio sbordare all’esterno.
Sopra a questo incollo un listello di tiglio a sezione quadrata da 3 x 3 mm. che ho precedentemente curvato a mano.
Aggiungo altri elementi (frecce GIALLE) per le murate con un’altezza intermedia.
La freccia ROSSA mastra come dal listello dello step precedente sia stata creata una gola per far passare le gomene.
Le dimensioni e le posizioni di questi elementi aggiuntivi sono dedotte dalle fotografie tratte da internet.
I candelieri di prua
Su tutto il perimetro del castello di prua troviamo dei candelieri a tre fori con dei tubi passanti che formano una ringhiera.
Ho acquistato dei candelieri a tre fori alti 20 mm. che rapportati alla scala di 1:72 rappresentano nella realtà un parapetto alto circa un metro e mezzo che è una misura verosimile per una spedizione antartica.
Dalle fotografie scattate a Dundee in Scozia dove è ormeggiata la RRS Discovery ho notato che i candelieri sono posizionati in modo molto casuale e con distanze tra gli stessi molto irregolari ma… mi prendo una “licenza poetica” e rendo tali distanze regolari.
Definisco con un compasso le posizioni dove forare il parapetto.
Il foro è poco più stretto del candeliere in modo che entri e rimanga fermo con la sola pressione ma al contempo non rompa o fessuri il legno del parapetto.
Ad ogni modo cospargo di colla Attak la punta del candeliere e la infilo a pressione.
Per garantirmi l’allineamento dei passamani infilo uno spezzone di filo di acciaio armonico nel foro superiore del candeliere. (Vedi freccia ROSSA).
Ruoto il candeliere fintanto che il filo di acciaio non è parallelo al parapetto. (Vedi freccia ROSSA).
Per questo lavoro | In totale | |
Ore lavoro impiegate | 10 | 469 |
Costo sostenuto euro | 63,80 | 171,30 |
Note: 26 euro per 26 candelieri 7,80 euro per 2 ancore a 3,90 ciascuna 30 euro per gli oblò e minuteria varia degli step precedenti. |